Lo studio a casa è un'esperienza positiva e formativa per i bambini, ma talvolta può presentare piccole sfide che necessitano di un aiuto da parte di mamme e papà.
All'interno dell'ambiente familiare infatti, i bimbi potrebbero trovare qualche difficoltà nell'organizzazione di un metodo di studio o nel trovare la giusta concentrazione per mettersi sui libri con profitto. Dopotutto le nostre case sono piena di distrazioni e non è così facile rimanere ben focalizzati sui compiti quando nei dintorni ci sono tutti i giochi e i device con i quali i piccoli sono soliti divertirsi durante la il tempo libero.
Non stupisce dunque che i genitori siano spesso alla ricerca di strategie per rendere lo studio più efficace e piacevole. Ecco 10 preziosi consigli per aiutare i nostri bambini a sviluppare abitudini di studio positive.
Creare uno spazio di studio dedicato
Prima di tutto è fondamentale assicurarsi che i nostri figli abbiano un luogo tranquillo e ben illuminato per studiare.
Un ambiente ordinato e privo di distrazioni favorisce la concentrazione e la produttività, ma non serve per forza una stanza dedicata allo scopo. Basta ricavare un tavolo, una scrivania o un angolo della cameretta dove tutto sia sempre in ordine – l'ordine sul "piano di lavoro" favorisce l'ordine mentale – e non vi siano potenziali fonti di distrazione nelle vicinanze.
Un esempio? Quando è il momento di studiare, eventuali smartphone o tablet vanno riposti in un'altra stanza.
Aggiungere tocchi personali come quadri, libri e materiali educativi può essere un plus per rendere l'ambiente accogliente e stimolante.
Stabilire una routine
Una routine prevedibile aiuta i bambini a sentirsi al sicuro e a gestire meglio il loro tempo. Coerentemente con gli impegni della settimana, stabiliamo dunque orari fissi per lo studio, consentendo anche spazi per il gioco e il relax.
Così facendo con i piccoli si abitueranno all'idea che esiste un momento della giornata da dedicare ai compiti o al ripasso della lezione e dopo qualche tempo saranno loro stessi a prepararsi autonomamente allo studio con l'avvicinarsi dell'orario concordato.
Coinvolgere i bambini nella pianificazione
Proprio per far sentire i bambini protagonisti attivi della loro formazione, coinvolgiamoli nella pianificazione delle attività di studio.
Possiamo partire proprio dalla scelta dell'orario da dedicare ai libri (subito dopo il ritorno da scuola, dopo un riposino etc…) per poi procedere con il vero e proprio piano di studio, chiedendo loro quali argomenti trovino più interessanti 0 quali compiti vogliano sbrigare per primi.
Sfruttare le risorse interattive
Nella moderna società iper-connessa anche la tecnologia può aiutare i nostri figli nello studio, a patto però di utilizzarla con la giusta consapevolezza.
Sfruttiamo dunque le risorse educative interattive – come app educative, video e giochi didattici – per rendere lo studio più coinvolgente e divertente per i bambini, ma evitiamo che simili strumenti diventino a loro volta una fonte di distrazione e non un'occasione di apprendimento.
Incentivare l'esplorazione di interessi personali
Può sembrare una banalità ma è sempre bene incoraggiare i nostri figli a seguire i propri interessi. I bambini potrebbero manifestare una maggiore motivazione nello studio se possono approfondire argomenti che li appassionano, contribuendo così a sviluppare una mentalità di apprendimento continuo.
Premiare il successo con positività
Riconosciamo e celebriamo i successi dei nostri figli. Ciò non significa fare regali ad ogni buon voto o passare il tempo a incensare il piccolo genio che ha preso un otto in matematica, ma far capire al bambino che siamo orgogliosi di lui ed elogiare il suo atteggiamento nei confronti dell'impegno scolastico.
Positività e incoraggiamento sono la chiave per mantenere alta la motivazione.
Al contrario, se una verifica va male, niente urla o punizioni eccessive: meglio sedersi insieme, capire cosa si è sbagliato e se gli errori commessi sono stati frutto di una mancanza d'impegno o di una difficoltà nell'apprendimento. Nel secondo caso si può provare e ritornare sull'argomento che non è stato compreso, mentre nel primo caso è bene far capire al bambino la necessità di applicarsi di più e di trovare – insieme all'aiuto del genitore – un metodo di studio più appropriato.
Favorire lo studio collaborativo
Se possibile, incoraggiamo lo studio in gruppo, alternato a quello individuale.
Da un lato l'attività collettiva rappresenta un'interessante variazione nella consueta routine; dall'altro, lo scambio di idee e la collaborazione con altri bambini possono rendere lo studio più interessante e stimolante.
Attività fisica e momenti di relax
Lo studio eccessivo non solo non è necessario, ma è anche controproducente, soprattutto per i bambini.
Integriamo dunque pause attive durante le sessioni di studio, come una breve merenda, e facciamo sempre in modo che gli impegni scolastici siano adeguatamente bilanciati da momenti di gioco o attività fisica (individuale o di squadra).
Così facendo aiuteremo i piccoli a mantenere alti i livelli di energia e a migliorare la concentrazione.
Imparare attraverso esperienze pratiche
Ok la teoria, ma per imparare è bene anche "mettere mano" alle cose. Favoriamo dunque l'apprendimento attraverso esperienze pratiche: esperimenti scientifici fatti in casa o attività artistiche possono rendere i concetti spiegati in classe decisamente più tangibili e comprensibili.
Comunicazione aperta con gli insegnanti
Per sapere come supportare al meglio i nostri figli nel loro percorso scolastico è importantissimo mantenere una comunicazione aperta con gli insegnanti.
Pur senza risultare oppressivi e invadenti, sfruttare i momenti d'incontro con i docenti per informarsi sull'andamento dei piccoli è sempre una scelta vincente.
Sempre nel corso di questi appuntamenti potremmo anche discutere le eventuali strategie per migliorare l'esperienza di studio, ma ciò dovrà partire sempre dall'opinione dell'insegnante: magari ci dirà che il bambino va benissimo e non serve stargli troppo addosso con i compiti!