Dal 1 gennaio 2024 tutti i genitori potranno godere di 12 settimane di congedo di maternità e paternità garantite e retribuite al 100%. No, non è un sogno ma quanto annunciato da Barilla Group, il colosso della pasta italiano, si è infatti dimostrato molto avanti, tutelando, per davvero, la serenità e i diritti dei suoi dipendenti.
A spingere verso l'attuazione di questa nuova Policy, si legge dal comunicato stampa, sarebbe il desiderio del gruppo di valorizzare il ruolo di genitore: «Indipendentemente dal genere, dallo stato materiale e dall'orientamento sessuale, così che ogni tipo di famiglia possa vivere al meglio questo importante momento della vita».
Barilla, però, ha sedi sparse in tutto il mondo, 29 per l'esattezza ed esistono Stati, a differenza dell'Italia, in cui i neo genitori hanno a disposizione anche più delle 12 settimane proposte dall'azienda, in quel caso specifica che i genitori potranno fare fede alle normative applicate dal Paese. In Italia, però, la proposta è un grande passo avanti, per le famiglie omogenitoriali, in cui uno dei due genitori non ha per legge diritto al congedo, per quelle adottive e per i papà, che hanno a disposizione solo 10 giorni di congedo.
La manovra rientra in una più ampia operazione che Barilla sta mettendo in atto da anni "Diversity, Equity & Inclusion" volta a migliorare l'equilibrio tra vita e lavoro dei dipendenti, a favorire la serenità sul luogo di lavoro e a ridurre il gender gap.
«La nostra policy è rivolta a ogni genitore, a prescindere dal genere, dallo stato maritale, dall’orientamento sessuale e se è adottivo o meno, perché in Barilla siamo consapevoli che ogni famiglia è unica e che non esiste una figura genitoriale più importante dell’altra» specifica Floriana Notarangelo, Chief Diversity & Inclusion Officer del Gruppo Barilla.
La decisione volta a tutelare le persone che fanno parte del Gruppo Barilla e a garantire serenità e gioia per l'arrivo di un figlio dei dipendenti è stata apprezzata ma non è priva di polemiche. Innanzitutto Barilla non specifica se sarà solo per i dipendenti interni o per i moltissimi dipendenti ad appalto che lavorano per l'azienda, garantendo il trasporto e il commercio delle merci essenziali all'azienda.
L’iniziativa di Barilla è sicuramente lodevole e denota una notevole attenzione al personale da parte dell'azienda, però stiamo sempre parlando di un brand che ad oggi ha portato alla ribalta una questione sulla quale invece dovrebbe interrogarsi ed agire lo Stato.
Lasciare che a occuparsi di queste questioni siano di volta in volta le singole aziende, dice, neanche troppo velatamente, a tutti gli altri papà lavoratori che a loro i 10 giorni di congedo retribuito bastano e avanzano.
Potremo davvero gioire quando 12 settimane di congedo parentale per tutti i genitori non faranno più notizia, perché a desiderare che tutti i lavoratori abbiano eguali diritti quando nasce un bimbo sarà lo Stato e non un nuovo coloratissimo brand.