Si chiama Federica, ha 12 anni e si trovava in vacanza con i genitori a Taormina, in Sicilia, quando ha iniziato a sentirsi male. Debolezza, vomito, una spossatezza generale che le impediva di reggersi in piedi. A salvarla è stato il pediatra del villaggio, Giovan Battista Ruffo, direttore del reparto di Ematologia dell’ospedale Civico di Cristina Benfratelli, che, dopo aver visitato l’adolescente nella camera della struttura turistica, ha richiesto l’intervento immediato del 118: a debilitare la 12enne non era un malessere qualsiasi, ma un grave problema cardiaco.
«Sono stati degli angeli – ha commentato la madre, Letizia Rivolta Cazzaniga, come riporta Repubblica –. Essere venuti in Sicilia ci ha fatto capire un sacco di cose. Siamo stati davvero fortunati che nel nostro villaggio ci fosse un pediatra in grado di comprendere subito la gravità della situazione».
Federica, che soffre di problemi congeniti al cuore da quando è piccola, è stata inizialmente trasportata all’ospedale di Modica, per poi essere trasferita d’urgenza al centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Le sue condizioni, infatti, erano gravi e richiedevano un’operazione immediata al cuore per la rottura dell’aorta ascendente.
L'operazione è andata a buon fine e oggi, ad una settimana di distanza dalla tragedia scampata, la 12enne è in ripresa ed è sotto osservazione in ospedale.
I genitori, originari della provincia di Monza e in vacanza per la prima volta in Sicilia, si sentono debitori nei confronti di quell’isola tanto incantevole quanto accogliente e di quel personale medico gentile e disponibile che ha sottratto la figlia alla morte. «La Sicilia è pregna di un’umanità che al nord quasi non esiste più – ha dichiarato la madre su Repubblica – . Certo con delle eccezioni, ma in questa isola l’umanità è proprio nel dna della gente insieme con l’umiltà. Abbiamo incontrato medici eccellenti e allo stesso tempo umili e disponibili, generosi e comprensivi di fronte alla situazione drammatica che stavamo vivendo. Ci hanno aiutato in tutti i modi. Tanti medici del nord dovrebbero venire in Sicilia a fare un bagno di umiltà».
Nonostante la settimana di vacanza scadesse domenica, mamma, papà e fratello hanno deciso di intrattenersi in Sicilia per rimanere al fianco della piccola Federica, che al momento è ricoverata in ospedale, fuori pericolo. Divisa tra il reparto di Cardiologia dell’ospedale e il villaggio turistico, la famiglia rimarrà più del previsto in quella Terra a cui sarà indissolubilmente legata ed eternamente grata. «Questa terra è nutrimento per l’essere umano, – ha concluso la donna, come riporta Repubblica, – Avete un dono che non si può comprare: l’umanità di cui i siciliani sono così pregni da non accorgersene neanche».