6 domande da fare alla baby-sitter per scegliere la persona giusta a badare ai bambini in assenza dei genitori

Quando i genitori vanno a lavorare e non ci sono altre persone che possono prendersi cura dei bambini piccoli (nonni, zii, amici) e magari l'asilo nido o la scuola sono chiusi, affidarsi a una buona tata è la scelta migliore. I piccoli possono stare sereni e tranquilli a casa con una persona che si prende cura di loro. Prima di scegliere la baby sitter migliore, quali sono le domande da fare per fare la scelta migliore?

Bisogna trovare non solo una persona affidabile e coscienziosa, che sappia prendersi cura di un bambino. Deve esserci anche un feeling, non solo con i genitori, ma anche con i bambini, che dovranno trascorrere con loro tante o poche ore. Ecco, allora, quali sono le domande da fare al primo colloquio con la baby sitter dei nostri figli.

Quali esperienze ha la baby sitter?

Una delle prime domande riguarda sicuramente l'esperienza pregressa nella cura dei bambini. Possiamo capire l'età dei piccoli di cui di solito si è presa cura, quali erano le sue mansioni, cosa ha imparato a fare.

non perderti questo articolo

Come scegliere il materasso giusto per i bambini

Si possono chiedere anche delle referenze se occorre: se la città è piccola, probabilmente conosciamo un'altra famiglia che ha già chiesto aiuto a questa persona, così da essere rassicurati e trovare conferme, o meno.

Perché fa questo lavoro?

Spesso le baby sitter sono studentesse che trovano occupazione come tata per pagarsi intanto gli studi. Ma ci sono anche delle professioniste, che si prendono cura dei bambini da tanto tempo.

Durante il colloquio possiamo cercare di capire cosa la spinge a fare questo lavoro e non un altro, così magari da conoscere anche la sua storia, che, insieme alle sue esperienze, può aiutarci a capire se è la persona che fa per noi.

Perché non lavora più con la famiglia precedente?

Ecco un'altra domanda interessante per capire i motivi che la portano a cercare una nuova occupazione. Forse, semplicemente, quel bambino non aveva più bisogno di una tata o forse ha voluto lei cambiare per tanti motivi.

Dalle cose che racconta e dal modo in cui parla degli ex datori di lavoro possiamo capire tantissimo del suo carattere e della sua professionalità al lavoro.

Quali sono le sue reali competenze?

Ogni famiglia può fare domande diverse da questo punto di vista. C'è chi ha bisogno di qualcuno di affidabile che sappia guidare e possa prendere il bambino a scuola. O che magari sia in grado di preparare pasti salutari a pranzo o a cena.

Altre volte, i genitori potrebbero voler spere quali sono le attività che di solito propone ai bambini: giochi, lavoretti e molto altro ancora. Così da avere già un'idea su quello che il piccolo farà in loro assenza.

Quali sono le priorità nella cura dei bambini?

Questa è un'altra domanda fondamentale da fare a chi si prenderà cura dei nostri figli. Quali sono le priorità nella cura dei bambini? Quali sono i modelli a cui si ispira per permettere al bambino di crescere serenamente?

Ovviamente più la visione dei genitori è simile a quella della baby sitter meglio sarà, per dare continuità nell'educazione dei più piccoli di casa.

Più la famiglia ha le idee chiare sul tipo di crescita che vuole per il proprio bimbo, più sarà facile, con le domande giuste, sapere a quale persona affidare i piccini.

Quanto sa affrontare un caso di emergenza?

Tutti coloro che hanno a che fare con un bambino devono sapere come comportarsi di fronte a un'emergenza che potrebbe capitare.

Un boccone che va di traverso, una caduta accidentale, un'altra situazione di pericolo in cui i bambini potrebbero finire. La famiglia dovrebbe essere informata sull'esperienza e la conoscenza di materie come primo soccorso, manovre di disostruzione pediatrica e similari.

Se ha degli attestati che certifichino tutte queste competenze, sarebbe un valore aggiunto al suo curriculum.