A 5 anni ha preso in prestito centoventicinque libri in un anno. Si tratta, in media, di oltre dieci libri al mese, più di due a settimana. Il precoce divoratore di tomi si chiama Mattia Medhdihoxha e vive con la sua famiglia a Montemurlo, un piccolo Comune in provincia di Prato, dove sabato 28 ottobre l’Assessore alla Cultura gli ha consegnato il premio di “Lettore dell’anno” nella biblioteca Bartolomeo Della Fonte.
Il piccolo Mattia ce lo immaginiamo come una “Matilda 6 mitica” moderna, che ad appena 6 anni trascinava il carrellino carico di romanzi lungo il tragitto biblioteca-casa, sfuggendo alle angherie della famiglia e della tirannica preside Trinciabue grazie alla fedele compagnia dei libri.
Mattia di anni ne ha 5 e si è aggiudicato un riconoscimento per la sua sete di lettura. A premiarlo è stato l’assessore montemurlese Giuseppe Forastiero, con delega alla cultura, che ha ricompensato la passione del giovane lettore per i volumi con un regalo speciale: un libro nuovo di zecca, che, a differenza degli altri centoventicinque, non deve essere restituito alla biblioteca.
Nel Comune toscano i giovani lettori fortunatamente non scarseggiano. Insieme a Mattia, hanno ricevuto riconoscimenti diversi bambini e adolescenti, che si sono distinti per essere lettori incalliti. Al secondo posto si è classificata Penelope Bruno, di 13 anni, che in dodici mesi ha totalizzato ben 95 prestiti, mentre sul gradino più basso del podio si è piazzato Duccio Vannoni, 14 anni, e 78 libri letti durante l’anno. Gli altri premiati sono Emy Luna Vicino, Giulia Schiavone, Cassandra Bruno, Alessandro Lavini, Marta Formato, Aisha Hamed Nicoletti e Albert Barbieri.
«La lettura è fondamentale per i nostri bambini, accresce il vocabolario e le abilità linguistiche, permette di sviluppare concentrazione e attenzione – ha commentato Forastiero – . Attraverso la lettura si costruiscono relazioni, si acquisiscono regole sociali e valori morali, aumenta l’autostima». «Chi legge non fa la guerra – ha aggiunto l'Assessore –. In questo momento così difficile a livello internazionale con le terribili immagini che ci arrivano dalla Terra Santa, la lettura ci invita alla riflessione, al dialogo e all’empatia per costruire un nuovo tempo di pace».
Quella di Mattia e degli altri piccoli lettori di Montemurlo è una bella storia che arriva in un periodo storico in cui nuove e vecchie generazioni, distratte da schermi e dispositivi digitali, subiscono meno rispetto al passato il fascino di libri e carta stampata. Eppure leggere è un’attività ludica che è essenziale coltivare fin dalla più tenera età perché sviluppa competenze sensoriali, relazionali, cognitive nel lettore. Anche la lettura condivisa, sotto la guida di un adulto che legge al figlio, è consigliata già dal primo anno di vita. Un toccasana in un mondo “smartphonecentrico”.