Dopo l'ormai celebre storia del pediatra che nelle prescrizioni mediche, oltre ad antibiotici e spray per la gola, prescriveva gelati e dolci per rallegrare i suoi piccoli pazienti, è la volta di Davide Zicchinella. Il pediatra in barba alla tecnologia che aiuta ma fa perdere il contatto tra le persone, umanizza le sue ricette scrivendo accanto al nome dei suoi pazienti un aggettivo che li caratterizzi.
Davide Zicchella è una persona di estrema umanità, sia nell'amministrazione del Comune di Sellia, del quale è sindaco, che nella sua professione. Nell'ottobre 2022 si è infatti recato in Burkina Faso per prendere parte a un progetto in un ospedale locale e portare il suo amore per la medicina e i piccoli pazienti dove ce n'era più bisogno.
Le ricette con parole piene d'amore
Quante volte gli specialisti ci inondano di grossi paroloni che non comprendiamo affatto, e se non li capiamo noi figuriamoci i nostri bimbi. I piccoli, col moccolo al naso, entrano un po' spaventati nello studio del pediatra, spesso perché non capiscono, alzando la maglietta a fatica perché lo stetostocopio è freddo, il tampone li spaventa e non vedono l'ora che sia tutto finito.
Il pediatra Davide Zicchinella, invece, ha deciso di puntare sull'importanza della comunicazione, scegliendo le parole più belle per essere compreso dai suoi giovanissimi pazienti.
"Alice che è bellissima, deve prendere lo sciroppo per la tosse", "Matteo che è gentile, deve mettere 3 goccine nelle orecchie prima di andare a dormire" e "Martina simpaticissima, tra una risata e l'altra deve prendere il paracetamolo". Così facendo il medico mette al centro il paziente, che non è un cliente, ma una persona che ha bisogno di conforto perché in quel momento non sta bene.
La tecnologia ha dematerializzato la medicina
Un altro problema che riscontra il pediatra è che sempre meno persone portano i bimbi nel suo studio, i genitori si fanno prescrivere i medicinali via whatsapp e la medicina si è completamente disumanizzata, per via della dematerializzazione.
«Va recuperato un vero rapporto tra medico e paziente, che non può prescindere dal guardarsi negli occhi cercando di trasmettere sentimenti puri. Una soluzione può essere quella di veicolare parole d’amore, io li chiamo pixel di amore». Così riporta il pediatra al notiziario online "Catanzaro Informa". Dunque quando la ricetta deve per forza essere scritta e poi letta dal telefonino o dal pc, può comunque essere abbellita dalle parole giuste.
L'iniziativa del pediatra è piaciuta tantissimo ai genitori dei suoi piccoli pazienti, che hanno condiviso l'idea del pediatra sui social. Sotto il post sono piovuti messaggi meravigliosi, un papà ha scritto: "Verrò apposta per queste ricette d'amore" e una mamma ha proposto addirittura che questa sua iniziativa si allargasse alle pagelle scolastiche: "Servirebbero pagelle della valorizzazione, piene di complimenti. Sarebbe bello che si ufficializzasse l'umanizzazione della burocrazia ormai dematerializzata".