Se fosse per loro lo mangerebbero da mattina a sera. E lo stesso faremmo noi adulti, che però sappiamo quanto sia potenzialmente dannoso per la nostra salute. A che età i bambini possono iniziare a mangiare lo zucchero? Ovviamente con questo "ingrediente" bisogna andare con i piedi di piombo, evitandolo in tenerissima età e continuando anche da più grandi a limitarlo nella dieta dei nostri figli (oltre che nella nostra).
I pediatri, il ministero della Salute e anche l'Organizzazione mondiale della sanità danno linee guida da seguire per comprendere quando si può introdurre lo zucchero nell'alimentazione dei bambini. E a quali dosi. Sgarrare ogni tanto ai consigli dati è possibile nel più dei casi, basta che lo "sgarro" non diventi un vizio, che alla lunga può compromettere la salute dei più piccini.
Zucchero ai bambini, quando darlo
Un tempo si diceva che zucchero e miele erano un toccasana per i bambini e per i neonati, soprattutto per calmarli quando iniziavano a piangere in modo inconsolabile. Lo stesso ministero della Salute è dovuto intervenire per fermare una fake news potenzialmente pericolosa per la salute dei più piccoli di casa. I pediatri hanno sottolineato che nei primi mesi di vita e durante lo svezzamento andrebbero evitati zuccheri aggiunti da proporre ai più piccoli, perché aumentano il rischio di carie e di obesità da più grandi. Vietato il miele sotto l'anno di vita: il rischio di botulismo è dietro l'angolo.
In realtà, le linee guida dicono che lo zucchero aggiunto non dovrebbe mai essere dato ai nostri figli almeno fino ai 2 anni di età. Anche per non abituarli al sapore dolce. Il problema è che spesso lo zucchero è nascosto in alimenti che consideriamo innocui e proponiamo ai bimbi durante lo svezzamento e dopo l'anno. Bisogna conoscere molto bene la composizione dei cibi e proporre una dieta idonea, stabilita con il medico pediatra, per preservare i bambini da possibili rischi di salute anche futuri.
Zucchero semplice: quali alimenti lo contengono?
Quando si parla di zuccheri semplici, non si fa solo riferimento al cucchiaino di zucchero bianco o alla zolletta che si aggiungono al latte o si mettono in biscotti e torte. Sono tanti gli zuccheri che potrebbero essere presenti nella dieta dei nostri figli: i monosaccaridi, come glucosio e fruttosio, e i disaccaridi, come il saccarosio, il comune zucchero che abbiamo tutti a casa.
Se lo zucchero naturalmente presente, ad esempio, nella frutta non deve spaventare, sono altri gli zuccheri dai quali dobbiamo tenerci alla larga. Sono quelli contenuti in cibi e bevande che proponiamo spesso con troppa poca attenzione ai nostri figli. Le bibite gassate, i succhi di frutta, il tè freddo, ma anche, ad esempio, i panini o il pane confezionati e salse come il ketchup. Senza tralasciare i classici dolci confezionati, ma anche torte e biscotti fatti in casa, dove spesso abbondiamo un po' troppo di zuccheri semplici raffinati.
L'American Hearth Association si unisce alla raccomandazione di evitare gli zuccheri aggiunti fino ai 2 anni, consigliando di non superare i 25 grammi al giorno in chi ha un'età compresa tra i 2 e i 18 anni.
Effetti dello zucchero sui bambini
La nostra alimentazione e, a maggior ragione, quella dei nostri figli dovrebbe contenere quotidianamente una quantità di zuccheri liberi bassa, non superiore al 10% delle energie assunte durante una giornata. Alcune linee guida abbassano questa soglia a un massimo del 5%.
Cosa potrebbe succedere se si mangiano troppi zuccheri o troppi alimenti con zuccheri aggiunti?
- rischio aumentato di condizioni di sovrappeso e obesità, con tutte le conseguenze collegate per la salute
- compromissione della salute del fegato dei bambini (secondo uno studio dei ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma i danni potrebbero essere simili a quelli da abuso di alcolici)
- rischio aumentato di malattie cardiovascolari
- danni alle ossa
- rischio aumentato di predisposizione a malattie metaboliche come il diabete
- dipendenza da zucchero
- rischio aumentato di carie ai denti
- iperattività
Quali zuccheri dare ai bambini
I pediatri sconsigliano l'uso di dolcificanti nella dieta dei bambini, per ovviare al consumo di zuccheri aggiunti. Sicuramente il classico saccarosio dovrebbe essere abolito, concentrandone l'assunzione al mattino o preferendo altri tipi di zucchero, come quello integrale o di canna (anche se si tratta comunque di scelte a cui prestare attenzione, limitandone sempre il consumo). Diverso il discorso se ci riferiamo agli zuccheri della frutta fresca, che non devono mancare nella dieta di un bambino, salvo rarissime eccezioni. Infatti, se inserito in una dieta sana e bilanciata, priva di zuccheri aggiunti, un frutto non fa assolutamente male, anzi, apporta tantissimi benefici per la salute dei bambini e dei grandi.
Sì al cioccolato ai bambini, a patto, però, che sia un consumo saltuario, in modiche quantità, preferibilmente fondente e a fine pasto. Quando, infine, si comprano prodotti confezionati, leggere sempre bene l'etichetta per conoscere tipologia e dosi degli zuccheri e dei dolcificanti aggiunti. Se vengono citati in cima all'elenco degli ingredienti, potrebbe voler dire che quell'alimento è davvero troppo dolce!