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12 Agosto 2023
12:30

A che età i bambini si riconoscono allo specchio? La conquista dell’Io passa anche da lì

Riconoscersi allo specchio non è solo emozionante, ma anche educativo e fondamentale per la crescita individuale: ecco quando avviene e come essere certi che il bebè si stia davvero vedendo riflesso.

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A che età i bambini si riconoscono allo specchio? La conquista dell’Io passa anche da lì
bebè specchio

La risposta breve? I bambini e le bambine iniziano a riconoscersi allo specchio tra i 18 e i 24 mesi. Ma c'è anche una risposta lunga, che riguarda l'importanza di questo gesto solo apparentemente semplice.

La conquista dell'Io è infatti un passaggio cruciale nello sviluppo psicologico di un bambino, che si manifesta attraverso diverse tappe importanti. Uno di questi momenti significativi avviene quando i bimbi e le bimbe iniziano a guardarsi allo specchio. Questa esperienza, che può sembrare banale, è un passaggio essenziale nella formazione dell'identità e nell'acquisizione di una consapevolezza di sé.

Perché i bambini si guardano allo specchio?

Quando i bambini e le bambine iniziano a guardarsi allo specchio, stanno in realtà sperimentando una connessione con il proprio sé. Questa esperienza – che avviene con consapevolezza intorno ai 18 mesi di vita – è essenziale per lo sviluppo dell'identità e dell'autocoscienza. Gli studi ci dicono che i bambini dimostrano interesse e curiosità per le immagini riflessi negli specchi fin da piccolissimi. Tuttavia, il vero significato di questa interazione con il proprio riflesso diventa evidente intorno ai 18 mesi (mediamente), quando i bambini riconoscono se stessi nello specchio.

Lo spiegano anche studiosi e studiose (come coloro che hanno lavorato allo studio The development of self-recognition: a review): il riconoscimento vero e proprio avviene tendenzialmente intorno ai 15 mesi, e nella maggior parte dei casi non si va oltre i 24 mesi.

Cosa succede al piccolo nella fase della conquista dell'Io

La scoperta del proprio riflesso nello specchio segna il passaggio importante della conquista dell'Io. Questo processo, noto anche come riconoscimento di sé, è essenziale per lo sviluppo dell'autocoscienza e della consapevolezza della propria identità individuale. A questo stadio, il bambino inizia a comprendere che l'immagine riflessa nello specchio è una rappresentazione di sé. Questo realizzazione è cruciale perché il bambino inizia a sviluppare un senso di sé come individuo separato dagli altri e dal mondo circostante.

Durante questa fase, bimbi e bimbe potrebbero tuttavia sperimentare una serie di emozioni e reazioni contrastanti (essendo un passaggio così delicato). Alcuni bambini potrebbero vivere episodi di risvegli notturni continui e ansia da separazione. Questo comportamento è normale poiché il bambino sta iniziando a comprendere la propria identità separata, provando un senso di insicurezza riguardo alla propria capacità di affrontare il mondo da solo. In questa fase, è importante che i genitori siano empatici e offrano un ambiente sicuro e amorevole per aiutare il bambino a comprendere e identificare queste emozioni.

A proposito di risvegli notturni: nel periodo di scoperta del sé distinto dagli altri, alcuni bimbi e bimbe potrebbero andare incontro ad alcuni disturbi del sonno, dovuti all'ansia da separazione già citata. Accanto a ciò, in alcuni casi si notano anche manifestazioni di comportamento insicuro o capriccioso. Questi comportamenti possono essere temporanei e risolversi nel tempo, quando il bambino si abitua alla nuova consapevolezza di sé. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario un supporto aggiuntivo da parte dei genitori oppure di un o una professionista qualificati per affrontare tali disturbi.

Il test della macchia rossa

Da sempre, per capire se un bimbo o una bimba si stanno davvero riconoscendo allo specchio, basta disegnare qualcosa sulla sua fronte. Lo fanno anche gli stessi studiosi per indagare le tempistiche individuali dei bambini e stilare statistiche e dati.

Se, dopo aver osservato il riflesso, bimbi e bimbe a cui si è disegnata una macchia sulla fronte si toccano il viso, significa che hanno riconosciuto se stessi nell'immagine appena vista.

La funzione dello specchio Montessori

Lo specchio, peraltro, è uno degli oggetti Montessori per antonomasia.

Seguendo il metodo della pedagogista italiana del secolo scorso, i genitori possono installare in cameretta uno specchio basso e largo, ad altezza bebè. In questo modo, fin dai primi mesi di vita le bambine e i bambini possono interagire con lo specchio e il concetto di riflesso, stimolando fin da subito la propriocezione nello spazio.

Gli specchi posti a livello del bambino consentono dunque al bebè di esplorare il proprio riflesso e di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé.

Gli specchi Montessori incoraggiano quindi l'autonomia e l'autodisciplina poiché, nel momento in cui si riconosce, il bambino può osservare e correggere autonomamente i propri movimenti e attività.

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