Non è mai troppo presto per organizzare attività culturali con i bambini. Molte famiglie si chiedono a che età portare i bambini per la prima volta in un museo. In realtà non c'è una data specifica, anche perché esistono strutture pensate appositamente anche per i più piccini. C'è da dire, però, che un neonato potrebbe non apprezzare a pieno una gita in un museo. Intorno ai 4-5 anni, invece, potrebbero avere reazioni molto interessanti.
All'inizio è sempre bene scegliere musei e strutture a misura di bambino, per poter così far apprezzare anche ai più piccoli di casa questo tipo di attività culturale. Man mano che crescono, poi, possiamo alzare un po' l'asticella, iniziando a frequentare con loro i nostri luoghi del cuore o musei nuovi da scoprire insieme.
Quando portare i bambini al museo?
Qual è l'età giusta per portare i bambini al museo? Non è mai troppo presto. Anzi, possiamo abituarli già da neonati o da piccini a far visita in una struttura culturale, così che possano imparare a osservare insieme a mamma e papà quello che di bello è conservato ed esposto. L'età migliore per iniziare a vedere i risultati di questo approccio alla cultura è, però, intorno ai 4-5 anni. Questa è la fase della crescita in cui i bambini fanno mille domande e sono curiosi: l'arte, la scienza e la cultura in generale possono aiutarli a trovare risposte in modo intuitivo e semplice.
Sarà un modo per crescere bambini e ragazzi curiosi del mondo, aperti mentalmente, che si fanno domande e trovano risposte e che iniziano ad ammirare le opere dell'ingegno umano.
Perché portare i bambini al museo?
Portare i bambini al museo e coinvolgerli è importante perché permette loro di conoscere qualcosa di nuovo, di sperimentare quello che sanno e di scoprire quello che non sanno, di stimolare la loro creatività e la loro fantasia, di sviluppare la capacità di osservazione. Non a caso molte delle uscite didattiche e scolastiche a partire dalla scuola primaria prevedono proprio una gita in qualche museo di zona, per approfondire, magari, tematiche affrontare in classe in diverse materie (non solo arte, ma anche storia, matematica, scienze…).
Porta i bambini al museo significa ampliare il loro bagaglio di conoscenze e di esperienze, che servirà loro nella crescita. I musei suscitano sempre curiosità e permettono ai bimbi di muovere i primi passi in una fonte di conoscenza sicura e affidabile, per incoraggiare anche la loro curiosità e la loro capacità innata di fare domande.
Come visitare un museo con i bambini
Quali musei scegliere per una visita con i bambini? Quando sono molto piccoli, forse sarebbe bene scegliere attività ed esposizioni adatte a loro. In Italia non mancano i musei tattili, come quello Statale di Ancona (il museo tattile Omero), dedicato non solo ai non vedenti, ma anche a tutti coloro che vogliono scoprire l'arte con il tatto: e chi meglio dei bambini adora toccare tutto con mano? Oppure possiamo portarli in qualche museo dedicato alla scienza, dove sono moltissime le attività pensate per i piccoli visitatori.
In linea di massima è bene scegliere musei che prevedano attività o visite guidate adatte anche ai più piccini, così da non annoiarsi troppo con spiegazioni che non sono alla loro portata. L'importante è spiegare ai bambini quando si può toccare qualcosa e quando non si può toccare, illustrando loro le regole di comportamento all'interno di un museo (parlare piano, non disturbare le altre persone, evitare di andare oltre i cordoni rossi…).
Per il resto, lasciamoci accompagnare dalla voglia di scoperta dei più piccoli di casa: sarà emozionante (ri)scoprire con loro la cultura, vista dai loro piccoli occhietti e dai loro cervellini sempre in movimento.