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1 Dicembre 2023
11:00

A Newburgh le lucine di Natale sono i disegni buffi dei bambini delle elementari

A Newburgh, in Scozia, dal 2002, ogni anno viene organizzato un concorso per trasformare il più bel disegno dei bambini delle elementari in una lucina di Natale per la città.

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A Newburgh le lucine di Natale sono i disegni buffi dei bambini delle elementari
Luci di natale

E se alzando gli occhi al cielo per guardare le lucine di Natale vedessimo i disegni dei nostri bambini? È quello che succede a Newburgh in Scozia, dove l'associazione Newburgh Action Group ogni anno organizza un concorso di disegno tra le scuole elementari. Il bimbo più bravo vedrà il suo dipinto trasformarsi in una lucina natalizia che illuminerà la città.

Sì proprio quella renna stilizzata con due zampe da gallina al posto degli zoccoli, quell'angioletto con una veste triangolare e quel pupazzo di neve con le gambe sghembe, che ci fanno sorridere, sono i protagonisti del Natale di Newburgh in Scozia. La High Street di Newburgh, per Natale, assume un aspetto del tutto nuovo, i suoi lampioni vengono sostituiti da luminarie natalizie a forma di disegni dei bambini.

Siamo a 100 km da New York, città che a Natale nell'immaginario collettivo diventa incantata, proprio grazie alle sue centinaia di lucine colorate. Ma questa piccola città ha invece deciso di rendere omaggio ai veri protagonisti del Natale, coloro che ancora respirano e infondono in ogni dove la magia delle feste: i bambini.

Da ventidue anni a questa parte, le scuole primarie della città partecipano a un concorso organizzato dal Newburgh Action Group, al fine di scegliere il disegno natalizio più originale che si unirà ai vincitori delle edizioni passate, per illuminare la città. Ogni scuola elementare organizza prima un concorso interno, eleggendo la rosa di disegni natalizi più belli, per poi spedirli all'associazione.

Una ditta di luci francese trasforma lo schizzo del piccolo vincitore in una nuova luminaria

Dopo un'attenta analisi la giuria del Newburgh Action Group seleziona i disegni che si distinguono per originalità, innocenza, bellezza e soprattutto spirito natalizio. A questo punto a decretare il vincitore è la famosa azienda francese specializzata in produzione di luci Blachere, che trasforma lo schizzo del piccolo artista vincitore in una nuova luminaria.

Poi i bambini che hanno partecipato al concorso, le loro famiglie e tutti i cittadini di Newburgh sono invitati a fine novembre (quest'anno l'appuntamento è stato il 18) a sostare col naso all'insù sotto i lampioni della via, per la loro accensione. Bisogna però prestare particolare attenzione al lampione numero 15, l'unico la cui forma non viene disvelata fino alla cerimonia, poiché ogni anno proprio lì viene posizionata la lucina vincitrice del concorso.

I bimbi vincitori, si sentono sempre onorati e un po' i protagonisti, a confermarlo alla BBC News, è stata Isla Ferguson, ormai maggiorenne, ma che a 9 anni vinse la competizione con il suo angioletto di Natale. «Ho deciso di disegnare l'angelo dopo aver interpretato il ruolo di un angelo nel presepe della scuola. Volevo anche fare un disegno che la città non avesse già. Ad oggi, anche se sono passati anni, ogni volta che la mia luce si accende sono ancora molto orgogliosa»

Passeggiando per la via con il naso all'insù si può vedere anche come negli anni sia cambiato lo stile dei disegni dei bambini. La prima edizione dell'evento si tenne nel 2002, a vincere fu Callum Duff, un bimbo che rappresentò un pastorello, con tanto di bue, dal cappello rosso e gli stivali verdi. Il disegno più divertente è sicuramente stato quello di Laura Brister che nel 2008 vinse con una renna stilizzata dal sorriso gigante e gli occhi storti. Ma l'anno prima fu la volta del disegno più fantasioso, realizzato da Rachel Burgess che rappresentò un pettirosso con un capello da Babbo Natale in testa.

Ma la strada non è solo costellata di disegni buffi, uno in particolare è il più significativo.  Realizzato nel 2020, ha illuminato la strada dal Natale 2021, un arcobaleno con ai piedi due nuvolette con la scritta 2020, sormontato da un cappello natalizio. L'arcobaleno, simbolo universale della ripresa post-lockdown, con l'aggiunta di un tocco natalizio, è stato il miglior modo, per il piccolo artista, per spiegare quanto l'esperienza della pandemia, rimarrà indelebile nella memoria.

L'ultimo vincitore è stato il piccolo Kevin, che ha rappresentato una carota con sciarpa e cappello, intenta a salutare i passanti. Intanto già fremono i preparativi per il 2024 e i più piccoli, muniti di carta e penna, stanno col naso alla finestra, in attesa dell'ispirazione per il prossimo disegno che illuminerà la città.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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