L’acne neonatale, o acne del lattante, è un’eruzione cutanea che compare sulla pelle del neonato sotto forma di piccoli brufoli. Si manifesta a circa due settimane dalla sua nascita o, comunque, entro le sei settimane di vita, tuttavia potrebbe accadere che il piccolo nasca già con l’acne. L’acne neonatale non è generalmente nulla di preoccupante e si manifesta con piccoli sfoghi rosati o rossi, che tendono a scomparire da soli. Si localizza sulle guance e sul naso del piccolo, anche se potrebbe estendersi alla fronte, al mento, al cuoio capelluto, al collo, alla schiena o al petto.
Cosa causa l’acne neonatale
L’acne neonatale non è da ricondurre all’alimentazione del neonato e non è un segno di malattie in corso. È dovuta, invece, all’accumulo degli ormoni materni nel sangue. Nello specifico, si manifesta per un’elevata produzione di androgeni placentari e neonatali, che provocano un ingrossamento delle ghiandole sebacee e un aumento della produzione di sebo.
L’acne nelle prime settimane di vita non è una vera e propria acne e di solito non dà prurito, come avviene anche per la crosta lattea. Diverso è il caso dell’acne infantile, che tende a comparire dopo le sei settimane di vita del bimbo, generalmente tra i 3 e i 6 mesi, e che richiede maggiore attenzione e cura medica.
Come curare l’acne neonatale
L’acne neonatale non lascia tracce sulla pelle del piccolo. In genere, infatti, scompare da sola in poche settimane o mesi. Lo sfogo cutaneo del lattante non richiede, quindi, specifiche cure. Anzi, è preferibile evitare l’applicazione di creme. Nel caso in cui, tuttavia, l’eruzione cutanea sia particolarmente estesa e non accenni a scomparire, è consigliabile rivolgersi al pediatra.
Nello specifico, in caso di acne del lattante, l’Accademia Americana di Dermatologia raccomanda di:
- Non applicare creme contro l’acne sulla pelle del piccolo, a meno che il pediatra non lo abbia consigliato
- Evitare di strofinare l’acne del bimbo e toccare con delicatezza la pelle
- Lavare la pelle del neonato con acqua tiepida, non calda
- Evitare di utilizzare prodotti per la cura della pelle oleosi o grassi
Se l’eruzione cutanea del bebé è particolarmente estesa o arrossata, è opportuno chiedere un consulto al medico. Lo specialista saprà dire al genitore se è necessario trattare o meno lo sfogo e, in caso, indicare il trattamento più adeguato e sicuro per la delicata pelle del neonato e/o prescrivere esami di accertamento.