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23 Luglio 2023
14:00

Acne neonatale: cos’è, quanto dura e come curarla

L’acne neonatale è uno sfogo cutaneo che compare nel neonato entro le sei settimane di vita. Si manifesta sotto forma di piccoli comedoni rosati o rossi, dura poche settimane e generalmente va via da sola.

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Acne neonatale: cos’è, quanto dura e come curarla
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L’acne neonatale, o acne del lattante, è un’eruzione cutanea che compare sulla pelle del neonato sotto forma di piccoli brufoli. Si manifesta a circa due settimane dalla sua nascita o, comunque, entro le sei settimane di vita, tuttavia potrebbe accadere che il piccolo nasca già con l’acne. L’acne neonatale non è generalmente nulla di preoccupante e si manifesta con piccoli sfoghi rosati o rossi, che tendono a scomparire da soli. Si localizza sulle guance e sul naso del piccolo, anche se potrebbe estendersi alla fronte, al mento, al cuoio capelluto, al collo, alla schiena o al petto.

Cosa causa l’acne neonatale

L’acne neonatale non è da ricondurre all’alimentazione del neonato e non è un segno di malattie in corso. È dovuta, invece, all’accumulo degli ormoni materni nel sangue. Nello specifico, si manifesta per un’elevata produzione di androgeni placentari e neonatali, che provocano un ingrossamento delle ghiandole sebacee e un aumento della produzione di sebo.

L’acne nelle prime settimane di vita non è una vera e propria acne e di solito non dà prurito, come avviene anche per la crosta lattea. Diverso è il caso dell’acne infantile, che tende a comparire dopo le sei settimane di vita del bimbo, generalmente tra i 3 e i 6 mesi, e che richiede maggiore attenzione e cura medica.

Come curare l’acne neonatale

L’acne neonatale non lascia tracce sulla pelle del piccolo. In genere, infatti, scompare da sola in poche settimane o mesi. Lo sfogo cutaneo del lattante non richiede, quindi, specifiche cure. Anzi, è preferibile evitare l’applicazione di creme. Nel caso in cui, tuttavia, l’eruzione cutanea sia particolarmente estesa e non accenni a scomparire, è consigliabile rivolgersi al pediatra.

Nello specifico, in caso di acne del lattante, l’Accademia Americana di Dermatologia raccomanda di:

  • Non applicare creme contro l’acne sulla pelle del piccolo, a meno che il pediatra non lo abbia consigliato
  • Evitare di strofinare l’acne del bimbo e toccare con delicatezza la pelle
  • Lavare la pelle del neonato con acqua tiepida, non calda
  • Evitare di utilizzare prodotti per la cura della pelle oleosi o grassi

Se l’eruzione cutanea del bebé è particolarmente estesa o arrossata, è opportuno chiedere un consulto al medico. Lo specialista saprà dire al genitore se è necessario trattare o meno lo sfogo e, in caso, indicare il trattamento più adeguato e sicuro per la delicata pelle del neonato e/o prescrivere esami di accertamento.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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