Quando parliamo di acufene intendiamo quel fischio o ronzio che viene percepito anche in assenza di fonti rumorose nei paraggi. Si tratta di una condizione non infrequente nei piccoli tra i 3 e i 9 anni d'età e che quando si verifica necessita di ulteriori indagini mediche.
L'acufene – o "tinnito" – è infatti più un sintomo che una patologia vera e propria e le cause possono essere molto diverse: dalle più comuni come otiti o tappi di cerume, a quelle decisamente più rare e serie, come un tumore o una malattia del nervo acustico. Simili condizioni influiscono infatti sulla trasmissione del segnale acustico che dall'orecchio giunge al cervello, il quale poi lo trasforma in un impulso nervoso che noi percepiamo come un suono fastidioso e persistente.
Normalmente l'acufene nei bambini piccoli non è riconducibile ad un quadro clinico preoccupante. Spesso il fischio scompare con il passare del tempo o con l'estinguersi dell'infezione che ne era all'origine. Tuttavia in alcuni casi il tinnito può indicare la presenza di problemi più gravi e che necessitano di un trattamento medico approfondito.
Cause dell'acufene nei bambini
Una classificazione generica dell'acufene divide questa condizione in due grandi tipologie:
- Acufene soggettivo: la forma più comune, caratterizzata da un suono che viene percepito solo dalla persona che ne soffre.
- Acufene oggettivo: ben più raro e che può essere avvertito anche da persone vicine. In questo caso spesso il rumore è generato generato da una sorgente fisica nelle strutture che compongono l’orecchio (orecchio medio, orecchio esterno o aree contigue).
Talvolta nella categorizzazione vengono inseriti anche i gruppi degli acufeni neurologici, causati da anomalie riguardanti il sistema nervoso, e acufeni somatici, generati da movimenti o disfunzioni riguardanti altre parti del corpo (come l'eccessiva contrazione dei muscoli facciali).
Per tanti fenomeni al momento la scienza non ha ancora identificato una causa certa, tuttavia sono molti i fattori che possono contribuire a generare il fastidioso ronzio.
Fattori esterni
L'acufene può essere provocato da infezioni, traumi o fenomeni esterni come:
- Rumori penetranti e molto forti (come un'esplosione ravvicinata o la prolungata esposizioni a suoni con volumi eccessivi)
- Stress
- Perforazione del timpano
- Patologie all'orecchio (otiti, riduzione dell'udito, malattia di Ménière etc…)
- Tappi di cerume
- Paralisi del nervo faciale
- Variazioni ormonali (nelle donne e nelle adolescenti)
- Reazioni ad alcuni farmaci
- Traumi alla testa
- Tumori del cervello
Fattori interni
Talvolta l'acufene trova origine da problemi congeniti come:
- Ostosclerosi (malattia ereditaria che comporta una crescita ossea anormale nell'orecchio medio e abbassa notevolmente le facoltà uditive)
- Anemia
- Disfunzioni alla tiroide
- Malformazioni cardiache
- Diabete
- Disabilità neurologiche
Come si manifesta l'acufene nei bambini
Il suono persistente è senza dubbio il segnale più marcato e riconoscibile di un acufene. Poiché anche i bambini molto piccoli possono esserne soggetti però, può capitare che il bimbo sia talmente abituato al fischio nelle orecchie da reputarlo un fenomeno del tutto normale, non valevole di particolare attenzione.
In molti altri casi l'acufene è fonte di stress e nervosismo per i bambini, tanto che spesso è proprio il comportamento irrequieto a segnalare ai genitori la presenza di una situazione da approfondire.
I sintomi più frequenti dell'acufene sono dunque:
- Fischi
- Sibili
- Brevi ma frequenti "click" percepiti nell'interno dell'orecchio
- Pulsazioni (talvolta accompagnate da mal di testa)
Come viene diagnosticato l'acufene
Il tinnito può interessare anche i bambini molto piccoli. Tuttavia, poiché per individuare il problema è necessaria una certa collaborazione da parte dei piccoli (banalmente, occorre che il bimbo si lamenti e riesca a indicare la parte del corpo che gli fa male) è frequente che la diagnosi venga posticipata fino ai 4-5 anni di vita.
Trattandosi molto spesso di una condizione soggettiva infatti, l'indagine viene effettuata quando il bambino o la bambina è in grado di interagire con risposte razionali e di senso compiuto a precise domande rivolte dal medico (cosa senti? Provi dolore? Il suono è continuo? Quanto è forte?).
Per completare l'esame poi è necessario sottoporre il bambino ad un controllo dell'orecchio e ad un test audiometrico per verificare se il piccolo sente suoni anche quando il medico non ha inviato alcun impulso.
In determinate circostanze – quando si sospetta che l'acufene possa essere determinato da cause più serie – può essere necessaria una risonanza magnetica per ottenere ulteriori elementi diagnostici.
Come si cura l'acufene nei bambini
È vero, l'acufene a volte può preludere a scenari preoccupanti (tumori o malformazioni) ma nella stragrande maggioranza dei casi quando a soffrirne sono i bambini si tratta di una condizione passeggera o che può migliorare nel tempo, a patto ovviamente di essere trattata in maniera adeguata.
Nei bimbi, ad esempio, l'origine più frequente di questi rumori acuti è rappresentata dal cerume: rimosso l'accumulo di cerume, anche il fischio sparisce. Se invece il tinnito rientra nei sintomi indicatori di un problema all'udito, l'applicazione di apparecchi acustici può aiutare il giovane paziente a sentire meglio e ad ignorare il ronzio dentro alle orecchie.
In generale però non esiste una cura definitiva per le forme cronicizzate di tinnito, tuttavia sono molti gli strumenti e le tecniche che possono ridurne gli effetti e migliorare sia l'udito che le condizioni di vita di coloro che ne soffrono.
Come aiutare un bambino con l'acufene
Quando la condizione è cronica è importante che un bambino impari a convivere con l'acufene.
Il primo passo per farlo è convincersi che non si tratta di un problema invalidante. Importantissimo dunque che mamme e papà rassicurino i figli a riguardo, spiegando loro come si tratti di una cosa molto comune e che non deve spaventare per il futuro.
Compiuto questo primo passo, per i genitori sarà più semplice convincere i bambini dell'utilità di accettare aiuti per migliorare il proprio udito. Senza un'adeguata comunicazione, infatti, i bimbi potrebbero sentirsi diversi o "strani" nell'indossare strumenti come l'apparecchio acustico.
Accettare e accettarsi è quindi importantissimo per vivere tranquillamente nonostante il piccolo fastidio.