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19 Ottobre 2023
10:00

Agenda visiva: cos’è, come si crea e come si utilizza?

L'agenda visiva è uno strumento utilissimo per organizzare le giornate dei bambini. Si basa sulle immagini, garantendo ai piccoli di avere delle indicazioni visive, molto più impattanti di quelle verbali. Ma come si costruisce e come si usa?

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Agenda visiva: cos’è, come si crea e come si utilizza?
Pedagogista
agenda visiva

L'agenda visiva è uno strumento utile per organizzare la quotidianità dei bambini, in particolare risulta indispensabile per la gestione dei pomeriggi, così impegnati, da quando è ricominciata la scuola. Perché il vero problema, si sa, non è tanto organizzare, quanto più seguire l'organizzazione.

Questo vale ancora di più quando si ha a che fare con bambini che magari faticano ad incastrarsi tra  i ritmi frenetici e perfettamente scanditi, di cui spesso la vita adulta ha bisogno. L'agenda visiva è uno strumento davvero funzionale per i bambini, perché li coinvolge nella loro stessa routine e permette loro di stare a delle indicazioni visive, molto più coinvolgenti di quelle verbali.

Cos'è l'agenda visiva?

L'agenda visiva è uno strumento che scandisce la routine di vita del bambino, senza che lui la subisca passivamente ma rendendolo, anzi, attivo e partecipe. 

Agenda deriva dal latino "ago" coniugato al gerundivo che intende quindi "le cose che devono essere fatte" e, come di consueto nella nostra società, siamo soliti trasmetterle verbalmente. Lo facciamo al lavoro tra colleghi, lo facciamo a scuola tra maestri e alunni e lo facciamo anche in casa. "Fai questo", "Fai quello", "Ricordati di.." o ancora "Ti avevo detto di fare..". Non ci sono dubbi, la nostra è una cultura decisamente più verbale-uditiva che visiva. Come si suol dire c'è un "però", ossia che l'efficacia della memoria uditiva rispetto alla memoria visiva è in un rapporto 1:5.

agenda visiva

Questo sta a significare che un'indicazione trasmessa per via visiva è competitivamente superiore di cinque volte rispetto quella uditiva. Basti pensare ai cartelli stradali, alle segnaletiche in generale e perché non pensare al personale di volo sugli aerei che anziché trasmettere le misure di sicurezza unicamente dall'altoparlante, rendono visibili le indicazioni di volo con quelle che a me ironicamente piace definire "Diapositive viventi". L'agenda visiva dunque è uno strumento di comunicazione utile ad amplificare la comprensione del messaggio che vuole trasmettere.

Come si crea?

Creare un'agenda visiva è semplicissimo, basterà seguire questi passaggi, ricordando che la cosa più importante è collaborare nella sua costruzione:

  • Selezionare le immagini di un'unica dimensione: fotografie o immagini rappresentative delle azioni che il bambino dovrà compiere durante la giornata.
  • Plastificare le immagini ed applicare del velcro sul retro di ogni immagine, così da poterle attaccare e staccare quotidianamente.
  • Scegliere un contenitore dove andremo a riporre tutte le immagini e da cui le andremo a selezionare nella costruzione della nostra routine.
  • Scegliere un cartellone lungo e stretto sul quale applicare verticalmente una stricia di velcro, che permetterà al bambino di applicare autonomamente le immagini.

Come usare l'agenda visiva

Nonostante sia uno strumento essenzialmente pensato per bambini che presentano delle difficoltà cognitive, rimango sempre più convinto che in una società freneticamente disattenta, sia una concreta risposta per tutti quei genitori che pensano che i loro figli non li ascoltino abbastanza. 

agenda visiva

L'agenda consiste in una sequenza di immagini che rappresentano una serie di azioni che il bimbo dovrà compiere nel corso della giornata, collocate cronologicamente l'una dietro l'altra rispetto alla loro esecuzione. Affinché l'agenda sia efficace, è utile che:

  • Le immagini siano immediatamente riconoscibili: per esempio inserendo in agenda la routine della merenda, è utile che l'immagine corrispondente richiami immediatamente il concetto merenda. Si potrà usare quindi l'immagine della solita tovaglietta con cui si fa merenda oppure l'immagine della dispensa dove andremo quotidianamente a prendere la merenda.
  • Sia il bambino a prendere l'immagine che rappresenta l'attività e dunque attaccarla sulla cornice costruita. 
  • Sia il bambino a staccare l'immagine una volta conclusa l'attività.
  • Sia il bambino a tentare la costruzione dell'agenda quotidiana e che la confronti successivamente con l'adulto, in modo tale da aiutarlo a sistemarla laddove necessario o anche solo validarla.
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Luca Frusciello
Pedagogista
Dopo gli studi superiori, mi laureo in Educazione Professionale. Mentre approfondisco le tematiche pedagogiche in percorsi universitari e formativi extra-universitari, progetto e realizzo interventi educativi finalizzati allo sviluppo globale della persona. Successivamente conseguo il titolo di Pedagogista Clinico® che aggiunge alla mia professionalità le basi scientifiche trasversali per interventi basati su metodi e tecniche proprie della disciplina, finalizzate alla comprensione dei processi che muovono l’individuo senza concentrarsi sui disturbi e le incapacità, ma attivando Potenzialità, Abilità e Disponibilità. Attraverso modalità, metodi e tecniche esclusivamente educative mi rivolgo a persone di ogni età, concentrandomi sulle capacità individuali e sociali. Grazie ad un approccio non curativo né correttivo, si favorisce la persona nel trovare le proprie risorse adattive, agendo interventi educativi specialistici. Visione, questa, che permette di accogliere, analizzare e associare ogni orientamento verso l’evoluzione e il cambiamento.
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