«Nel 2070 potrebbe diventare impossibile per gli uomini avere figli» è l'allarme lanciato dalla Società Italiana di Andrologia (SIA). La concentrazione degli spermatozoi maschili è in drastico calo dal 2000. Se prima del nuovo millennio si registrava un calo di concentrazione spermatica pari all'1.6% ogni anno, tra il 2000 e il 2018, la riduzione è aumentata più del doppio toccando il 2.64% ogni anno.
Il presidente della SIA, Alessandro Palmieri, ha dunque affermato che di questo passo si arriverà entro il 2070 a perdere il 40% della fertilità maschile. In Occidente, in particolare, gli uomini hanno visto diminuire del 52.4% la concentrazione dei loro spermatozoi e le cause sembrano essere legate ad uno stile di vita fatto di cattive abitudini e alle condizioni ambientali disastrose.
A inficiare sulla riproduttività maschile è in primo luogo l'obesità, dovuta ad un alimentazione sbagliata, uno stile di vita sedentario o a una vita molto stressante. Il rischio di infertilità per gli uomini obesi aumenta del 10% per ogni kg di sovrappeso e risulta essere triplo rispetto al rischio che corrono gli uomini con un peso considerato nella norma. Anche l'abuso di fumo, alcol e malattie sessualmente trasmissibili giocano la loro parte contro la fertilità maschile.
Ad attentare alla fertilità maschile è anche l'ambiente che ci circonda, gli inquinanti ambientali sembrano giocare un ruolo importante sulla fertilità maschile e femminile. Non a caso dal report pubblicato da Oms, riguardo l'infertilità crescente nel mondo, se la media globale di infertilità nelle coppie è del 17.5%, in Cina, uno dei Paesi più inquinati al mondo, questo dato arriva a toccare il 23%. Anche l'innalzamento della temperatura globale, previsto di quasi 3 gradi ogni anno fino alla fine del secolo inficerà sulla fertilità maschile.
In Italia poi l'inverno demografico è dato anche dalle condizioni economiche precarie dei giovani, che li portano a stabilizzarsi molto tardi e dunque a decidere di avere figli, mediamente a 35-40 anni. Un altro problema del nostro millennio sembrerebbe essere anche l'astensione dai rapporti sessuali delle coppie, dovuta al mondo sempre più digitalizzato in cui viviamo, dove risulta difficile intessere rapporti umani.
Dunque servono interventi in questo senso, sicuramente che agevolino le condizioni sociali ed economiche ma anche che migliorino le condizioni ambientali e sensibilizzino su stili di vita sani. Importantissima è anche la prevenzione, convincere i giovani, poco abituati, a recarsi dall'andrologo per una visita, potrebbe prevenire o curare problemi andrologici che scoperti tardi diventano un impedimento alla riproduttività.