L’alternanza scuola-lavoro è un progetto ministeriale, introdotto nel 2003, che si basa sul principio che non si può imparare attraverso solo lo studio e la teoria, ma anche con la pratica. Per questo motivo gli studenti, a partire dai 16 anni, sono considerati sufficientemente maturi per misurare tutto ciò che si è imparato sui banchi confrontandosi con il mondo esterno in un’azienda, in un museo o in un’associazione. Ovviamente, l’inserimento nel mondo del lavoro ha scopo formativo e avviene in linea con il piano di studi degli studenti, seguendo le loro inclinazioni e indirizzi. Nel corso degli anni e delle riforme scolastiche, l’alternanza scuola-lavoro ha cambiato nome PCTO, percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, ma i principi di base sono sempre gli stessi.
Che cos’è l’Alternanza scuola-lavoro
L’Alternanza scuola-lavoro, dal 2019, si chiama PCTO, ovvero percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento. Questi percorsi sono obbligatori per tutti gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori e prevedono un periodo di formazione teorica in classe e uno di esperienza più pratica in azienda. La struttura dei PCTO è uguale per tutte le scuole, ciò che cambia è la durata: il periodo di “stage pratico” è più lungo negli istituti professionali e tecnici, perché l’ingresso nel mondo del lavoro dovrebbe avvenire prima, e più corto nei licei, che dovrebbero essere in realtà la porta d’ingresso per un percorso universitario. Sono quindi previste un minimo di 90 ore per i licei, 150 ore per gli istituti tecnici e 210 ore per gli istituti professionali nel triennio.
I progetti di alternanza possono essere svolti sia durante l’anno scolastico, nell’orario di lezioni o nel pomeriggio, sia nei periodi di vacanza, e possono comprendere anche esperienze lavorative che lo studente può aver svolto all’estero. Inoltre, i lavori possono avvenire in strutture molto diverse, come imprese, aziende, associazioni sportive e di volontariato, enti culturali, ordini professionali e istituzioni. É molto importante sapere che l’alternanza scuola lavoro non è retribuita e non prevede nessun tipo di rimborso spese. É tutto quindi a carico dello studente e della sua famiglia o del buon cuore delle aziende.
Quali sono gli obiettivi
Gli obiettivi dell’alternanza scuola-lavoro sono diversi e ovviamente sono il motore fondamentale di questo progetto, che dovrebbe servire a:
- migliorare l’orientamento, affinché gli studenti sappiano decidere del loro futuro con consapevolezza
- consolidare lo studio avvenuto a scuola
- avvicinarsi al mercato del lavoro
- offrire agli studenti opportunità di crescita personale
- favorire una comunicazione intergenerazionale
Come funzionano i PCTO
I PCTO si svolgono in diverse fasi. Prima di tutto lo studente e il suo tutor scolastico, che dovrebbe un professore, valutano insieme quale sia il progetto più adatto al ragazzo e una volta scelta l’azienda inizia un periodo di formazione scolastica specifica (per esempio deve studiare le norme di sicurezza, di salute e di igiene del luogo di lavoro).
Successivamente è previsto un incontro con l’azienda, dove il ragazzo incontra il tutor aziendale e visita la struttura, per comprendere il tipo di lavoro e l’impegno richiesto. Prima di iniziare, il ragazzo deve firmare il Patto Formativo, un documento con cui si impegna a rispettare le norme antinfortunistiche, di comportamento e le norme in materia di privacy e di sicurezza sul lavoro.
Terminata la parte burocratica, prende il via il percorso di lavoro. Durante questa fase, viene affiancato sia dal tutor scolastico sia da quello aziendale, affinché possa documentare la propria attività scolastica (gli viene fornito un apposito libretto). Alla fine del progetto, viene rilasciato un Certificato delle competenze che riconosce quali livelli di apprendimento ha raggiunto rispetto a quelli indicati nel Piano formativo. La valutazione, però, è bilaterale, perché lo studente è tenuto a rilasciare un feedback sull’azienda ospitante.
La certificazione finale delle competenze è riportata nel curriculum dello studente, che viene allegato al diploma finale rilasciato dopo il superamento dell’Esame di Stato. Il diploma attesta, infatti, l’indirizzo, la durata del corso di studi e il punteggio ottenuto, mentre il curriculum riporta:
- le discipline ricomprese nel piano degli studi con l'indicazione del monte ore complessivo destinato a ciascuna di esse
- i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove scritte a carattere nazionale, distintamente per ciascuna delle discipline oggetto di rilevazione
- la certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese
- le competenze, le conoscenze e le abilità anche professionali acquisite
- le attività culturali, artistiche e di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extra scolastico
- le attività relative ai PCTO
- altre eventuali certificazioni conseguite