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28 Aprile 2023
18:00

«Amoxicillina introvabile» l’appello dei pediatri e perché può essere un grosso problema

L'antibiotico Amoxicillina è usato per trattare tutte le patologie infettive più comuni dei bambini, ma da novembre 2022 è quasi sparito dai banconi delle farmacie italiane. Una situazione paradossale e che ha spinto le associazioni di pediatri a lanciare un appello al Governo.

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«Amoxicillina introvabile» l’appello dei pediatri e perché può essere un grosso problema
Amoxicillina introvabile

Un farmaco che fino a qualche mese fa veniva normalmente prescritto per molte delle malattie infettive che ogni giorno colpiscono i bambini e che ora sembra sparito dalla circolazione. Stiamo parlando dell'Amoxicillina, un antibiotico comunemente usato per trattare malattie come bronchiti, otiti o scarlattina, e che da mesi non si riesce più a reperire nelle farmacie italiane.

Un bel problema dunque, anche perché questa medicina viene largamente utilizzata in tantissime terapie pediatriche e la sua improvvisa irreperibilità sta mettendo in difficoltà non poco medici e pediatri, costretti a ricorrere a cure alternative e che non sempre garantiscono la migliore soluzione di guarigione per i loro piccoli pazienti.

Per questo l’Associazione culturale pediatri (Acp), la Società italiana di pediatria (Sip) e la Federazione italiana medici pediatri hanno deciso di rivolgere un appello congiunto all'AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, per denunciare l'ormai insostenibile carenza di Amoxicillina.

Se infatti dal 2021 la poca disponibilità di amoxicillina riguardava più che altro alcuni ambiti dell'uso ospedaliero, dallo scorso novembre 2022 il farmaco continua a scomparire dai banconi delle farmacie e ciò inizia a rappresentare un grosos problema sanitario, soprattutto alla luce dell'impennata di casi di scarlattina che in queste settimane sta rigiurdando il nostro Paese.

«Questo antibiotico è infatti la prima scelta per tutte le più comuni patologie infettive, come indicato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da tutte le linee guida internazionali pertinenti – dichiarano nel comunicato le diverse associazioni pediatriche – Questo perché è a basso costo, è efficace e ben tollerato, ha bassi rischi di effetti avversi e soprattutto contribuisce al controllo dell’antibiotico resistenza , di cui l’Italia ha il triste primato in Europa, insieme alla Spagna».

«La resistenza agli antibiotici, lo ricordiamo, è ambientale e non individuale – concludono i pediatri – il rischio non è solo per il singolo individuo, ma per tutta la comunità».

Come mai l'Amoxicillina non si trova più?

La grave e – a detta degli esperti – ormai cronica scomparsa dell'antibiotico può probabilmente essere motivata con ragioni di tipo economico.

Il ridotto costo dell'Amoxicillina (che per i medici rappresenta un vantaggio per incoraggiarne l'utilizzo) oggigiorno appare infatti poco appetibile per l'industria farmacologica e sempre meno aziende sembrano disposte ad investire capitali sufficienti per continuarne la produzione.

L'amoxicillina è però ancora considerato un farmaco essenziale per il contrasto e il contenimento delle malattie infettive – non solo dal punto di vista pediatrico – e perché gli esperti invocano una celere gestione dell'emergenza.

«Siamo consapevoli dei diversi e complessi passaggi necessari per arrivare alla immissione in commercio di un farmaco, che passano dalla produzione del principio attivo al confezionamento, inscatolamento fino alla sua commercializzazione, passaggi che avvengono spesso in nazioni diverse – scrivono – Tuttavia, la disponibilità di farmaci dichiarati essenziali dall’Oms dovrebbe essere assicurata non solo nella produzione ma anche nella distribuzione, e questo dovrebbe essere garantito da agenzie regolatorie nazionali e internazionali. L’appello che facciamo al Governo italiano e all’Aifa è dunque che vengano prontamente attivate iniziative efficienti affinché si sopperisca alla carenza di farmaci essenziali, che oggi limita la qualità delle cure di infezioni frequenti nella popolazione tutta».

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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