Quando ci sentiamo assaliti dalla febbre e il verdetto del termometro non lascia dubbi, siamo spesso tentati di andare a cercare la scatoletta di antibiotico che abbiamo in casa, nell’illusione di chiudere al più presto la partita e tornare alle nostre attività.
Nulla di più sbagliato: l’antibiotico è efficace solo contro alcuni tipi di infezioni, quelle batteriche, che devono essere riconosciute e diagnosticate dal medico.
Non solo: l’uso eccessivo di antibiotici favorisce lo sviluppo di batteri resistenti e può ridurre nel tempo l’efficacia di questi farmaci. Così come un uso improprio: se ci sentiamo meglio, non dobbiamo sospendere la terapia antibiotica prima del previsto. Consultiamo sempre il nostro medico di famiglia o il pediatra.
Cosa succede se si usano gli antibiotici in modo inappropriato?
La crescente resistenza dei batteri agli antibiotici potrebbe renderci vulnerabili a numerose malattie infettive che fino ad oggi siamo stati in grado di curare grazie a questi farmaci.
L’antibiotico-resistenza è un aspetto del fenomeno, più ampio, dell’antimicrobico resistenza – ovvero la resistenza dei microrganismi ad altri tipi di farmaci: antivirali, antifungini e antiparassitari – ed è considerata una minaccia sanitaria sempre più significativa a livello globale. Non a caso, nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha classificata tra le prime 10 minacce globali alla salute pubblica che l'umanità deve affrontare. Nel 2022 la Commissione europea ha indicato l’antibioticoresistenza come una delle tre principali minacce prioritarie per la salute dei Paesi dell’Unione Europea.
I dati dell’antibiotico resistenza
Tra i patogeni che preoccupano maggiormente l’Organizzazione Mondiale della Salute vi sono l’Escherichia Coli, resistente in oltre il 40% dei casi alle cefalosporine di terza generazione e lo Staphylococcus Aureus resistente alla meticillina nel 35% dei casi (WHO).
In Italia le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici si mantengono elevate, come nel caso dello Staphylococcus Aureus in cui la percentuale di isolati resistenti alla meticillina (MRSA) sfiora il 30% dei casi (EpiCentro.iss).
I batteri super resistenti
Aumentano anche i casi di segnalazione di “multi drug resistance”, ovvero batteri resistenti non a uno ma a più antibiotici, il che limita molto le opzioni disponibili per i medici. Ancora più complessi sono i casi classificati come “extremely drug resistant”, ovvero patogeni resistenti a più antibiotici in contemporanea.
Il costo dell’antibiotico resistenza
Ma l’impatto dell’antibiotico-resistenza è anche di tipo economico. La resistenza dei batteri agli antibiotici attualmente disponibili, oltre a mettere a rischio la salute dei pazienti, soprattutto quelli fragili ricoverati negli ospedali o sottoposti a complessi interventi chirurgici, può comportare un prolungamento della malattia e la necessità di dover trattare complicanze anche gravi. Questo si traduce in degenze ospedaliere più lunghe, necessità di medicinali più costosi e in generale costi economico-sociali elevati. Se le attuali tendenze non cambieranno, il trattamento delle infezioni resistenti, nei Paesi del G7, comporterà in media una spesa sanitaria straordinaria causata dall’aumento dei giorni di degenza ospedaliera: nel prossimo futuro, infatti, si stimano ogni anno di circa 7 milioni di giorni di degenza in più e solo in Italia i giorni extra di ricoveri stimati saranno circa 1,3 milioni ogni anno.
Cosa fare
L’informazione è uno degli strumenti più efficaci che abbiamo a disposizione per combattere l’antibioticoresistenza.
E sull’informazione fa leva la campagna educazionale “FacciamoliFunzionare” promossa dalla Regione Lazio con l’obiettivo di favorire tra i cittadini un uso più consapevole e attento degli antibiotici per contribuire a mantenerne l’efficacia.
Sul sito SALUTE LAZIO sono disponibili contenuti informativi che aiutano a comprendere meglio il fenomeno dell’antibioticoresistenza e a conoscere le regole da seguire e i comportamenti da evitare nell’uso di antibiotici. E per potersi sempre orientare, dal sito è possibile scaricare il Decalogo con le 10 cose importanti da ricordare per combattere l’antibioticoresistenza: dall’importanza di assumere gli antibiotici solo dietro prescrizione medica sia negli adulti che nei bambini, a quella di lavarsi sempre le mani, al ruolo delle vaccinazioni per prevenire le malattie infettive.
Per mantenere l'efficacia degli antibiotici e tutelare la nostra salute, è importante che ognuno di noi faccia la propria parte: assumiamo gli antibiotici solo quando il medico ce lo consiglia il medico e seguiamo scrupolosamente le sue indicazioni.