Uno degli aiuti economici per chi ha figli a carico è il cosiddetto Assegno unico che, anche per il 2024, permette di avere ogni mese un bonus economico, se si rientra in certi requisiti. L'assegno unico si rivolge alle famiglie con figli a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età, con importi che variano a seconda della situazione ISEE.
Le domande per l’Assegno unico devono essere inoltrate all’INPS, che provvederà ad erogare le somme mensilmente. Per ogni figlio a carico, il genitore richiedente o chi esercita la potestà sui figli potrà ricevere fino 189,20 euro con un ISEE inferiore 17.090,61, ma la somma andrà a ridursi progressivamente fino a un minimo di 57 euro con ISEE maggiore (o non presentato).
Per quanto riguarda i figli maggiorenni e fino ai 21 anni, sempre considerando un ISEE pari o inferiore ai 17mila euro, la cifra erogata è di 97,9 euro. L’importo, in caso di ISEE maggiore, si ridurrà progressivamente fino al minimo di 28,5 euro.
Ma vediamo di seguito le informazioni utili per la richiesta dell’Assegno unico, come i requisiti e gli importi previsti nei vari casi.
Chi può ricevere l'assegno unico?
In caso di richiesta di Assegno unico, è importante sapere che l’erogazione avviene solo in presenza di requisiti specifici. Ed è riconosciuto per tutte le categorie di lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. Ecco i requisiti necessari per poterlo richiedere:
- Avere figli a carico, naturalmente
- Essere cittadino italiano o di un altro Stato membro dell’Unione Europea, o anche di Stato non appartenente all’UE, purché munito di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o per motivi di lavoro o ricerca. L’assegno può anche essere richiesto da un famigliare, a patto che abbia diritto di soggiorno.
- Essere soggetto a pagamento dell’imposta sul reddito in Italia
- Essere residente e domiciliato in Italia da almeno due anni, anche se non continuativi, o avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato con durata almeno semestrale
- Avere un ISEE in corso di validità, calcolato ai sensi dell’articolo 7 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159 del 5 dicembre 2013, come riportato sul Decreto Legge n. 79 dell’8 giugno 2021
L’assegno, se vengono soddisfatti questi requisiti, è erogato a cadenza mensile, per ogni figlio a carico:
- Minorenne, a partire dal settimo mese di gravidanza
- Affetto da disabilità e, in questo caso, senza limiti di età
- Maggiorenne, fino al compimento dei 21 anni se:
- frequenta un corso universitario o di formazione professionale o scolastica
- risulta registrato come disoccupato e in cerca di lavoro
- è impegnato in tirocini o attività lavorativa e non possiede un reddito complessivo superiore agli 8mila euro
- svolge il servizio civile universale
Come funziona l'Assegno unico
L'Assegno Unico, come detto, è un contributo economico che spetta alle famiglie che rispondono a certi requisiti. La domanda va inoltrata all'INPS, che si occuperà del vaglio e della sua approvazione. Ma ci sono alcune novità da conoscere rispetto allo scorso anno.
La novità Assegno unico 2024
Gli importo dell'Assegno unico 2024 sono stati ritoccati al rialzo per fronte all'aumento dell'inflazione. L'innalzamento è stato calcolato intorno al 5,4 % proporzionato in base alle differenti fasce di reddito. Anche le soglie ISEE sono state aggiustate: nel 2024 il limite per la fascia più bassa – alla quale spetta il contributo più alto – è stato fissato a 17.090,61 euro. Nel 2023 lo sbarramento era a 16.215 euro.
Per costoro la somma mensile sale da 189,20 euro a 199,4 euro per figlio. Alle famiglie con ISEE superiore 45.575 euro spetta invece il contributo più basso, che come già anticipato si attesta alla cifra di 57,2 euro per figlio.
Quali contributi economici vengono sostituiti dall'assegno
L’Assegno unico va a dare un aiuto economico importante a famiglie con figli a carico, ma non è cumulabile con altri bonus simili. Se da una parte è compatibile con il Reddito di cittadinanza, dall’altra va a sostituire o inglobare:
- Bonus mamma domani o premio alla nascita
- Bonus bebè o assegno di natalità
- Assegno al nucleo familiare con almeno tre figli minori
- Assegni famigliari ai nuclei con figli
- Detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni
Il Bonus Asilo Nido, al contrario, può essere richiesto in aggiunta all’Assegno unico, così come l'Assegno Unico d'Inclusione, la misura di contrasto alla povertà che va a sostituire, almeno in parte, il "vecchio" Reddito di Cittadinanza".
Quando e come fare domanda
La domanda per richiedere l’Assegno unico va fatta da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale, tramite il sito INPS o rivolgendosi presso un patronato. Si può presentare richiesta a partire dal primo gennaio di ogni anno.
Quando avvengono i pagamenti
Le domande presentate a gennaio e febbraio e giudicate valide, avranno l’Assegno a partire da marzo. Quelle presentate entro giugno, potranno avere l’Assegno contando su eventuali arretrati.
Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno decorre dal mese successivo alla presentazione della richiesta e terrà conto dell’ISEE fatto al momento della domanda.
Chi deve presentare nuova domanda?
L’Assegno unico ha durata annuale, da marzo a febbraio dell’anno successivo alla richiesta. Ma la Circolare INPS n.132 del 2022 ha dato nuove disposizioni. La più importante è dal primo marzo 2023 il pagamento delle domande di Assegno unico già accolte prosegue d’ufficio, senza dunque la necessità d'inoltrare una nuova domanda.
Il calcolo degli importi verrà effettuato sulla base dell’ISEE in possesso dell'INPS. Alla luce delle modifiche apportate però è richiesto alle famiglie di presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per presentare l'ISEE familiare aggiornato al 2024.
La presentazione della nuova domanda per Assegno unico va invece fatta da chi:
- Non ha mai beneficiato di tale bonus e non ne ha fatto richiesta in precedenza
- Ha fatto domanda ma è risultata respinta
- Ha fatto domanda ma risulta decaduta
- Ha fatto domanda ma risulta rinunciata
- Ha fatto domanda ma risulta revocata
Chi presenta una nuova domanda per l'Assegno senza DSU o non aggiorna il proprio profilo con l'ISEE 2024 riceverà automaticamente l'importo minimo stabilito, pari a circa 57,2 euro.
Come vengono calcolati gli importi?
L’ISEE, che stabilisce quale sia la situazione economica della famiglia in oggetto, va a determinare gli importi dell’Assegno unico. Si ha diritto a:
- 199,4 euro per figli minorenni, se l’ISEE è pari o inferiore ai 17.090 euro; in caso di ISEE maggiore, il bonus si riduce progressivamente fino a 57,2 euro
- 96,9 euro per i figli maggiorenni e fino ai 21 anni, a patto che rispettino i requisiti descritti sopra, con ISEE fino a 15mila euro: In caso di ISEE maggiore, anche in questo caso l’importo si riduce progressivamente fino a 28,5 euro.
Sono previste maggiorazioni negli importi per ogni figlio successivo al secondo, in caso di figli non autosufficienti o con gravi disabilità nel nucleo famigliare. Ma anche per mamme con età inferiore ai 21 anni, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro.