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20 Giugno 2023
11:00

Baby Parking: un luogo sicuro e divertente per i bambini mentre i genitori sono impegnati

No, non si tratta di un mero "parcheggio per bambini". I baby parking sono una delle risposte alle esigenze delle famiglie di oggi: ecco di cosa si tratta.

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Baby Parking: un luogo sicuro e divertente per i bambini mentre i genitori sono impegnati
baby parking

È vero: la traduzione letterale sarebbe "parcheggio per bambini". Ma un baby parking non è nulla di immorale o deprecabile: lasciare bimbi e bimbe in un baby parking non significa infatti mollarli per togliersi un pensiero.

I baby parking sono in tutto e per tutto luoghi sicuri al cui interno persone competenti si occupano di bambine e bambini facendoli divertire e svagare mentre i genitori sono impegnati in altre faccende.

Non è qualcosa di nuovo: uno delle più conosciute catene di mobili, quando arrivò in Italia alla fine del secolo scorso propose subito i suoi baby parking interni per lasciare la possibilità ai genitori di visitare i negozi in tranquillità. Semplicemente, oggi i baby parking sono più diffusi e regolamentati.

Di seguito, ecco dunque come funzionano i baby parking in Italia, quanto costano in media e come aprirne uno.

Cosa si intende per baby parking?

Il termine "baby parking" si riferisce a un servizio dedicato all'assistenza e all'intrattenimento dei bambini e delle bambine mentre i genitori sono occupati in altre attività. È importante notare che, nonostante il nome possa suggerire diversamente, un baby parking non è un parcheggio per bambini, ma piuttosto un luogo dove i bambini vengono presi in carico da personale qualificato e professionale.

Un baby parking si differenzia da altre forme di assistenza infantile, come le scuole o i servizi di babysitting, ma anche dalle più semplici ludoteche, perché offre un'opzione più flessibile in termini di orari e durata. Mentre le scuole obbligatorie, e mentre i servizi di babysitting permettono di avere presenza di una persona a casa, il baby parking dà la possibilità ai genitori di lasciare i bambini per un breve periodo di tempo durante la giornata o per l'intera giornata, a seconda delle esigenze.

Come funziona un baby parking

Un baby parking fornisce, di fatto, un ambiente sicuro e stimolante per i bambini. Oltre a garantire la loro sicurezza, propone attività divertenti e educative come giochi, laboratori creativi, attività sportive e momenti di riposo, il tutto con giocattoli e strumenti ludici divertenti e coinvolgenti.

Il servizio si rivolge dunque ai genitori che devono svolgere attività lavorative o che hanno impegni personali o necessitano di un po' di tempo libero, volendo assicurarsi che i propri figli siano in buone mani e si stiano divertendo in un ambiente adatto ai loro bisogni.

Questi baby parking possono quindi accogliere un numero variabile di bambini, a seconda della struttura e delle risorse disponibili (di solito una ventina). La fascia d'età dei bambini accolti può a sua volta variare, ma solitamente si concentrano sulla fascia prescolare e scolare.

Alcuni baby parking offrono anche servizi di sostegno allo studio per i bambini più grandi, con costi aggiuntivi.

Lo stesso vale per i compleanni: alcune strutture sono disponibili a organizzare anche festicciole ed eventi.

Per quanto riguarda la durata del servizio, i baby parking solitamente hanno opzioni flessibili a seconda delle esigenze dei genitori. È possibile optare per un servizio a ore, mezza giornata o intera giornata, a seconda della disponibilità e delle tariffe proposte.

Quanto costa un baby parking?

I costi dei baby parking possono variare a seconda della città, della struttura e dei servizi offerti.

In media, lasciare i bambini al baby parking per un'intera giornata può comportare un costo tra i 20 e i 50 euro, ma se parliamo di costi all'ora, possono aggirarsi tra i 10 e i 20 euro (in media). Alcuni baby parking offrono infatti tariffe orarie per genitori che necessitano solo di brevi periodi di assistenza, altri dei forfait giornalieri o addirittura settimanali o mensili per coprire più giornate.

Le tariffe dei baby parking possono poi includere anche i pasti come per esempio pranzo e merenda. In questo caso, il costo potrebbe essere leggermente superiore rispetto al solo servizio di intrattenimento.

I requisiti per aprire un baby parking

Aprire un baby parking richiede una pianificazione attenta e l'adempimento di diversi requisiti.

  • Innanzitutto, è necessario effettuare una ricerca di mercato per valutare la domanda di un baby parking nella zona di interesse.
  • Successivamente, è importante considerare la disponibilità di uno spazio adeguato e sicuro, che includa aree gioco, zone di riposo e servizi igienici a norma, senza barriere architettoniche.
  • Una volta individuato lo spazio, sarà necessario ottenere le licenze e le autorizzazioni richieste dalle autorità competenti per aprire una struttura per l'infanzia. Questo può includere l'ottenimento di un certificato sanitario, la conformità alle norme di sicurezza antincendio e l'iscrizione presso gli organi di regolamentazione specifici del settore. Per cominciare, è bene contattare gli uffici di competenza del proprio Comune di residenza.
  • Tra le iscrizioni da compiere vi è quella nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio dopo aver aperto partita IVA, ma anche quella all'INPS e all'INAIL, insieme alla valutazione del rischio secondo la legge 626 del 1994.

Un aspetto fondamentale per l'apertura di un baby parking è l'assunzione di personale qualificato e competente, compresi educatori, assistenti e personale ausiliario. È necessario disporre di un team in grado di prendersi cura dei bambini in modo appropriato, stimolarli con attività adatte alla loro età e garantire un ambiente sicuro e accogliente. E chi apre la struttura deve essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado (senza una qualifica specifica).

Le spese da sostenere possono quindi variare a seconda di diversi fattori, come la dimensione della struttura, il numero di bambini che potranno venire accolti e i servizi offerti. È importante considerare i costi di affitto o acquisto dello spazio, l'arredamento e le attrezzature necessarie, la formazione del personale, le spese per le licenze e le assicurazioni.

Inoltre, bisogna considerare anche i costi operativi continui, come le bollette per l'energia elettrica, l'acqua e il riscaldamento, l'approvvigionamento di materiali per le attività dei bambini, i costi del personale e le spese di marketing per promuovere il baby parking nella comunità locale.

Quantificare questi costi è quindi difficile, ma per cominciare va probabilmente messa in campo una cifra che si aggira attorno ai 20-30mila euro di investimento.

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