La sabbia, soffice e calda, può nascondere alcune insidie per la salute e la serenità dei bambini, che, giocando involontariamente possono contrarre irritazioni ed infezioni. Anche quando la natura sembra pulita ed incontaminata.
Questo rischio vale per tutti, specie per i più piccolini, alle prese con le loro prime stagioni estive, con la loro prima paletta e con il loro primo secchiello e con tanta voglia di giocare. Seduti sulla sabbia sembrerebbero al sicuro. Ma, è bene sapere, che anche nella sabbia, soffice ma granulosa, si nascondono delle insidie.
Come proteggere i bambini dalla sabbia
La sabbia ad esempio può avere un effetto traumatico sulla pelle delicata del bambino. E questo rischio aumenta quando, complici le alte temperature estive, la pelle è più sudata o bagnata dall’acqua di mare. Infatti, appiccicandosi sulla cute, l’effetto sfregamento della sabbia è per lo più inevitabile, con conseguente rossore da irritazione. Per cui è buona norma non far sedere il bambino a contatto diretto con la sabbia.
Perché, se è vero che il sederino tende ad arrossarsi ancora di più in estate quando fa molto caldo e dopo che il bambino ha fatto pipì o cacca nel pannolino, è anche vero che l’irritazione da sabbia non è meno fastidiosa. In più tra la sabbia, soprattutto quella più umida vicino al mare, può nascondersi qualche insetto fastidioso, tra cui gli acari che rischiano di irritare ulteriormente la pelle delicata del bambino e provocare un fastidioso prurito.
Meglio quindi portare qualche pannolino in più e cambiarlo frequentemente. Nel bambino più grandicello, tra i 2 e i 3 anni, estate coincide con "spannolinamento" in previsione del rientro all’asilo a settembre. Anche in questo caso è però buona norma non lasciare che i bambini stiano sulla sabbia nudi, senza neanche un costume da bagno.
Una valida alternativa è portare con sé un telo da mare in cotone chiaro su cui appoggiare il bambino per farlo giocare con paletta e secchiello. È anche utile tenere pulita e fresca la pelle del bambino, per eliminare sudore e granellini di sabbia, tramite veloci e frequenti docce con acqua dolce. Perché se è vero che giocare all’aria aperta fa bene, stimola creatività, fantasia ed immaginazione, è anche importante evitare irritazioni ed infezioni che potrebbero infastidire il bambino.
Sicuramente mantenere la pelle idratata, applicando creme solari ad alta protezione più volte al giorno, bevendo adeguatamente e assumendo frutta e verdura in giuste quantità, può essere un valido aiuto per prevenire scottature e preservare l’integrità della pelle.
Sabbia e bambini: i possibili rischi
Se la pelle del bambino nonostante gli accorgimenti appare irritata, è bene correre presto ai ripari. Il piccolo infatti, infastidito dal rossore e dal prurito, potrebbe grattarsi con le manine non perfettamente pulite, provocandosi dei piccoli taglietti qua e là e rischiando di contrarre delle infezioni della pelle.
Grattandosi viene infatti facilitata la infezione superficiale della pelle da parte dei batteri, meglio nota con il termine di “impetigine”. Tenere corte le unghie dei bambini è un consiglio da tenere ben presente perché sotto le unghie i germi si annidano più facilmente e perché le unghie lunghe possono causare abrasioni sulla pelle rendendola ancora più suscettibile alle infezioni.
Più rare, ma sempre possibili sono le infezioni da funghi favorite dalla presenza di animali infetti sulla sabbia e dall'ambiente caldo-umido. Tra di esse la tigna, che può colpire qualsiasi parte del corpo, capelli compresi, e diffondersi dappertutto, anche se più lentamente rispetto all'infezione batterica. Il prurito è sicuramente un campanello d’allarme.
In conclusione quindi, è importante stimolare il gioco dei bambini all’aperto, al mare e in spiaggia, ma è anche mantenere alta l’attenzione, adottare qualche precauzione per evitare infezioni ed irritazioni e in caso di necessità contattare il pediatra per la cura della pelle del bambino.