L'estate si avvicina e, se siamo amanti delle vacanze al mare, è già il momento d'iniziare a pensare a come organizzarsi per le giornate in spiaggia, i giochi sotto l'ombrellone e, soprattutto, le prime nuotate dei bambini.
Giocare in acqua è infatti un vero spasso sia per i più piccoli che per i loro genitori, ma oltre al divertimento, per trascorrere delle ferie serene bisogna sempre prestare molta attenzione alla sicurezza, soprattutto se per i piccoli si tratta dei primi approcci con un ambiente tanto affascinante quanto imprevedibile come quello marino.
Importantissimo dunque non dimenticarsi a casa salvagenti e braccioli per consentire ai bimbi di sguazzare in tutta tranquillità.
Ma tra le due tipologie di gonfiabili qual è la più adatta per i bambini? La risposta dipende molto dall'età…
Braccioli o salvagente?
La prima cosa da ricordare quando si portano dei bambini molto piccoli a nuotare in mare è che nessun supporto per il galleggiamento può sostituire la vigile sorveglianza di un adulto. Ben vengano dunque braccioli, salvagenti e materassini, ma sempre con mamma o papà pronti a intervenire al primo segnale di pericolo.
Detto questo, cosa preferire tra braccioli e salvagente?
Almeno fino al compimento del secondo anno di vita sarebbe meglio far nuotare i bimbi con il salvagente gonfiabile, la cosiddetta "ciambella" dotata di mutandina incorporata per imbrigliare le gambe del bimbo e impedire che possa finire sott'acqua.
Quando i bambini diventano più grandicelli però, le maggiori dimensioni del corpo diventano meno adatte al salvagente sia per questioni di comodità (se le gambe crescono aumenta il rischio di strofinamenti con la superficie del gonfiabile), sia di sicurezza, visto che vi è un maggior rischio di sbilanciarsi, ribaltarsi e finire sott'acqua.
A questo punto i braccioli diventano senza dubbio degli amici perfetti per i piccoli nuotatori in erba, i quali così possono iniziare a dimenarsi tra i flutti con maggiore libertà (anche se sempre sotto lo sguardo vigile di un adulto).
Qualche consiglio
Esiste qualche accorgimento da seguire per l'utilizzo dei braccioli o dei salvagenti per bambini? Proviamo a fornirvene qualcuno…
- Occhio al diametro della ciambella: un salvagente con una camera d'aria di un diametro maggiore fornisce più stabilità ed equilibrio.
- Non appoggiatevi al salvagente: tenete sempre a portata di mano la ciambella con il bimbo, tuttavia non portiamo mai troppo peso su un'estremità. Il rischio è di sbilanciare il gonfiabile e ribaltare in acqua il piccolo
- Aiutate il bimbo a toccare l'acqua: proprio per garantire la sicurezza del giovane nuotatore, i salvagenti tendono a creare una certa distanza tra l'acqua e la parte superiore del corpo del bambino. Questo però allontana l'elemento dal piccolo, il quale ha invece bisogno di toccare con mano per conoscere e prendere confidenza con le novità. Per favorire il contatto possiamo bagnare il bimbo con l'acqua o tirarlo ogni tanto fuori dal salvagente e, tenendolo saldamente tra le mani, "inzupparlo" in mare.
- Controllare che i braccioli abbiano il marchio CE. Questo è garanzia del fatto che il prodotto rispetti tutti i criteri di qualità dell'Unione Europea