Quando iniziano i ricordi nei bambini?

"Quando cominciano i ricordi di una persona?" è una delle domande esistenziali e antropologiche più curiose e diffuse. Il motivo è presto detto: nessuno (o quasi) ha ricordi precedenti ai tre o quattro anni di età e nessuno, di conseguenza, ricorda la propria nascita e i primi anni di vita.

Per un genitore è quindi normale chiedersi quando il proprio figlio o la propria figlia svilupperanno i primi ricordi. Quali saranno le scene che ricorderanno da grandi? Quale sarà il primo vero ricordo? Dimenticheranno quel bellissimo viaggio fatto insieme oppure sono abbastanza grandi per conservarlo nella loro memoria?

L'amnesia infantile

Quel fenomeno che vede i ricordi di una persona svilupparsi solo a un certo punto della sua vita ha un nome: si chiama childhood amnesia, o amnesia infantile, e riguarda esattamente l'assenza o scarsità di memorie autobiografiche prima dei tre o quattro anni di età. Da adulti, quindi, non si riescono a recuperare i ricordi di quando si è piccolissimi.

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Si tratta di una condizione affascinante che ha sempre stimolato studi e ricerche. Se tuttavia fino al secolo scorso si pensava che la soglia fossero – appunto – i tre, quattro anni di età del bambino, le ultime ricerche hanno stabilito che i ricordi possono formarsi anche un po' prima, intorno ai trenta mesi, ovvero due anni e mezzo.

Come si sviluppa la memoria

Il processo di formazione della memoria inizia fin dall'infanzia, ma i ricordi episodici, ovvero quelli legati a esperienze specifiche e dettagliate, si formano solo quando i bambini raggiungono un certo sviluppo.

I bimbi iniziano quindi a ricordare gli eventi che li circondano attraverso il processo di memoria implicita fin dalla nascita, ma i ricordi a lungo termine richiedono la capacità di ricostruire le esperienze passate, metterle in parole e collegarle ad altre esperienze simili.

La formazione dei ricordi a lungo termine è infatti un processo complesso che richiede una serie di capacità cognitive, tra cui l'attenzione, la memoria di lavoro e il linguaggio. Di conseguenza i ricordi si formano attraverso una serie di passaggi, tra cui la codifica, il consolidamento e il recupero.

I ricordi si formano a 30 mesi (suppergiù)

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista di settore Memory, la maggior parte dei bambini inizia a formare ricordi episodici intorno ai due anni e mezzo, e non a tre o quattro anni come si credeva fino a qualche tempo fa. È infatti a trenta mesi circa che iniziano a svilupparsi le parti del cervello responsabili della formazione e del recupero dei ricordi. Le memorie di questo tipo sono dettagliate e specifiche e riguardano spesso un evento, una persona o un luogo.

Ma per recuperarle bisogna fare qualche sforzo in più rispetto a quello solitamente messo in campo. E a volte i ricordi che si hanno risalgono a prima di quanto si pensi (come confermano i genitori delle persone che hanno partecipato allo studio).

Lo spiega bene la ricercatrice, Carole Peterson: "La maggior parte delle persone probabilmente ha ricordi più precoci di quanto sia consapevole e di quanto comunemente si creda. Durante lo studio ho notato come sia relativamente facile incoraggiare un individuo a recuperare memorie ancora più antiche rispetto al ricordo che normalmente identifica come ‘il primo ricordo'.

Riguardo a questo argomento, l'enfasi è spesso stata posta sulla questione del perché non ci siano o del perché ci siano così pochi ricordi dai primi anni della scuola materna e su come si possa spiegare il fenomeno a livello teorico. Una domanda secondaria altrettanto importante potrebbe tuttavia essere: come si possono aiutare le persone ad accedere alle molteplici memorie che possiedono?".