Altroché settimana bianca: per migliaia di famiglie italiane quelle delle Feste natalizie 2023/24 sono settimane in bianco, trascorse sotto alle coperte con febbre alta, virus gastrointestinali, tosse e raffreddore. I malanni invernali non hanno risparmiato i bambini, costretti a letto a causa di brochiolite, influenza o Covid-19, le malattie più frequenti fra i più piccoli in questa stagione. Secondo gli esperti, è in corso un picco dell’epidemia di malattie respiratorie nelle fasce d’età pediatriche, come dimostrano gli accessi al Pronto Soccorso degli under 14, che negli ultimi giorni sono triplicati.
Supera il milione, fra bambini e adulti, il numero di casi stimati di italiani messi al tappeto dall’influenza e da virus respiratori, la cui incidenza è in crescita, specie fra i più piccoli. Secondo i dati emersi dal rapporto RespiVirNet, il Sistema di Sorveglianza Integrata (epidemiologica e virologica) coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il sostegno del ministero della Salute, le sindromi simil-influenzali sono in aumento in questo inizio di 2024. Nello specifico si assiste al 17,2 casi per mille pazienti, con la settimana precedente chiusa col 15,6.
La bronchiolite, l’infezione acuta che colpisce il sistema respiratorio causata dal virus sinciziale (VRS), è la malattia che più sta dilagando fra i bambini, specie sotto ai 5 anni di età, e che sta intasando i Pronto Soccorso d’Italia. I sintomi più comuni sono quelli di un normale raffreddore, quindi naso che cola, rinite, tosse, a volte qualche linea di febbre, tuttavia più l’età del paziente è bassa, più i sintomi rischiano di aggravarsi, con episodi di tosse insistente e caratterizzata da abbondanti secrezioni, difficoltà a respirare e nell’alimentazione. La guarigione dalla bronchiolite generalmente è spontanea e non richiede specifiche cure, se non una corretta e costante idratazione del piccolo, salvo che le sue condizioni non siano preoccupanti. In caso di ricovero, i giovani pazienti ricevono ossigenoterapia e liquidi per via endovenosa.
A minare la salute dei bambini nella stagione in corso sono pure influenza e Coronavirus Sars-CoV-2. Frequenti sono i casi della cosiddetta Flurona, cioè la contemporanea infezione da influenza e da Covid-19. Si registrano diversi episodi di virus parainfluenzali, bronchiti asmatiche e polmoniti.
A preoccupare particolarmente i genitori sono i picchi di febbre superiori ai 39° e la forte resistenza agli antipiretici, che contraddistinguono l’influenza dell’inverno 2023/24. I pediatri consigliano di aspettare prima di portare i figli al Pronto Soccorso, anche se la febbre persiste per più ore senza scendere. Se, tuttavia, dopo 48/72 ore di febbre alta le condizioni del piccolo non migliorano, il bimbo non riesce ad idratarsi o respira male è raccomandabile recarsi in ospedale. Particolare attenzione va prestata in caso di neonati con qualche mese di vita e bambini fragili, asmatici, diabetici o che soffrono di patologie croniche, poiché davanti a un’infezione rischiano di incorrere in un’evoluzione più complicata della malattia. Da monitorare è pure la frequenza respiratoria, che, se particolarmente accelerata, può rappresentare un campanello d’allarme.
L’epidemia preoccupa in vista del rientro a scuola dopo le vacanze di Natale, previsto per lunedì 8 gennaio. Il rischio è che il ritorno nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie peggiori la situazione. I pediatri suggeriscono di aspettare che i figli guariscano completamente prima di mandarli in classe. Per prevenire qualsiasi malanno, i consigli rimangono quelli che abbiamo imparato durante la pandemia: lavarsi frequentemente le mani, evitare luoghi affollati e il contatto con persone ammalate, coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce, evitare di toccarsi occhi, naso e bocca.