In Spagna c'è un ristorante citato dalla celebre Guida Michelin che negli ultimi giorni ha fatto molto parlare di sé e non per questioni squisitamente gastronomiche.
Già, perché Ó Fragón, ristorante stellato affacciato sul golfo di Finisterre (Galizia), ogni cliente è bene accetto, anche i bambini. A patto però che stiano sempre seduti al tavolo per tutta la durata della permanenza del locale.
A scatenare la polemica è stato negli scorso giorni un papà che voleva prenotare un tavolo per la sua famiglia ma che, trovatosi di fronte alle stringenti clausole di comportamento imposte dalla struttura, ha deciso di denunciare sui social la questione.
«Ho due figli piccoli. Sono andato a prenotare in un noto ristorante della Costa da Morte. Leggo sul web: ‘I bambini sotto i 12 anni devono rimanere seduti durante tutto il pasto; se venite con i bambini chiamate prima di prenotare’. Ditemi voi, dissuasivo, intimidatorio o discriminatorio?» ha scritto il padre imbestialito su Twitter, accendendo un dibattito tra chi si indigna per la poca empatia nei confronti di bambini e genitori e chi invece plaude all'iniziativa del ristorante.
Non sono stati pochi infatti gli utenti che hanno approfittato della discussione per scagliarsi contro la maleducazione di bambini troppo rumorosi e genitori incuranti.
«I clienti e lavoratori non devono sopportare i figli degli altri. Se non ti piace il divieto di correre e gridare nel locale, portali a fare un picnic» scrive un utente, evidentemente favorevole alla politica adottata da Ó Fragón.
Il ristorante per ora non si è ancora esposto ufficialmente nella vicenda, anche se stando ai quotidiani spagnoli che hanno seguito la notizia, le regole ferree imposte ai clienti più giovani sarebbero giustificate dalla presenza nel locale di ampie vetrate che, se urtate dai bambini, rappresenterebbero un pericolo per la loro incolumità.
Al di là delle motivazioni logistiche però, viene spontaneo domandarsi se impedire ai bambini di alzarsi da tavola sia davvero la soluzione migliore per garantire la tranquillità della sala.
Certo, bambini urlanti e che corrono tra tavoli e camerieri non sono il massimo, soprattuto per uno stellato dove si ricerca un‘altissima qualità dell'esperienza complessiva, tuttavia costringere bimbi piccoli a rimanere incollati alla sedia – magari ammansiti da smartphone e tablet – non sembra il top dell'accoglienza.
In questi casi forse dare fiducia al buon senso delle persone e, perché no, inserire tra i tanti comfort della struttura anche un momento per accompagnare i piccoli attraverso le meraviglie del ristorante così da far sgranchir loro le gambe, potrebbe essere la giusta via per evitare polemiche e non chiudere la porta in faccia alle tante mamme e papà che vorrebbero solamente godersi una bella serata insieme alla propria famiglia.