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11 Gennaio 2024
15:30

Beau, il Golden Retriever che aiuta il suo padroncino a fare tummy time e l’aerosol quando ha il raffreddore

Il video di un Golden Retriever che aiuta il suo piccolo padroncino a fare l'aerosol è diventato virale su TikTok. Crescere insieme ad un cane aiuta i bimbi a muoversi, placare l'ansia e imparare a prendersi cura.

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Beau, il Golden Retriever che aiuta il suo padroncino a fare tummy time e l’aerosol quando ha il raffreddore
cane e bimbo

Su TikTok è diventato virale il video di un Golden Retriever che si prende cura del suo padroncino neonato, cullandolo, facendogli fare l'aerosol e facendolo ridere molto.

Cani e bambini per alcuni genitori sono un binomio impossibile, per altri come nel caso di quelli del piccolo Frankie, il peloso amico a 4 zampe del loro bimbo è invece un’immensa risorsa.

I genitori di Frankie hanno registrato tutti i momenti in cui Beau, il loro Golden Retriever di appena 2 anni, si prende cura del bebè, vegliando su di lui quando dorme, aiutandolo a mantenere sul volto la mascherina dell’aerosol, nonostante il rombo del macchinario lo spaventi.

Il cane in particolare, quando il piccolo Frankie si è ammalato a causa del virus sinciziale, è sembrato comprendere, senza alcuna spiegazione, la malattia respiratoria cui il piccolo Frankie era affetto e vegliare pazientemente su di lui, per proteggerlo da eventuali peggioramenti.

Il video, contenente tantissime altre avventure che Frankie e il suo cane hanno vissuto nel corso dell'ultimo anno, è stato pubblicato sull’account TikTok dei suoi genitori diventando virale. Insieme a molti altri in cui il Golden Retriever si comporta con il suo piccolo padroncino come se fosse il suo fratello maggiore.

Frankie ride di gusto quando il suo cagnolone si agita inseguendo una mosca o scodinzola a più non posso. Beau dalla sua, cede i giochi al piccolo di casa, si lascia anche tirare il pelo, veglia sul bambino mentre dorme e lo attende fuori dal bagno quando il piccolo sta facendo il bagnetto.

Ma non è l’unico contenuto sui social dal quale si può vedere quanto gli animali domestici ed in particolare i cani, siano terapeutici per i bambini.

I motivi per cui è importante permettere a un bimbo di giocare con un cane, se si ha sufficiente spazio e tempo per poter portare anche l’amico a 4 zampe all’aria aperta, sono innumerevoli. Per quanto i cani possano perdere pelo, mettere un po’ in confusione l’appartamento da cuccioli, fare i loro bisognini in giardino e combinare marachelle sanno amare i nostri bimbi, anche meglio degli esseri umani.

I cani insegnano ai bambini l’importanza di prendersi cura, sia perché loro per primi si curano dei piccoli padroni, sia perché hanno bisogno di essere accuditi.

I cani aiutano i bimbi a muoversi, rincorrendoli e giocando con loro, ma anche a mitigare ansia e stress che la scuola o le nuove esperienze in famiglia possono comportare. Beau in particolare spinge il piccolo Frankie a fare tutti i giorni un po' di tummy time.

Beau poi accudisce il suo padroncino, come fanno anche i cani che fanno parte del progetto di pet therapy. Esistono infatti amici a 4 zampe in grado di riconoscere una crisi glicemica di un bambino, di guidarli se non vedono, di aiutare a migliorare condizioni legate all'iperattività o difficoltà nell'apprendimento. Questo perché i cani sono anche in grado di placare l'agitazione dei piccoli, esattamente come Beau riesce a placare il pianto di Frankie ogni volta che sale in macchina.

In particolare il cane di Frankie è un Golden Retriever, la seconda razza di cane più consigliata alle famiglie con bambini piccoli dopo i Dalmata. Il fare giocoso, fedele, amorevole di questa specie è esattamente ciò che serve a una famiglia con un bimbo piccolo. Insomma Frankie è davvero fortunato ad avere nella sua vita un amico e compagno fedele come Beau.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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