La Beta hCG, o gonadotropina corionica, è un ormone che permette di rilevare una gravidanza in corso (ma non solo). Le Beta hCG sono conosciute quindi anche come l'ormone della gravidanza perché prodotte durante la gestazione e poiché svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo del feto.
Si tratta, in sostanza, di una proteina associata all'attività degli ormoni in gravidanza che è spesso utilizzata come indicatore di gravidanza nei test casalinghi (tramite urina) o in quelli di laboratorio. Il test medico per rilevare le beta hCG prevede il prelievo del sangue: il dosaggio viene poi eseguito in laboratorio.
Che cos'è la Beta hCG
La Beta hCG (da Human Chorionic Gonadotropin) è un ormone prodotto dal trofoblasto, un tessuto rilevabile durante le prime fasi di formazione dell'embrione, ed è da esso che avrà origine la placenta. Più nello specifico si tratta di una glicoproteina consistente in due subunità, ovvero le catene Alfa e Beta. Ad essere responsabile del funzionamento ormonale è la catena Beta, che viene misurata nei test urinari o sanguigni per capire se è in corso o meno una gestazione.
Il test della Beta hCG viene quindi utilizzato soprattutto per verificare l'effettiva presenza di una gravidanza e per monitorare la sua evoluzione. Quando non si è di fronte a una gravidanza, i livelli di Beta hCG saranno pari a zero. Durante le prime settimane di gestazione, invece, i livelli cominciano a crescere, raddoppiando ogni due giorni fino a raggiungere un picco intorno alla decima settimana di gravidanza.
Successivamente, i livelli di Beta hCG diminuiscono gradualmente fino a rimanere stabili intorno al terzo mese di gravidanza.
Quando fare il test delle Beta
Il test del Beta hCG è particolarmente utile nei casi in cui si sospetta una gravidanza, ad esempio in presenza di sintomi quali ritardo del flusso mestruale, nausea, tensione mammaria persistente o senso di stanchezza. Può essere fatto immediatamente, il primo giorno di ritardo, ma a seconda della tipologia di stick o test i risultati possono essere più o meno attendibili.
Per quanto riguarda i test di gravidanza casalinghi tramite urine, esistono quelli digitali (che spesso rilevano i valori delle Beta hCG ancora prima del ritardo effettivo del ciclo) oppure quelli classici, che danno risultati più chiari man mano che i giorni di ritardo aumentano. Questi ultimi funzionano come i tamponi per le malattie virali, ovvero con una linea di controllo e una linea che compare in caso di positività. Il meccanismo è il seguente: appena sveglie, si raccoglie la pipì in un contenitore sterile; dopo aver immerso la testa porosa del test nell'urina, si attendono circa due minuti; a quel punto in caso di positività compariranno due linee, in caso di negatività solo una. I test digitali sono molto più chiari: indicano "non incinta" o "incinta", riportando anche le settimane di gravidanza ipotizzabili grazie alla quantità di Beta rilevata.
Il test del sangue in laboratorio sarà invece più preciso, e solitamente viene eseguito a partire da 10 giorni dall'ipotetico concepimento (anche in caso di fecondazione medicalmente assistita) o in seguito a un test casalingo positivo, per confermare l'effettivo stato di gravidanza, e il risultato riporterà la quantità esatta di Beta hCG rilevate nel sangue.
Nel caso di gestazione a rischio, ginecologi e ginecologhe potrebbero consigliare un test sanguigno delle Beta hCG a pochi giorni di distanza dal primo, per verificare che i valori raddoppino come previsto.
L’esame può essere tuttavia eseguito anche in via preventiva, quando è in programma un intervento chirurgico o in caso di terapie che potrebbero potenzialmente danneggiare il feto, oppure per ricercare un tumore, dato che questo ormone agisce come marcatore. Alcuni tumori benigni e maligni rilasciano infatti Beta hCG (soprattutto quelli che riguardano gli organi genitali e riproduttivi).
Valori Beta hCG in gravidanza
I valori di Beta hCG durante la gravidanza possono variare notevolmente e possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui il tipo di gravidanza (singola o gemellare), l'età materna, il peso corporeo, la storia medica e la presenza di eventuali complicazioni.
In generale, i livelli di Beta hCG aumentano rapidamente nei primi giorni dopo il concepimento e poi diminuiscono gradualmente nel corso della gravidanza. I valori di riferimento per i livelli di Beta hCG variano a seconda delle settimane di gestazione e sono espressi in mIU/ml. In generale, i valori inferiori a 5 mIU/ml sono considerati negativi, mentre i valori superiori a 25 mIU/ml sono considerati positivi per la gravidanza.
Essendo così variabili, non vi è dunque un valore preciso, ma in generale si può partire da queste indicazioni:
- Sotto le nove settimane di gravidanza, le Beta hCG vanno da un minimo di 455 a un massimo di 142.584 (con una media di 59.973).
- Il picco si ha intorno alla decima settimana (minimo 16.080, massimo 163.393, media 74.655).
- Via via, poi, il valore diminuisce.
Valori bassi di Beta hCG possono essere indicativi di una gravidanza che sta per terminare o di una gravidanza extrauterina, mentre valori particolarmente elevati potrebbero fare ipotizzare una gravidanza gemellare o possibili complicazioni. In caso di valori anomali di Beta hcg, è sempre consigliabile consultare il proprio medico per verificare eventuali complicazioni e monitorare l'evoluzione della gravidanza.
Beta hCG e gravidanza gemellare
In caso di gravidanza gemellare, i livelli di Beta hCG possono essere molto più elevati rispetto a quelli di una gravidanza singola. Questo perché l'ormone non viene prodotto solo dalla placenta, ma anche dal tessuto delle membrane fetali e dall'embrione stesso. Più embrioni, quindi, producono più Beta.
In genere, quindi, i livelli di Beta hCG raddoppiano più rapidamente in caso di gravidanza gemellare rispetto a una gravidanza singola, indicando una possibile presenza di due o più feti.