«Qual è la tua principessa Disney preferita?» una domanda che tutti da bambini ci siamo sentiti fare almeno una volta, e che facciamo di conseguenza ai nostri figli. Forse però non ci siamo mai veramente soffermati sull'importanza della risposta. I ricercatori dell'Università della California Davis hanno trovato una stratta correlazione tra la scelta della principessa Disney preferita e lo sviluppo o meno dell'autostima legata al proprio corpo dei bambini. Non solo, dallo studio emerge che a seconda della principessa scelta, nella crescita i bambini, maschi o femmine, sono più o meno portati a superare gli stereotipi di genere.
Lo studio è stato svolto sottoponendo ai caregiver di 340 bambini di 3 anni di Denver dei questionari legati alle preferenze dei loro figli a proposito delle principesse Disney. Il primo questionario è stato sottoposto ai bimbi nell'anno corrente, il secondo l'anno successivo, per verificare i cambiamenti di preferenze e nella crescita dei bambini stessi.
I ricercatori in tutto hanno analizzato 112 personaggi di 61 film Disney. Le principesse sono state poi divise, dagli psicologi, in 3 gruppi a seconda della loro stazza corporea, tra magre, di media stazza e di corporatura al di sopra della media. A far parte del primo gruppo sono le prime principesse Disney come Cenerentola, Biancaneve, Aurora e Jasmine, mentre rientrano nel secondo gruppo principesse più moderne come Vaiana e Merida.
La differenziazione effettuata dai ricercatori non è casuale, i bimbi che giocano con delle bambole dalla corporatura più aderente al reale, ben diversa da quell'ideale di bellezza tipico delle prime principesse Disney, sembrano essere meno soggetti agli stereotipi di genere. Bimbi e bambine che hanno scelto Vaiana come principessa da impersonare nei loro giochi o con la quale giocare, durante l'anno sono stati anche più propensi a giocare con giochi tipicamente ritenuti da maschio o da femmina.
Inoltre spesso i bambini che giocano con principesse dalla corporatura più aderente alla realtà, sembrano sviluppare una maggior autostima, questo perché non avere un'idea idealizzata di bellezza che risponde a canoni irraggiungibili, permette a loro di riconoscersi davvero nelle principesse e di amarsi.
I benefici non hanno riguardato solo la psiche dei bambini, ma anche il loro fisico. I bimbi che prediligono principesse dalla forma più realistica, nell'anno trascorso tra il primo e l'ultimo questionario, sono cresciuti anche in altezza.
Dallo studio è emerso, però, che la principessa più amata dai piccoli, rientra nel primo gruppo. Per 76 bimbi maschi 94 bimbe femmine la prediletta è Elsa, la protagonista del celebre Frozen, seguita da Vaiana, Anna e Jasmine che rientrano tutte nella top 10. Nonostante Elsa, che rientra nella categoria di principesse molto magre svetti la classifica, per gli psicologi è molto importante che Vaiana, invece si trovi al secondo posto.
Superare l'idea che Biancaneve, Aurora, Cenerentola, principesse raffigurate come molto magre e la cui magrezza è, nei primi film Disney, sempre associata alla loro bontà d'animo e desiderabilità siano uno standard di bellezza è molto importante. Nei cartoni animati si dice proprio che Biancaneve è la più bella del reame, mentre Aurora, al battesimo, riceve tra i doni delle fate anche la bellezza. Questa associazione è molto pericolosa per i bimbi che sentono di non riuscire a rientrare nei canoni di bellezza imposti dai loro idoli e soprattutto rischiano di associare la bellezza estetica alla bontà d'animo.
I bimbi che giocano con principesse dalla corporatura più aderente al vero risultano più capaci di amarsi e più attivi anche nei giochi. Questo proprio perché a Vaiana e Merida che combattono, scalano montagne e si muovono in ogni dove, non interessa nulla di essere considerate belle, quanto più di avere un corpo energico e che permetta loro di raggiungere tutti gli obiettivi che vogliono conquistare.