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23 Agosto 2023
17:53

Bimbo di 7 anni tira il freno a mano, chiama il 112 e salva il papà dall’infarto

È accaduto a Bolzano, dove un bambino di 7 anni ha salvato la vita sua e del papà, colto da un malore mentre stavano viaggiando in auto. Il piccolo ha arrestato la macchina in corsa, tirato il freno a mano e telefonato al 112. La mamma: “Gli smartphone se usati bene possono salvare la vita”.

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Bimbo di 7 anni tira il freno a mano, chiama il 112 e salva il papà dall’infarto
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Era in macchina, seduto sul sedile del passeggero, quando il papà, alla guida, è stato colto da un malore, ha perso i sensi e si è accasciato sul volante. Il piccolo, un bambino di appena 7 anni, non si è lasciato prendere dallo sconforto e ha salvato la vita sua e del padre di 58 anni, colpito da un infarto: ha spostato il piede dell’uomo dall’acceleratore, ha tirato il freno a mano e ha chiamato il 112 con lo smartphone del genitore.

È accaduto nel giorno di Ferragosto a Bolzano, all’altezza del civico 46 di via Milano. A bordo di una Toyota Yaris Hibrid viaggiavano papà e figlio quando si è consumato l’episodio, che ha rischiato di concludersi in tragedia. Con una lucidità e una prontezza di riflessi da adulto, il giovane protagonista dell’eroica impresa è intervenuto strappando per un soffio lui e il padre a un incidente stradale.

Non appena il 58enne è stato colto dal malore ed è crollato sul volante, il piccolo 7enne con sangue freddo ha arrestato l’auto in corsa tuffandosi tra le gambe del papà, sollevando il piede del genitore dall’acceleratore e tirando il freno a mano. Dopodiché, ha digitato sul telefono il numero di pronto intervento avvisando gli operatori del 112 di quanto accaduto e della posizione in cui si trovavano (più o meno davanti alla farmacia Perini).

Nel giro di pochi minuti si sono precipitati sul posto una pattuglia della Polizia Municipale e l’autoambulanza, che ha rianimato l’uomo, in seguito trasferito all’ospedale San Maurizio di Bolzano.

Ad oggi le condizioni del papà sono stabili e nella famiglia è tornato il sereno. «Non voglio fare di mio figlio un eroe – dice la madre al Corriere del Trentino – ma quello che conta di questa storia è l’atteggiamento che dobbiamo avere verso gli smartphone. Non dobbiamo descriverli come il male assoluto ai nostri figli ma spiegare loro che possono essere strumenti efficaci per molte azioni positive. Anche salvare una vita, come testimonia quanto accaduto a Ferragosto».

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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