Un bambino tedesco di appena 9 anni è morto all'Ospedale Infantile di Alessandria a causa della una puntura di calabrone che ha mandato il piccolo in shock anafilattico.
la sera del 21 agosto il bambino stava infatti giocando nei pressi di una stalla in località Costa Vescovato, paesino della campagna piemontese dove stava trascorrendo le vacanze estive insieme alla famiglia in una struttura della Cooperativa Valli Unite, quando all'improvviso ha avvertito un dolore lancinante provocato dal "morso" di un calabrone avvenuto all'altezza del collo.
Le condizioni del bimbo sono subito peggiorate e nel giro di poco tempo il piccolo ha perso conoscenza. Gli operatori del Pronto Soccorso giunti sul posto hanno sunito provato a rianimarlo effettuando un massaggio cardiaco ma anche dopo la corsa disperata all'ospedale i medici non hanno potuto fare nulla per salvare lo sfortunato ragazzino.
«Si è trattato di uno shock anafilattico per il quale non sarebbe stato possibile salvarlo nemmeno se la puntura fosse avvenuta vicino alla struttura ospedaliera» hanno commentato poi gli operatori sanitari.
Dopo la dichiarazione del decesso avvenuto nella mattina del 23 agosto, la famiglia ha autorizzato all'espianto degli organi per la donazione.
Perché lo shock anafilattico è così pericoloso?
Lo shock anafilattico è una reazione allergica che si scatena all'improvviso e tende a peggiorare molto rapidamente a causa del repentino abbassamento di pressione sanguigna e della restrizione delle vie respiratorie.
Ad innescare tale reazioni non sono solo le punture di insetti, ma anche l'esposizione a sostanze verso le quali il nostro organismo ha sviluppato delle allergie, come quelle contenuto negli alimenti o in alcuni medicinali.
Quando si verifica uno shock anafilattico è dunque fondamentale intervenire tempestivamente somministrando adrenalina per ridurre la risposta allergica, ossigeno per aiutare la respirazione e antistaminici per contrastare l'infiammazione.
Si tratta dunque di un procedimento che necessita della presenza di personale medico, dunque quando ci troviamo di fronte a quello che ha tutta l'aria di essere uno shock anafilattico occorre allertare subito il 118.
Quali sono i segnali da cogliere?
Se ci troviamo all'aria aperta (come nel cado del bimbo tedesco) o stiamo mangiando al ristorante, se qualcuno inizia a sentirsi male probabilmente è stato punto da un insetto o ha ingerito qualcosa dal quale avrebbe dovuto stare lontano.
In questi casi i sintomi più comuni sono:
- Gonfiore su diverse parti del corpo (viso, palpebre, labbra etc…)
- Difficoltà respiratoria
- Cambio del colorito
- Vomito
- Dolori addominali
- Orticaria
- Sensazione di svenimento