Si chiamava Giovanni e i suoi genitori hanno dovuto salutarlo troppo presto, quando aveva solo 7 anni. Aveva la leucemia. Nonostante tutti i tentativi dei medici di curarlo, purtroppo il bambino non ce l'ha fatta. Il piccolo aveva trascorso molto tempo in una camera d'ospedale per i trattamenti. E così la mamma in sua memoria ha deciso di fare un regalo a tutti i piccoli pazienti gravi del reparto di pediatria dell'ospedale di Mestre. Lei ha trasformato una camera in un bosco fantastico, con pettirossi e cervi sulle pareti che permetteranno ai bambini con malattie oncologiche di lasciar correre un po' l'immaginazione durante le cure.
Daniela Buranello ha raccontato di aver voluto fare un grande regalo a tutti i bambini. Dopo il dolore provato per la tragica perdita di suo figlio, ha pensato che il modo migliore per risollevarsi e onorare la memoria di Giovanni fosse quello di pensare anche a tutti gli altri piccoli pazienti. E così dal suo dolore è nato un arcobaleno di colori, per trasformare il suo lutto in energia positiva da trasmettere agli altri.
La mamma di Giovanni racconta di aver perso suo figlio in un giorno di luglio del 2015. Era il più piccolo di due bambini e aveva affrontato una lunga malattia, come la leucemia linfoblastica. Aveva vissuto per cinque anni in una stanza del reparto di Pediatria, assistito da medici e infermieri di un ospedale veneto che è diventato la loro famiglia. La mamma era sempre accanto a lui, giorno e notte, nella speranza che il piccolo si potesse salvare.
Quando il cuore di Giovanni si è fermato per sempre, la mamma ha pensato di dare una parte di sé a chi soffre, nell'ospedale della sua città. Ha così fondato l'associazione "Il sorriso di Giovanni", che mette in campo piccoli e grandi progetti per i reparti pediatrici ed oncologici della zona. Nella Pediatria di Mestre ha raccolto fondi per rendere più accogliente la stanza di isolamento dove vengono ospitati i bambini con patologie emato-oncologiche, in degenze che sono spesso lunghe.
Quella camera d'ospedale è diventata una fiaba, grazie al suo impegno e all'aiuto dell'imprenditore e scrittore veneziano Tony Pugiotto, ai pennelli di Renzo Tonellotto e all'arte di Elena Tonellotto. Il Direttore Generale dell'Ulss 3 veneziana, Edgardo Contato, ha così commentato questo gesto d'amore:
«Ogni volta è sorprendente e commovente come la sofferenza sappia trasformarsi in affetto e solidarietà umana. Per noi operatori della sanità, questo è di grande consolazione: non sempre infatti, nonostante ogni impegno e ogni terapia, siamo in grado di curare e di restituire la salute, e allora succede il miracolo, e cioè che chi ha sofferto, e ha subisce un lutto, per primo ci abbraccia, ci consola e diventa un vero amico, in grado di impegnarsi con determinazione in progetti significativi a sostegno del nostro lavoro».