Tra le agevolazioni a sostegno della natalità, anche per il 2024 è stato confermato il Bonus Figli per aiutare con 250 o 500 euro le famiglie con figli con situazioni economiche meno agiate.
La misura rientra tra le politiche varate per contrastare il drastico calo demografico che nel 2022 è culminato con il record negativo di nascite nella storia dell'Italia repubblicana.
Tra gli annosi problemi relativo ad un mercato del lavoro stagnante e i vertiginosi rincari portati in dote dall'inflazione, le risorse economiche a disposizione delle famiglie per crescere, educare e offrire un futuro ai propri figli si sono infatti sempre più assottigliate. Per questo, oltre agli altri provvedimenti varati a livello nazionale, le amministrazioni comunali si sono attrezzate per erogare un piccolo contributo che può andare da 250 a 500 euro per ogni famiglia in possesso dei giusti requisiti.
Il contributo, rinominato appunto "Bonus Figli", viene gestito direttamente dai Comuni ed è con l'Assegno Unico e Universale, anche se la richiesta deve per forza essere presentata entro e non oltre il mese di febbraio 2024.
Chi sono i beneficiari?
Il Bonus Figli viene assegnato sulla base dell‘Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) familiare e affinché la richiesta venga accolta è necessario soddisfare alcuni parametri.
- Nascita o adozione di un figlio tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2023.
- Cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell'UE, oppure possesso del permesso di soggiorno valido per i cittadini extra-UE.
I genitori che rientrano in queste categorie possono dunque accedere il bonus la cui entità, come già accennato, varia in abse all'ISEE.
- Bonus da 500 euro per le famiglie con ISEE è inferiore a 20.000 euro all'anno
- Bonus da 250 euro per le famiglie con ISEE tra 20.000 e i 30.000 euro all'anno
Come richiederlo
Le richieste dei bonus vengono gestite direttamente dalle varie amministrazioni comunali. Chi vuole ricevere il contributo deve dunque presentare direttamente la domanda al proprio Comune di residenza, sia attraverso gli sportelli in presenza che con operazione online nell'apposita sezione del sito comunale.
L'importante è che la domanda – con annessa dichiarazione ISEE – venga inoltrata entro la fine di febbraio 2024.