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9 Luglio 2023
9:00

Broncospasmo nei bambini: sintomi, quanto dura e come si cura

Il broncospasmo è un restringimento temporaneo dei bronchi, dovuto alla contrazione dei muscoli della loro parete. I sintomi principali sono la difficoltà a respirare e il respiro sibilante. Le cause possono essere numerose, dalle infezioni respiratorie, tipiche dei bambini più piccoli, all'asma.

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Broncospasmo nei bambini: sintomi, quanto dura e come si cura
tosse

Il broncospasmo nei bambini è un  una contrazione anomala ed eccessiva della muscolatura liscia bronchiale, che causa un restringimento temporaneo del lume bronchiale,  e di conseguenza ostacola il normale passaggio dell'aria, rendendo difficile la respirazione. Non è una malattia, ma un sintomo, proprio come la tosse o la febbre.

Quando il bambino respira, l'aria scende lungo la trachea e attraverso i bronchi arriva ai polmoni. Se i bronchi si irritano e si infiammano, possono restringersi, provocando difficoltà a respirare.  Questa condizione è chiamata broncospasmo e può essere causato da molte cose, come allergie, asma, un'infezione respiratoria, esercizio fisico o reazione a un medicinale.

È facilmente riconoscibile, perché il bambino potrebbe avere un respiro sibilante, inoltre potrebbe emettere colpi di tosse, ansimare o avere il fiato corto. Un’altra manifestazione classica è il muco, che blocca parzialmente le vie respiratorie. Il piccolo potrebbe anche avere la febbre in caso di infezione.

Nei casi più lievi, nei bambini di età inferiore ai 6 anni, si tratta di un fenomeno transitorio, legato a infezioni virali e tende a risolversi in un paio di giorni, mentre nei più grandi può più facilmente essere associato a  crisi asmatiche.

Sintomi del broncospasmo nei bambini

Il broncospasmo è frequente nei bambini piccoli, perché hanno un sistema immunitario immaturo e sono spesso soggetti a infezioni.  I sintomi più frequenti sono:

  • Tosse
  • Oppressione al petto
  • Respiro sibilante
  • Fiato corto
  • Difficoltà a respirare

Il broncospasmo nei bambini ha sintomi simili all'asma bronchiale e spesso non sono facili da distinguere. Facciamo  attenzione anche se il bambino manifesta febbre e sintomi da infiammazione del tratto respiratorio superiore come naso che cola, tosse e starnuti.

Se la situazione si aggrava, perché i bronchi si fanno più stretti e il passaggio d'aria al loro interno diventa difficoltoso, il bimbo potrebbe iniziare ad avere maggior  difficoltà respiratoria, respiro sibilante, stridore, aumento della frequenza respiratoria o respirazione rapida e superficiale.

Bisogna preoccuparsi se il bambino è piccolo,  prematuro o inizia a mostrare costrizione toracica, contrazione dei muscoli intercostali, ovvero i cosidetti "rientramenti intercostali": il torace si muove come una fisarmonica per favorire la respirazione. Il bambino potrebbe non avere fame o potrebbe vomitare dopo aver mangiato o dopo uno stimolo come tosse o pianto. Inoltre, bisogna monitorare sempre la fossetta posta sopra lo sterno: se rientra, il bambino non respira e potrebbe aver bisogno di ossigeno.

Nei più piccoli, anche l' "alitamento delle pinne nasali", ovvero il movimento ritmico delle narici è un segno di difficoltà a respirare. In questo caso chiamare il pediatra o recarsi in un pronto soccorso pediatrico.

tosse

Broncospasmo nei bambini: cause e diagnosi

Le cause del broncospasmo nei bambini sono diverse. L'infezione virale è la più comune, ma potrebbe essere causato anche da:

  • Infezioni batteriche delle vie respiratorie
  • Polvere, polline, peli di animali domestici e altri allergeni
  • Fumi chimici o altri irritanti (come i profumi)
  • Esposizione a fumo passivo

Meno frequenti in età pediatrica:

  • Malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO)
  • Esercizio (broncospasmo indotto dall'esercizio)
  • Temperature fredde

In casi molto rari, i broncodilatatori comunemente usati per trattare il broncospasmo possono effettivamente peggiorare la condizione. Questa condizione è chiamata broncospasmo paradosso. Se ciò accade, bisogna interrompere immediatamente l'uso del broncodilatatore e cercare un trattamento alternativo.

La diagnosi di broncospasmo viene elaborata dal pediatra, che prima di tutto osserverà il bambino e ausculterà  il torace. Non sempre è il sintomo di una malattia. Ci sono bimbi soprannominati  “fischiatori felici” (in inglese happy wheezer). Nel loro caso si tratta di un problema anatomico, ovvero hanno vie aeree molto piccole e tendo ad avere spesso il famoso respiro sibilante.

Possono essere prescritti dei test, per cercare possibili allergeni, ma anche per verificare la presenza di infezioni e problemi polmonari, come esami del sangue, tamponi e radiografie.

Uso distanziatore

Cura

La maggior parte dei broncospasmi nei bambini si cura a casa, con somministrazione broncodilatatori e antinfiammatori, come il cortisone, in aerosol, in spray e per bocca. Nel caso di infezione batterica può essere necessaria anche la prescrizione di una terapia antibiotica. È poi molto importante aiutare il bambino a riposare:  facciamolo dormire in posizione leggermente eretta, a 30°. Questo per facilitare la respirazione. Se possibile, alziamo la testata con un cuscino, che potrebbe essere posizionato anche sotto il materasso del lettino.

Inoltre, per prevenire la disidratazione e aiutare a sciogliere il muco, dobbiamo cercare di farlo bere spesso. I bambini possono preferire bevande fredde, gelati o ghiaccioli, ma sono indicati anche le zuppe, le tisane e i brodi. Non dare il miele a un bambino di età inferiore a 1 anno.

"Il broncospasmo indotto dall'esercizio fisico  è una condizione in cui un'attività fisica vigorosa innesca un restringimento/spasmo acuto o transitorio delle vie aeree in persone con elevata reattività delle vie aeree. Non significa però che l'esercizio fisico fa male o provoca l'asma. Si tratta in realtà di una manifestazione di iperreattività bronchiale  e sebbene possa essere il primo segno di asma, può verificarsi in assenza di asma. Pertanto, le linee guida più recenti  raccomandano di distinguere il broncospasmo indotto dall’esercizio fisico con sottostante asma clinico dal broncospasmo indotto dall’esercizio fisico in soggetti senza altri sintomi o segni di asma."

Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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