Il bruxismo nei bambini è un disturbo caratterizzato dalla tendenza a digrignare e serrare i denti, soprattutto durante il sonno. Si tratta di un disturbo abbastanza frequente in età pediatrica perché interessa circa il 20-40% dei bambini, soprattutto in età prescolare ed è legato a dei micro-risvegli, cioè brevissime e improvvise interruzioni del sonno.
Non è stata ad oggi trovata una causa specifica. Ma, la buona notizia è che nella maggior parte dei casi scompare spontaneamente con la crescita, solitamente quando si completa la dentizione permanente.
Cos'è il bruxismo nei bambini
Il bruxismo è un disturbo legato al sonno caratterizzato dall’attivazione dei muscoli masticatori e conseguente digrignamento dei denti. Anche se spesso asintomatico, il bruxismo frequente può diventare clinicamente significativo quando interferisce con il sonno o provoca usura dei denti o fastidio alla mascella.
Il bruxismo è più comune durante il sonno, e pertanto normalmente ci si riferisce al bruxismo correlato al sonno.
Il bruxismo in veglia è più raro ed è visto principalmente in associazione con disturbi dello sviluppo neurologico come la sindrome di Rett.
Colpisce generalmente i bambini, con una incidenza variabile dal 20 al 40% e tende generalmente a risolversi dopo la comparsa dei denti permanenti. I dati in letteratura riportano infatti solo una minima percentuale di adulti, non superiore al 10% affetta da bruxismo.
Quali sono le cause del bruxismo nei bambini
Nei bambini qualsiasi malattia può disturbare il sonno notturno, moltiplicando il numero dei micro-risvegli e determinando l'insorgenza del bruxismo.
Alcuni studi parlano di una possibile correlazione tra bruxismo e alcune situazioni, tra cui:
- Sonnambulismo
- Enuresi notturna (pipì a letto)
- Ipertrofia tonsillare
- Apnea ostruttiva del sonno
Il bruxismo si verifica con maggiore frequenza in pazienti con alcuni disturbi neurologici e psichiatrici, tra cui la sindrome di Down, la sindrome di Rett, la paralisi cerebrale e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
In molti di questi casi, il bruxismo della veglia può essere più evidente del bruxismo legato al sonno. In altri, come l'ADHD, i farmaci usati per trattare il disturbo (ad esempio, gli stimolanti) possono contribuire al bruxismo e non è chiaro se esista un'associazione indipendente.
Sebbene negli studi lo stress e l’ansia percepiti siano spesso correlati al bruxismo correlato al sonno, non è stata stabilita una relazione causa-effetto per questa associazione.
Studi sui gemelli e studi genitori-figli suggeriscono che la genetica può svolgere un ruolo, sebbene non siano stati identificati fattori di rischio genetici specifici. Dal 20 al 50% dei pazienti affetti da bruxismo riferiscono di almeno un familiare diretto con una storia di bruxismo.
Come capire se il bambino digrigna i denti di notte
La presenza di attività ripetitiva dei muscoli della mascella caratterizzata da digrignamento o serraggio dei denti nel sonno è spia di bruxismo legato al sonno.
Si può capire se un bambino digrigna i denti a volte già alla comparsa dei primi dentini, ma è più frequente intorno ai 6 anni: in questa età a prevalenza sale a circa il 30% all'età di sei anni, per poi progressivamente diminuire in età adulta fino a coinvolgere solo il 2-4% delle persone anziane.
Il bruxismo correlato al sonno si manifesta come contrazioni ritmiche, di circa un secondo dei muscoli masticatori durante il sonno. Gli eventi di bruxismo tendono a verificarsi in gruppi di durata molto breve, da 3 a 15 secondi.
Le possibili conseguenze del bruxismo
Solitamente il bruxismo non presenta alcuna conseguenza.
Nelle forme più gravi si possono verificare usura dei denti o dolore in corrispondenza dei muscoli della masticazione o della articolazione temporomandibolare che è coinvolta nel movimento.
Nei casi più gravi, il bruxismo legato al sonno può portare a lesioni dei tessuti molli della bocca (lingua, labbra, guance) o fratture dentali.
Come si cura il bruxismo nei bambini
Non vi è una cura specifica e, nella maggioranza dei casi, tende a risolversi da solo.
Poiché è un disturbo del sonno, quello che possiamo fare è cercare di aiutare il bambino a riposare tranquillamente minimizzando i microrisvegli e quindi diminuendo gli episodi di bruxismo.
Gli individui con bruxismo correlato al sonno dovrebbero effettuare controlli odontoiatrici di routine per monitorare l’usura dei denti e intervenire quando necessario.
In alcuni casi selezionati, potrebbe essere indicato anche l’uso di dispositivi intraorali (il cosiddetto "bite"). I bambini in fase di dentatura mista possono trarre beneficio da una stecca occlusale morbida, che può essere adattata al morso che cambia dinamicamente.