Il cappello è un accessorio indispensabile per proteggere i più piccoli in spiaggia. Sono da prediligere i berretti a tesa larga che ombreggiano viso, collo e orecchie del bambino, come riporta Nhs, quelli noti come “cappelli alla pescatora” oppure i berretti in stile legionario, con una patta sul retro per coprire il collo. In alternativa, si può utilizzare un cappello con la visiera o una bandana. È consigliabile indossarlo fin da quando si arriva al mare: mentre gioca sulla sabbia, nell’area giochi dello stabilimento balneare o nell’acqua bassa, il piccolo, con il capo coperto, sarà più riparato dai raggi ultravioletti.
Anche il materiale con cui è realizzato il cappello fa la differenza: in estate si consiglia di far indossare al piccolo un cappellino leggero e traspirante, in cotone o, come suggerisce la Società Italiana di Pediatria (Sip), in paglia bucherellato. È importante, infatti, che il berretto non trattenga il calore, poiché in tal caso la testa del piccolo rischia di surriscaldarsi.
Il cotone, il lino e le fibre naturali e traspiranti valgono non solo per il cappello, ma anche per il resto dell’abbigliamento da mare. In estate, in spiaggia, si suggerisce di vestire il figlio, specie se neonato, con body e abiti in tessuti freschi, che lascino traspirare la pelle. Vanno preferite, poi, le tinte chiare e il bianco ai colori scuri, perché attirano meno i raggi del sole.
A volte, tuttavia, capita che il bambino si rifiuti di indossare il cappello e che lo scaraventi a terra ogni volta che glielo si appoggia sul capo. Si ricorda, in tali casi, di bagnare frequentemente con l’acqua la testa del pargolo. Può aiutare a risolvere il problema il cappello con i cordoncini ai lati da legare sotto al collo del piccolo, che difficilmente riuscirà a levarselo dal capo.
Il cappellino in estate va indossato quando il piccolo esce di casa ed è esposto al sole. Nel caso di un neonato, però, il Ministero della Salute raccomanda ai genitori di evitare di portare il lattante in spiaggia dalle 9 alle 18, al di là delle precauzioni adottate. Sotto ai 6 mesi di vita, poi, i neonati non devono mai essere esposti al sole diretto. Ricorrere all’ombrellone non è una soluzione efficace: l’ombra creata dall’ombrello da spiaggia è ingannevole e non è un vero e proprio riparo contro i raggi UV poiché non è in grado di filtrare i raggi ultravioletti. In più, la sabbia è in grado di riflettere i raggi solari.
Ecco perché il berretto, anche se è un ottimo accessorio per proteggere il piccolo dai raggi solari, non è l’unico strumento utile a difendere i bambini dai potenti raggi solari. L’uso di cappellino, occhiali da sole, indumenti freschi, e l’idratazione costante vanno accompagnati da un’ottima protezione solare: la crema, da spalmare su viso e copro del piccolo, è essenziale al mare.