«Chi vuole guardare bene la terra deve tenersi alla distanza necessaria». Ce lo ha insegnato Italo Calvino, dando vita al ribelle personaggio di Cosimo, il piccolo fanciullo che sceglie di lasciare la noiosa casa paterna e ritirarsi a vivere in una dimora sui rami di un albero. Ancora oggi, le case sugli alberi hanno un fascino ineguagliabile, che attrae i più piccoli e pure i più grandi, stimolando la loro immaginazione e il loro spirito avventuriero e consolidando il loro legame con la natura.
Case in legno “fai da te” o prefabbricate e incastonate sul cedro del giardino di casa, case didattiche sospese su querce in parchi pubblici, case nascoste e costruite fra le fronde della natura boschiva, casette-hotel ad alta quota in cui trascorrere una notte speciale incentivando un turismo ecosostenibile. Le case sull’albero non sono passate di moda, anzi, oggi spopolano più che mai.
Casa sull’albero in giardino
Per costruire nel giardino di casa una piccola dimora di legno sull’albero non occorrono permessi di costruzione, anche se potrebbe rivelarsi una saggia idea rivolgersi all’ufficio tecnico del proprio Comune di residenza per verificare l’assenza di vincoli amministrativi locali.
Certo costruire una casa sull'albero non è un gioco da ragazzi: è un lavoro che richiede impegno e attenzione, rispetto delle norme di sicurezza (per l’utilizzo di scale, seghe e attrezzi pericolosi) e soprattutto competenze di falegnameria. In assenza di tali requisiti, è opportuno rivolgersi a un'impresa specializzata o, comunque, a dei professionisti del settore evitando il fai da te.
L’essenziale per costruire una casetta sull’albero è avere nello spazio d’erba una o più piante adatte e dal tronco robusto, come una quercia, un castagno, un acero, un tiglio. Non esistono misure standard di case sull’albero, né strutture precise. L'abitazione di legno potrebbe essere costruita a pochi metri dal manto erboso, oppure più in alto, potrebbe essere strutturata su più livelli o su uno solo, potrebbe essere isolata o collegata a una seconda pianta attraverso un ponticello di attraversamento.
Prima di realizzarla, è imprescindibile considerare la tipologia e le dimensioni dell’albero sul quale vogliamo allestirla e, dopodiché, prendere le misure della futura casetta in legno. L’albero in questione, tra l’altro, potrebbe richiedere una potatura per essere adatto alla realizzazione della dimora. È consigliabile, perciò, rivolgersi a un addetto ai lavori, come un falegname di fiducia, per valutare insieme il progetto e reperire il materiale più adatto.
Ricordiamo che prima di ospitare qualcuno in una casetta sull’albero è doveroso accertarsi che la costruzione sia stabile e in totale sicurezza.
Treehotel: albergo sull'albero
Dormire in una casa sull’albero non è semplicemente il sogno nel cassetto di un bambino avventuriero (o di un adulto che da piccolo non è mai riuscito a coronarlo): oggi è una moda trendy! Stanno prendendo sempre più piede anche nel nostro Paese, infatti, i Treehotel e le Treehouse, sognanti dimore in legno immerse nella natura e sospese sugli alberi a qualche metro di distanza da terra, dove le famiglie possono soggiornare trascorrendo una notte atipica e vivendo un’esperienza unica in famiglia.
Quella di ricorrere a una casa-albergo sull’albero è un’ottima soluzione, tra l’altro, per chi non può o non vuole realizzarne una privata nel giardino di casa. È una scelta, inoltre, che incentiva il cosiddetto ecoturismo, una forma di turismo incentrato sull’impegno ambientalista e sociale.
In Italia, come in Europa, esistono hotel sugli alberi per tutti i gusti. Da quelli dotati di comfort e con letti matrimoniali all’interno, a quelli più spartani che offrono sacchi a pelo per dormire, consentendo alle famiglie di vivere un’esperienza quanto più realistica e immersiva possibile in strutture realizzate interamente sugli alberi senza danneggiarli. Di conseguenza, i prezzi per una notte in alta quota avvolti dalla natura variano dai 25 euro per i Treehotel più rustici, fino ai 250 euro a notte per quelli più lussuosi.
Casa sull’albero didattica
Le case sull’albero hanno la loro funzione educativa. Stimolano la fantasia e l’immaginazione dei loro piccoli ospiti e ne consolidano il legame con la natura circostante, in uno spazio immerso fra fronde, foglie, chiome rigogliose e brezza fresca. Il piccolo potrebbe utilizzarlo come spazio dove custodire i suoi segreti, come rifugio in cui nascondersi, come luogo di gioco da condividere con un amichetto.
Case sull’albero sono presenti nei parchi avventura e divertimento, dove i pargoletti si mettono in gioco in stimolanti percorsi ad ostacoli.
Di recente è addirittura nata la prima casa sull’albero didattica d’Italia, su ispirazione di quelle dei Paesi del Nord Europa, dove sono ampiamente diffuse. Si trova a Cesano Maderno, in provincia di Monza, e funge, oltre che da casetta su cui inerpicarsi, da vera e propria aula didattica, sospesa a tre metri d’altezza dall’erba del parco pubblico di via San Bernardo.
La graziosa casetta sull’albero è dotata, al suo interno, di lavagna, libreria, tavoli, sedie, una xiloteca (una raccolta di specie diverse di legno). Non manca la finestrella da cui sbirciare quel che accade fuori, la casetta per impollinatori e quella per gli uccelli, un tubo attraverso il quale parlarsi a distanza e un amplificatore per il telefono realizzato con il legno recuperato da alberi abbattuti nelle intemperie. I piccoli così giocano all’aria aperta, s’arrampicano, scoprono la natura e si divertono fra le mura di una casetta sull’albero, guardando il mondo da su in giù. Perché – come scrive Calvino nel suo Barone Rampante – «ogni cosa, vista di lassù, era diversa, e questo era già un divertimento».