Il neonato vomita a getto quando, dopo la poppata o a distanza di 20/30 minuti, vomita in maniera improvvisa una quantità consistente di latte. L’evento, che va sempre segnalato al pediatra, può essere associato a pianto, irritabilità e difficoltà digestive e disturbi gastrointestinali (reflusso gastroesofageo e coliche gassose).
La differenza tra vomito a getto e rigurgito sta nella quantità di latte riproposto e nel modo con cui viene espulso. Se è lieve e frequente (ovvero 2 o 3 volte al giorno o dopo la maggior parte delle poppate) si tratta di rigurgito, se invece è abbondante nella quantità ed esce violentemente, a volte con un vero e proprio salto, allora è vomito.
Le cause del vomito a getto del neonato
In caso di vomito a getto è importante farlo presente subito al pediatra affinché si possano individuare le cause che sono più frequentemente patologiche. In caso di incompleta chiusura della valvola che collega esofago a stomaco (dovrebbe risolversi con la crescita) o di consistenza liquida del latte si ha infatti più frequentemente un rigurgito.
Il vomito è un evento più raro, ma può accadere che sia provocato da:
- stenosi pilorica (ovvero una restrizione del piloro, una piccola porzione del tubo digerente che si trova tra lo stomaco e il duodeno)
- malattia da reflusso gastroesofageo
- occlusione gastrointestinale
- intolleranza alimentare
- gastroenterite
- intussuscezione: un segmento dell’intestino scivola su un altro creando ostruzioni all’intestino.
Quando preoccuparsi se il neonato vomita a getto?
Il rigurgito del neonato è un fenomeno frequente e per quanto possa dare fastidio, finché non condiziona la crescita del bambino, non deve preoccupare. Bisogna invece allarmarsi quando il piccolo piange spesso ed è inconsolabile, è molto irritabile, ha difficoltà digestive, disturbi gastrointestinali, rifiuto del cibo e inizia a perdere peso. Se notiamo questi sintomi bisogna chiedere un consulto al pediatra, che andrebbe contattato d’urgenza se notiamo bile e tracce di sangue nel vomito.
Quando si risolve il problema?
Se è un fenomeno fisiologico o di immaturità intestinale, il problema tende a risolversi con la crescita o con l'ispessimento del latte e con l’introduzione delle prime pappe. Un’alimentazione più solida dovrebbe rallentare la risalita del cibo.
Come aiutare il bambino: accortezze durante e dopo la poppata
Per aiutare il bambino in questa fase delicata si possono mettere in atto una serie di consigli che dovrebbero ridurre gli episodi di rigurgito:
- Tenere il bambino in posizione a 30° o verticale dopo la poppata
- Adottare posizioni di allattamento in cui il bambino è sostenuto in posizione verticale o almeno a 30°
- Se il bambino prende il latte in formula, verificare che la tettarella abbia un foro adeguato a rilasciare lentamente il latte e che il bambino non ingerisca troppa aria.
- Puntualità nelle pappe per evitare che il bambino mangi con voracità e fare pasti piccoli e frequenti
- Il medico potrebbe prescrive dei farmaci antiacidi o procinetici qualora il problema interferisca con il benessere e l'accrescimento del bambino.