Quando la scuola finisce, alunni e insegnanti sono felici e pensano al meritato riposo estivo. Le famiglie, però, devono fare i conti con un dilemma: chi baderà ai figli durante le lunghe vacanze dell'estate? I genitori, infatti, continueranno a lavorare e in assenza di nonni o parenti e amici che si possano prendere cura di loro, le scelte obbligate sono due. Possiamo pagare una baby sitter oppure iscrivere i nostri figli a un centro estivo: quale scegliere, però?
In entrambi i casi si tratta di scelte decisamente costose. Anche in caso di centri estivi comunali, di solito gli appalti vengono dati a cooperative o ditte esterne e comunque hanno dei costi talvolta proibitivi per le famiglie. Rimane poi il dubbio più grande: a quale centro estivo iscrivere i nostri figli?
Centri estivi in base all'età dei bambini
La prima discriminante quando si cerca il centro estivo perfetto per i propri figli è, senza dubbio, l'età del bambino. Ogni struttura è organizzata in modo tale da ospitare alcune fasce d'età e, anche quando comprendono dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado, di solito le attività pensate sono sempre diverse e i bambini e ragazzi non interagiscono, ma trascorrono le giornate in gruppi di coetanei. Per i partecipanti è più piacevole svolgere attività adatte alla propria età, mentre per gli educatori è più pratico seguire solo alcuni gruppi in base alla data di nascita.
La prima scelta da fare, dunque, è questa: trovare un centro estivo adatto all'età del bambino. In caso di più fratelli e sorelle, invece, è bene scegliere un luogo dove sono coperte più fasce d'età, così da fare un viaggio solo all'andata e al ritorno e poter contare anche sugli sconti solitamente previsti per l'iscrizione di uno o più fratelli e sorelle.
Centri estivi "a tema"
Non tutti i centri estivi sono uguali. Quando si sceglie il luogo ideale dove far trascorrere l'estate ai ragazzi, una discriminante è anche il programma delle attività proposte. Di solito tutti i centri estivi sono strutturati in maniera tale da abbracciare tante cose da fare diverse ogni giorno, con la possibilità anche di uscire per andare in gita o di andare al mare o in piscina, ma anche a camminare in montagna.
Ci sono poi dei centri estivi specifici, magari improntati sull'insegnamento della lingua inglese giocando e divertendosi o incentrati sulla pratica di diversi sport. Ci sono i centri estivi organizzati dai gruppi scout di zona, per imparare a rispettare e amare la natura e tante altre proposte da tenere in considerazione. L'importante è che i programmi siano chiari e visibili prima dell'iscrizione e che ogni giorno le attività proposte siano diverse, così da far imparare tante cose nuove ai bambini, che di sicuro non si annoieranno.
L'importante è coinvolgere anche i ragazzi nella scelta del centro estivo, cercando di comprendere anche il loro punto di vista e le loro preferenze in merito al programma: del resto, saranno loro che dovranno frequentarlo, quindi perché non sceglierlo tutti insieme?
All'aria aperta o al chiuso?
Dopo tanti mesi trascorsi chiusi in un'aula scolastica, sarebbe bene scegliere un luogo all'aria aperta dove trascorrere l'estate, quando ovviamente è possibile. Una fattoria didattica, un centro estivo organizzato in un parco o in un oratorio all'aperto possono essere la scelta ottimale, per poter respirare ed evitare di rimanere chiusi dentro quattro mura anche in estate. L'importante è che sia comunque previsto un luogo idoneo al chiuso dove trascorrere le giornate in caso di pioggia.
Di sicuro un centro estivo al mare o in montagna è bellissimo da far frequentare ai nostri figli, ma vanno anche bene i parchi cittadini, le fattorie didattiche che ormai sono dappertutto o altri luoghi all'aperto lontani magari da smog e inquinamento. Per respirare a pieni polmoni e divertirsi in mezzo alla natura.
La vicinanza del centro estivo a casa
Da non sottovalutare, nella scelta del centro estivo, la vicinanza del luogo alla propria abitazione. O al luogo di lavoro o, ancora, alla casa dei nonni che si occuperanno di riprendere i piccoli a fine giornata. Per evitare di trascorrere l'estate in auto, tra traffico e semafori, ed evitare anche di dover mettere la sveglia troppo presto anche durante le vacanze estive, optare per soluzioni comode da raggiungere, magari a piedi o in bicicletta, potrebbe essere la scelta ottimale. Quando è possibile, ovviamente. Nelle grandi città, sicuramente le proposte sono maggiori, mentre nei centri urbani più piccoli bisogna un po' "accontentarsi", a meno di non volersi spostare nelle vicinanze.
Un'altra "tattica" spesso sfruttata dai genitori è consultare le famiglie dei compagni o amichetti del cuore dei propri figli, così da iscriverli tutti a un unico centro estivo e potersi dividere i viaggi per l'ingresso e l'uscita. Darsi una mano, ogni tanto, è quello che ci vuole tra genitori!
I costi dei centri estivi
Infine, la nota dolente. I costi dei centri estivi. Spesso, soprattutto nelle grandi città, hanno costi decisamente alti. Con le strutture comunali si può risparmiare un po', ma comunque le tariffe rimangono proibitive per molte famiglie. Non esiste un costo medio: si può andare dai 40-50 euro a settimana per arrivare anche a 80-90 euro, se non di più. Poi dipende da quanto il bambino frequenta, se solo al mattino o se arriva fino al pomeriggio, con i pasti che solitamente sono esclusi e sono un costo ulteriore a parte.
Il budget è un'altra valutazione da tenere in considerazione al momento dell'iscrizione: una voce altrettanto importante, da non sottovalutare.