Lo scorso 14 settembre la giunta regionale della Basilicata ha approvato la proposta per abolire l'obbligo da parte gli studenti di presentare un certificato medico scolastico per poter rientrare in classe.
L'iniziativa – nata per snellire e semplificare la burocrazia in ambito scolastico e sanitario – incontra il favore di molti medici ed esperti del settore, tanto che l'amministrazione lucana è solo l'ultima di tredici regioni che hanno già scelto di abolire quella che molti ritengono un documento obsoleto e ormai privo di ogni utilità.
Cos'è il certificato medico scolastico?
Per com'era stato concepito al momento della sua introduzione, il certificato medico scolastico doveva rappresentare una pratica utile per garantire la salute di bambini e ragazzi, nonché fornire alle scuole le informazioni più importanti riguardanti le condizioni mediche dei propri studenti.
Il certificato medico scolastico quindi altro non è che un documento rilasciato da un medico per certificare l'avvenuta guarigione di uno studente, il quale viene così riconosciuto come fisicamente e mentalmente idoneo a frequentare nuovamente le lezioni.
Solitamente questo attestato deve essere presentato solamente dopo cinque o più giorni d'assenza: l'idea infatti è che al termine di un periodo così prolungato, il ragazzo o la ragazza necessiti di un "ok" ufficiale da parte di un medico per rientrare in classe senza il rischio di ricadute o contagi.
Perché molti ritengono inutile il certificato?
Per molti oggi il certificato medico scolastico rappresenta solamente una lungaggine burocratica che complica inutilmente la vita delle famiglie e intasa il già congestionato sistema sanitario pubblico.
Per la maggior parte delle malattie contagiose, infatti, il malato diventa contagioso nel periodo d'incubazione e durante la fase sintomatica (tosse, febbre, starnuti etc…), non quando il paziente è convalescente.
Come se non bastasse, quando ad un cittadino viene diagnosticata una malattia infettiva, ASL, medici e pediatri sono già tenuti ad attuare controlli ed interventi di profilassi necessari ad arginare eventuali contagi.
Il certificato dunque in molti casi risulterebbe un "doppione" senza scopo alcuno.
In quali Regioni non serve il certificato per tornare a scuola?
Da quando lo Stato ha concesso sempre maggiore autonomia alle Regioni per le questioni di gestione della sanità, sono sempre di più le parti d'Italia dove questo certificato medico non è più richiesto se non per casi specifici.
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