Nei primi mesi di vita il latte materno rappresenta il nutrimento essenziale per lo sviluppo del bambino, tanto che l'Organizzazione Mondale della Sanità raccomanda l'allattamento come forma di alimentazione esclusiva fino al compimento del sesto mese di vita.
Il latte di mamma, infatti, è ricco di proteine, grassi e nutrienti che favoriscono la crescita del bebé, ne rafforzano il sistema immunitario e, elemento per nulla secondario, consolida il legame tra mamma e figlio durante il meraviglioso momento della poppata.
Sapevate però che il colore del latte materno può cambiare colore?
Ebbene sì, il latte materno non ha sempre lo stesso colore e la sua stessa composizione si modifica in base all'alimentazione e allo stile di vita della della madre (per questo è importantissimo non fumare o bere alcol quando si allatta) e alle esigenze nutritive del bambino.
In questo articolo cercheremo di capire insieme cosa cambia il colore del latte materno e quando preoccuparsi.
Quali colori può avere il latte materno?
Il latte materno è disponibile in tantissimi colori ma non sempre una mamma si accorge dei colori che può assumere il proprio latte. Il latte in formula ha sempre lo stesso aspetto e la stessa composizione, mentre quello umano cambia durante il giorno e persino durante la stessa poppata e/o estrazione con il tiralatte.
Perché il latte materno cambia colore?
Il latte di mamma può cambiare colore a seconda dei cibi e delle bevande che la mamma assume durante l’allattamento.
Ecco alcuni colori che può assumere il latte:
- Giallo-arancio: le diete ricche di purea o passato di verdure dal colore giallo-arancio (patate, zucchine, carote) portano ad alti livelli di carotene nel latte, e possono dare una colorazione gialla o arancio. Il carotene è completamente innocuo per i bambini.
- Rosa-arancione rosato: i coloranti alimentari utilizzati nelle bibite gassate, nelle bevande alla frutta e nei dessert di gelatina sono stati associati a una colorazione del latte rosa o arancione rosato.
- Verdognolo: il colore verdognolo è stato collegato al consumo di bevande di colore verde, di alghe, erbe o grandi quantità di verdure verdi (come gli spinaci).
- Giallastro: il latte congelato può sembrare giallastro.
- Marrone: il latte marrone può essere causato dalla “sindrome del tubo arrugginito”, una sorta di “rodaggio” dei dotti. Durante la gravidanza e nei primi giorni dopo il parto, i dotti e le cellule che producono il latte crescono e si espandono, nel seno c’è un maggior afflusso di sangue, che talvolta passa nei dotti dando una colorazione marrone o color ruggine al latte (come l’acqua da un tubo arrugginito, da cui il nome).
- Rosato: il latte rosato può indicare la presenza di sangue nel latte. Questo potrebbe accadere in caso di ragadi sui capezzoli. Può essere dovuto anche alla presenza di un batterio chiamato Serratia marcescens. Fortunatamente però, questa è una condizione rara.
Quando preoccuparsi del colore del latte?
Alcuni colori dovrebbero richiamare l’attenzione della mamma perché potrebbero essere una spia di qualcosa che non va. Il sangue nel latte materno e quindi il colore rosato potrebbero essere causati da:
- Mastite: un’infezione del seno
- Papillomi: piccole escrescenze nei condotti del latte che non sono dannose, ma possono causare la perdita di sangue nel latte
- Cancro al seno: nella stragrande maggioranza dei casi, il sangue nel latte materno non indica un problema. Tuttavia, alcune forme di cancro al seno possono causare perdite di sangue dai capezzoli. Per questo è sempre molto importante eseguire regolarmente dei controlli al seno.
Durante l’allattamento al seno e soprattutto nelle situazioni in cui il latte cambia colore, il supporto di un professionista specializzato in allattamento è fondamentale per la salute della mamma e del suo bambino.
E comunque bisogna dirlo: il corpo di una mamma è davvero tanto meraviglioso quanto magico!