Osservando i nostri seni, potremmo notare i tubercoli di Montgomery. Ma che cosa sono? Sono un tipo di ghiandola sebacea, che si estendono dalle ghiandole areolari, note anche come ghiandole di Montgomery, che si trovano sull’areola, la zona che circonda il capezzolo, e assomigliano a dei brufoletti. Sono infatti delle piccole protuberanze color carne, rosa, rosse, bianche o giallastre e di solito hanno un diametro di circa 1 o 2 millimetri.
Ne abbiamo un numero preciso e definito? No. Possiamo avere un numero maggiore di tubercoli di Montgomery su un seno rispetto all'altro. Potrebbero non essere affatto evidenti o, al contrario, potrebbero vedersi molto. E ciò dipende da determinati fattori, come la temperatura o le fluttuazioni ormonali. Per esempio, sono più prominenti durante la gravidanza e l'allattamento, se hai freddo o se sono sorti problemi di salute come infezioni e cancro al seno.
La loro funzione primaria è quella di produrre secrezioni che idratano e proteggono la pelle. Inoltre, insieme a piccole quantità occasionali di latte, i tubercoli di Montgomery secernono una sostanza oleosa chiara o torbida che aiuta a prevenire l'infezione.
Quali sono le cause dell'ingrandimento dei tubercoli di Montgomery?
Le cause dell’ingradimento dei tubercoli di Montgomery cambiano in base alla fase della vita o a una situazione che stiamo vivendo. Possono essere più evidenti se:
- Sono toccati: l'eccitazione o anche la pressione dei vestiti possono far gonfiare queste piccole protuberanze
- Abbiamo freddo: un improvviso calo della temperatura può far sollevare le ghiandole areolari e renderle più evidenti, come la pelle d'oca su altre parti del corpo
- Stiamo attraversando la pubertà: i tubercoli di Montgomery possono comparire durante la pubertà e in alcune fasi del ciclo mestruale, poiché l'attività delle ghiandole areolari aumenta con la quantità di estrogeni nel corpo
- Siamo incinte: il seno diventa più grosso, i capezzoli più scuri e l’ingrossamento dei tubercoli di Montgomery sono un segno precoce di gravidanza. Questi dossi diventano evidenti dal 30% al 50% delle persone incinte
Possono anche ingrandirsi in caso di:
- stress
- squilibri ormonali
- cambiamenti fisici, come l'aumento o la perdita di peso
- cancro al seno (raro)
I tubercoli di Montgomery durante il ciclo e in gravidanza
La gravidanza è il principale motivo di ingrandimento dei tubercoli di Montgomery. Insieme a tensione mammaria, vene scure e capezzoli doloranti, i cambiamenti al seno sono un dei primi segni che potremmo essere incinta. Come mai?
Tutta colpa degli ormoni e questo è il motivo per cui possono comparire all'inizio della pubertà, prima e durante il ciclo mestruale e in menopausa. Attenzione, non tutte le donne che sperimentano i tubercoli di Montgomery ingranditi sono incinte. Si consiglia di effettuare sempre un test di gravidanza e di fare periodici controlli da un senologo.
Quali sono i sintomi associati alla gravidanza, oltre all'ingrandimento dei tubercoli di Montgomery?
- Nausea mattutina
- Vomito
- Ingrossamento e aumentata sensibilità del seno
- Assenza di mestruazioni
- Sbalzi d'umore
- Gonfiore ai piedi
- Stanchezza
- Minzione ricorrente
A cosa servono i tubercoli di Montgomery durante l'allattamento
Nonostante l’aspetto, che potrebbe non piacerci, queste ghiandole sono importanti soprattutto dopo il parto, perché secernono olio, che aiuta a mantenere i capezzoli umidi ed elastici per facilitare l'allattamento al seno.
Queste secrezioni contengono anche proprietà antibatteriche che possono proteggere il nostro seno e il nostro bambino da alcune infezioni.
Il liquido che esce dai tubercoli di Montgomery può anche favorire l'alimentazione. Gli studi dimostrano che i bambini allattano più avidamente e ingeriscono più latte quando le ghiandole areolari secernono più fluido, suggerendo che gli oli includono composti olfattivi (profumi) che aiutano a incoraggiare il bambino ad allattare.
A volte, i tubercoli di Montgomery diventano così ingrossati da sembrare brufoli pieni di liquido. Potremmo essere tentate di provare a farli scoppiare, ma dobbiamo resistere: è davvero una pessima idea che può favorire infezioni al seno. Ma vanno via? Ovviamente no, possono però scomparire al termine dell’allattamento.