Colostro: cos’è il primo preziosissimo latte che la mamma fornisce al suo bambino

Il colostro è un fluido prodotto dalla ghiandola mammaria e considerato una sorta di primo latte. È il nutrimento ideale per alimentare il neonato nei primi giorni di vita, mentre la mamma attende la montata lattea, perché è altamente concentrato, ricco di proteine ​​e di sostanze nutritive. Vediamo insieme quando il seno si prepara a produrlo e quando si sostituisce al vero latte.

Che cos’è e da che cosa è composto

Il colostro è una sostanza nutritiva che produce il seno materno, dopo il parto e prima della montata lattea. Ricorda un po’ il miele nel colore e nella consistenza, ha una sfumatura ambrata, è denso ma trasparente ed è più ricco del latte maturo in termini di contenuto di sodio, potassio, cloruro, proteine, vitamine liposolubili e minerali. Ma che cosa contiene il colostro esattamente?

• Grassi: una quantità ridotta per una facile digestione (anche meno contenuto di lattosio rispetto al latte maturo)
• Anticorpi leucociti, IgA, IgG, IgM, che proteggono il bambino dalle malattie (questi sono ad alta concentrazione)
• Proteine, che favoriscono una rapida crescita
• Lattoferrina, che protegge il bambino dalle infezioni, è antinfiammatorio e aiuta l'assorbimento del ferro

È pericoloso? Come abbiamo spiegato, no, anzi fa molto bene. Occasionalmente, il sangue dall'interno dei dotti lattiferi può penetrare nel colostro conferendogli un colore rosso, rosa, marrone o color ruggine. Anche se potenzialmente allarmante da vedere, un po' di sangue nel colostro non è dannoso o motivo di preoccupazione.

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È giusto mettere i biscotti nel latte del bambino?

Se ne producono davvero piccole quantità, il corrispettivo di 1-4 cucchiaini al giorno. Ricordiamo, lo stomaco del bambino può avere le dimensioni di una biglia, quindi fa molto presto a riempirsi. Inoltre, imparare a succhiare e deglutire il latte è più facile in piccole quantità.

Se per qualsiasi ragione non fossimo in grado di allattare il piccolo, spremiamo manualmente il seno in modo che questa preziosa sostanza possa essere somministrata al neonato. L'estrazione manuale del colostro generalmente ne produce di più in termini di volume rispetto all'utilizzo di un tiralatte nelle prime ore del mattino.

Quando il seno inizia a produrre colostro

Il seno inizia a produrre colostro durante la gravidanza, ma questo comincia ad essere secreto in quantità più significative durante i primi giorni dopo la nascita del bambino. Alcune mamme non si accorgeranno di nulla prima del parto, altre potrebbero notare delle secrezioni ambrate. È il primo cibo che la donna riesce a dare al suo piccolino.

Dopo due o tre giorni dal parto, potremmo iniziare a sentire i seni più sodi e pieni che, invece del colostro, produrranno latte di transizione, il quale è di colore più bianco e di consistenza più cremosa. Quei primi tre giorni circa, però, sono un momento cruciale per stabilire l'allattamento al seno. E se riusciamo a fare le cose per bene, attaccando di continuo il bambino, è probabile che l’allattamento parta serenamente e si protragga nel tempo.

Benefici del colostro

Il colostro è una sostanza molto importante ed è fonte di grandi benefici per il neonato. Quali sono?

• Combatte le infezioni.  Contiene per circa il 60% globuli bianchi, fondamentali per le risposte immunitarie, perché forniscono protezione e sfidano gli agenti patogeni. Questi anticorpi sono particolarmente efficaci contro i disturbi di pancia e la diarrea, che possono risultare anche gravi per i piccolini che hanno un intestino ancora immaturo. Il colostro è particolarmente ricco di immunoglobuline di tipo A, che si concentra nel rivestimento mucoso dell'intestino e del sistema respiratorio del bambino, proteggendolo dalle malattie che la madre ha già sperimentato.
• Permette di eliminare il materiale ingerito nell’utero: oltre a proteggere dai disturbi di pancia, il colostro agisce come un lassativo e aiuta il piccolo a svuotare le sue viscere da tutto ciò che ha ingerito mentre era nell'utero, sotto forma di meconio, feci scure e appiccicose.
• Protegge dall’ittero: la cacca frequente del neonato riduce anche il rischio di ittero neonatale. Il nostro bebè nasce con alti livelli di globuli rossi, che assorbono ossigeno nel suo corpo. Quando queste cellule si rompono, il suo fegato aiuta a elaborarle, creando un sottoprodotto chiamato bilirubina. Se il fegato del nostro bambino non è abbastanza sviluppato per elaborare la bilirubina, si accumula nel suo sistema, causando ittero. Le proprietà lassative del colostro aiutano il nostro bambino a scovare e smaltire la bilirubina attraverso la cacca.
• Fornisce vitamine: sono i carotenoidi e la vitamina A a conferire al colostro il caratteristico colore giallo. La vitamina A è importante per la vista, oltre a mantenere sani la sua pelle e il suo sistema immunitario.
• Fornisce sali minerali. È anche ricco di minerali, come il magnesio, che sostiene il cuore e le ossa del bambino; rame e zinco, che aiutano a sviluppare il suo sistema immunitario.
• Stimola lo sviluppo del cervello. Lo zinco favorisce anche lo sviluppo del cervello e, dobbiamo sapere, che il colostro ne contiene una quantità quasi quattro volte superiore rispetto al latte maturo per supportare il cervello in rapido sviluppo del neonato.
• Aiuta a prevenire l'ipoglicemia nei neonati.
• È più ricco di proteine ​​e contiene pochi grassi e zuccheri rispetto al latte materno di transizione e maturo, rendendolo più facile da digerire e ricco di sostanze nutritive

Il colostro è dunque il primo segnale di via per la mamma che vuole allattare. Non spaventiamoci davanti a un colore, che può essere un po' scuro, ma cerchiamo anzi di attaccare il più possibili il bimbo, affinché possa prendere tutti i nutrienti necessari e stimolare il seno per la montata lattea.