Ecolalia è il termine che si utilizza per descrivere un fenomeno imitativo per sperimentare suoni e vocalizzazioni, all’inizio dell’apprendimento del linguaggio. Questa parola deriva da greco “éco” e “lalìa”, che significa loquacità. Descrive la ripetizione, con un’intonazione che non cambia, di parole, suoni o frasi senza un apparente senso.
I bambini imparano a parlare per imitazione. É normale che ripetano, per esempio, l'ultima parola di una domanda prima di imparare a dire "sì". Se diciamo "Vuoi giocare con la palla?", nostro figlio potrebbe dire "paa" o anche "palla". Ripetere le parole è normale, specialmente tra 1 e 2 anni. Man mano che le loro capacità comunicative migliorano, la maggior parte dei bambini inizierà a formare le proprie frasi. Superati i 3 anni circa, dovrebbero saper inventare frasi semplici e non dovremmo ripetere molte parole. L'ecolalia tende quindi a scomparire in modo naturale.
Ricordiamoci sempre che i bambini non sono delle macchine e che hanno tempi di sviluppo diversi: ci sono piccoli che a 3 anni sapranno parlare benissimo e piccoli che probabilmente avranno bisogno di un po' più di allenamento. Diamo quindi a nostro figlio i suoi tempi prima di preoccuparci o di scattare in allarme.
Perché i bambini usano l'ecolalia?
L'ecolalia offre ai bambini un modo per interagire con gli altri. È un passo verso l'utilizzo di un linguaggio più flessibile. Quando i piccoli ripetono le parole o parte della frase, spesso non capiscono il significato di ogni singola parola. Associano un significato alla frase nel suo insieme. Può quindi servire a:
- Chiedere cose
- Rispondere alle domande
- Avviare un'interazione
Quando preoccuparsi?
Alcuni bambini di età pari o superiore a 3 anni possono continuare a ripetere solo frasi che hanno sentito, senza elaborarne di nuove. Ciò significa che il loro sviluppo del linguaggio è leggermente diverso. Invece di iniziare con singole parole, iniziano a parlare per frasi composte da più parole. La ripetizione di frasi può avvenire dopo aver visto un programma televisivo, un video o aver ascoltato un adulto familiare. Molti bambini autistici (il 75%) sono elaboratori peculiari del linguaggio, ma non tutti i bambini che usano l'ecolalia sono autistici. Alcuni bambini possono avere un ritardo del linguaggio e sviluppare la parola in modo diverso e in un ordine diverso da quello che ci aspettiamo.
Come si capisce se è ecolalia?
La presenza di ecolalia deve essere verificata da un professionista, ovvero un neuropsichiatra infantile o uno psicologo, che attraverso test, indagini neurologiche ed esami strumentali potrà fare un’accurata valutazione del linguaggio anche grazie all'aiuto del logopedista.
Ecolalia e autismo
Se nostro figlio sta usando l'ecolalia e notiamo oltre a questa anche difficoltà nella comunicazione e nella relazione, parliamone con il pediatra. L'autismo è una condizione complessa che colpisce ogni bambino in modo diverso.
È importante ricordare che comunichiamo tutti in modo diverso e l'uso dell'ecolalia può essere un passo significativo nello sviluppo della comunicazione.