Situazione grave e preoccupante in Cina, dove si sta diffondendo tra i bambini un’epidemia di polmonite. É ProMed, il sistema di sorveglianza accessibile al pubblico che monitora le epidemie di malattie umane e animali in tutto il mondo, a lanciare l’allarme ed è stato proprio ProMed a fine 2019 a diffondere le prime preoccupazioni sul pericolo del Covid19.
Il report diffuso afferma che gli ospedali della capitale Pechino e Liaoning, che si trova a circa 800 km a nord-est, sono in difficoltà a causa dell’afflusso di bambini malati di «polmonite non diagnosticata». Non è del tutto chiaro quando sia iniziata l’epidemia, perché pare sia insolito che così tanti bambini vengano colpiti così rapidamente. Il rapporto, inoltre, non parla di casi gravi tra gli adulti, suggerendo che sia un’infezione circoscritta nelle scuole. In molti istituti scolastici le lezioni sono sospese e gli insegnanti sono a casa con la febbre.
Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) di Pechino ha affermato che più di 3.500 bambini con "infezione respiratoria" sono stati ricoverati negli ospedali pediatrici dall'inizio di ottobre. E pare che ci sia un'attesa da 2 a 24 ore per essere visitati una volta arrivati in ospedale.
Gli esperti ipotizzano che l’ondata “intensa” di infezioni dovrebbe raggiungere il picco a novembre e potrebbe coincidere con un aumento di altre malattie respiratorie infettive che sono state soppresse durante i lockdown. Si sospetta che l’epidemia potrebbe essere collegata al Mycoplasma pneumoniae, noto anche come “polmonite ambulante”, che secondo quanto riferito è in aumento, proprio mentre la Cina entra nel suo primo inverno senza il rigoroso blocco del Covid-19.
Altri paesi, tra cui il Regno Unito e gli Stati Uniti, hanno assistito a simili aumenti di malattie come l’RSV e l’influenza una volta revocate le restrizioni pandemiche, poiché anni di distanziamento hanno indebolito l’immunità della popolazione, soprattutto pediatrica.
La recente ondata di Mycoplasma pneumoniae ha anche sollevato preoccupazioni sulla crescente resistenza agli antibiotici, poiché il batterio sta sempre più eludendo i macrolidi, una classe di farmaci, e la Cina ha i più alti tassi di resistenza al mondo. Uno studio del febbraio 2022 ha rilevato che la resistenza ai macrolidi è stata identificata in oltre l’80% dei Mycoplasma Pneumoniae riscontrati nei bambini ricoverati in ospedale con il batterio in Cina. Eppure gli esperti cinesi sottolineano che fino ad oggi sono pochissimi i bambini morti di “polmonite ambulante”.
L'appello dell'OMS
La situazione sta ovviamente preoccupando, proprio perché sono passati circa 3 anni dalla prima ondata di Covid19. E' dunque intervenuta anche l’Organizzazione mondiale della sanità, che ha presentato una richiesta ufficiale alla Cina per ottenere informazioni dettagliate sull'aumento delle malattie respiratorie e sui cluster di polmonite segnalati nei bambini. L'OMS ha raccomandato anche di seguire le misure di contenimento dell'infezione, che il distanziamento, le norme igieniche e la vaccinazione raccomandata.