Il capitano dell'Arma dei Carabinieri Antonio Cavallo di Caivano è stato coinvolto in un episodio molto commovente. Il piccolo Ciro, suo alunno per un giorno, lo ha riconosciuto, si è alzato e lo ha ringraziato per aver arrestato il suo papà.
Il carabiniere ha ormai tanti ammiratori tra i bimbi del quartiere. Deve la sua notorietà alla sua bravura sul lavoro e agli incontri proposti da don Maurizio Patriciello e la preside dell'Istituto Morano, Eugenia Carfora, volti a promuovere la cultura della legalità tra i bambini del rione Parco Verde di Caivano.
I piccoli sono da sempre affascinati dalle forze dell'ordine, un po' la divisa sgargiante, un po' l'automobile che corre veloce con i lampeggianti, un po' il lavoro di chi "sta dalla parte dei buoni, arrestando i cattivi", fa dei carabinieri dei supereroi agli occhi dei bambini.
Ma quanto successo il 2 luglio nella chiesa di San Paolo Apostolo a Caivano, mentre il carabiniere era davanti a una platea di 50 bimbi a spiegare la sua attività sul territorio e a rispondere alle loro domande, ha dell'incredibile.
Al momento delle domande da fare alle forze dell'ordine, i bimbi più coraggiosi si sono fatti avanti sottoponendo le loro curiosità ai carabinieri. Qualcuno ha chiesto se a loro piacesse la città di Caivano, qualcuno se potesse toccare il cappello, qualcun altro ha domandato al Capitano Cavallo cosa mangiasse per essere così alto, ma tra quella platea entusiasta a un certo punto, timidamente si è fatto avanti il piccolo Ciro.
Il bambino, di soli 5 anni, ha spiegato il Capitano Cavallo in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha avvicinato il carabiniere con una domanda tanto semplice quanto piena di significato:«È vero che tu arresti i cattivi?» e prima che il Capitano avesse il tempo di rispondere lo ha incalzato dicendo:«Io mi ricordo di te, tu sei venuto a prendere papà di notte, avevi la giacca nera come l’hai ora, siete venuti di notte e avete bussato forte. Sei stato bravo!».
Il Capitano Cavallo a cui già in passato sono successi episodi simili, come quello del piccolo Sasà, presente anche in quella circostanza, che per la festa di carnevale ha deciso di vestirsi da carabiniere, e andava in giro dicendo "Io sono vestito da Capitano Cavallo", si è molto commosso.
Allora il piccolo Ciro gli ha chiesto di poter stare seduto sulle sue ginocchia e il capitano ha continuato così la sua lezione.
Il gesto di un bimbo, che ringrazia un carabiniere per aver arrestato il suo papà è la chiave della missione dell'arma sul territorio di Caivano. Il carabiniere ha spiegato quanto la gente del posto li cerchi, li supporti, voglia sentirsi al sicuro e ascoltata.
A confermarlo, in un lungo post di Facebook le parole di don Maurizio:«Al di là degli arresti dei delinquenti e dei numerosi sequestri di armi e sostanze stupefacenti, la vera conquista dell'arma dei carabinieri di Caivano, è la fiducia che hanno saputo instaurare con le persone oneste, soprattutto con i più giovani e i bambini».