I colloqui con gli insegnanti a scuola sono un momento importante di confronto con i genitori. Sono fondamentali e andrebbero prenotati con una certa regolarità, non limitandosi, soprattutto quando i nostri figli sono più grandi, ai due appuntamenti generali previsti nel primo e nel secondo quadrimestre.
Genitori e docenti dovrebbero essere alleati e complici nel percorso scolastico di bambini e ragazzi, per permettere una crescita e uno sviluppo il più sereni possibili. Purtroppo molto spesso nascono diatribe, dissapori, incomprensioni tra gli adulti coinvolti, che vanno esclusivamente a scapito degli studenti. Corpo docenti e genitori, invece, dovrebbero fare squadra per aiutare gli alunni ad affrontare meglio la scuola e lo studio, ognuno secondo le proprie capacità e attitudini.
Cosa sono i colloqui con i docenti
I colloqui scolastici sono il momento in cui insegnanti e genitori si incontrano per parlare dell'andamento scolastico degli studenti e del loro comportamento quando sono a scuola. Sono previsti nelle scuole di ogni ordine e grado, fin dalla scuola dell'infanzia. Si tratta di attività legate all'insegnamento stesso, che i docenti devono fornire alle famiglie, secondo le modalità scelte dall'istituto scolastico in cui insegnano.
Il colloquio è un momento di incontro e di confronto, che professori e genitori può richiedere se si hanno domande e richieste specifiche sul percorso scolastico di ogni studente. Le comunicazioni con le famiglie sono fondamentali, anche se va tutto bene, per mantenere un dialogo sempre aperto.
I ricevimenti possono essere settimanali o avvenire sporadicamente, possono tenersi al mattino e al pomeriggio. Dai tempi della pandemia, poi, sono anche stati introdotti i colloqui a distanza, che di solito sono molto grandi da ambo le parti per la comodità di gestione e di organizzazione.
Perché sono importanti
I ricevimenti sono degli incontri fondamentali per genitori e insegnanti. I primi possono conoscere l'andamento scolastico dei figli, il comportamento adottato a scuola, lo stato di benessere generale, il modo di relazionarsi con i pari, i miglioramenti fatti e altre considerazioni che il docente ritiene opportune fare. Mentre per i secondi può essere un momento per conoscere e incontrare la famiglia dei propri alunni, per capire la ragione di eventuali difficoltà o per intervenire, insieme ai genitori, per risolvere problematiche che potrebbero essere insorte nel corso dell'anno scolastico.
Sono un momento fondamentale per la formazione dei nostri figli perché:
- aiutano genitori e insegnanti a collaborare insieme nel percorso scolastico dei ragazzi
- permettono ai ragazzi di sapere che genitori e insegnanti sono lì per loro
- aiutano gli insegnanti a capire alcune dinamiche riscontrate in classe
- consentono ai genitori di comprendere come si comporta il proprio figlio, soprattutto se hanno notato delle stranezze a casa
- sono un momento di confronto per comprendere anche metodi educativi e formativi del corpo docente
- permettono di creare una continuità tra il lavoro svolto in classe e quello svolto a casa
- sono il punto di contatto tra scuola e famiglia, che non deve mai mancare
- in caso di problematiche scolastiche, sono il momento ideale per trovare insieme la soluzione più adatta per i ragazzi
- fanno percepire agli insegnanti la presenza costante di una famiglia che segue gli alunni nel percorso scolastico
- aiutano i genitori a farsi un'idea più realistica del corpo docenti del proprio figlio (spesso i loro racconti sono "molto ricamati")
Quando fare i colloqui con i docenti
I colloqui con i docenti si possono in realtà fare tutto l'anno. Ogni scuola ha le sue modalità organizzative per la gestione dell'orario di ricevimento dei professori. Solitamente sono previsti due incontri generali per ogni quadrimestre, uno prima delle vacanze di Natale e uno prima delle vacanze di Pasqua. In quest'occasione, tutti gli insegnanti sono a disposizione delle famiglie in un pomeriggio, con un orario ampio per permettere a tutti di partecipare.
Ci sono anche altre modalità per richiedere un appuntamento con i professori. In orario scolastico, quindi al mattino, potrebbero essere previste delle fasce orarie per ogni docente: si accede di solito per prenotazione. Alcune scuole garantiscono anche ricevimenti pomeridiani, per garantire a chi lavora o fa i turni di non perdere questa occasione di confronto. Sempre più spesso, i colloqui si fanno via Meet o altre piattaforme simili, al mattino o al pomeriggio, secondo la disponibilità degli insegnanti (che possono quindi dedicare anche del tempo extra scolastico a questo momento di dialogo con le famiglie).
Basta chiamare la segreteria dell'istituto frequentato dai nostri figli per conoscere tutte le modalità messe a disposizione.
Regole per un sereno colloquio docente-genitore
Abbiamo già sottolineato in precedenza quanto un rapporto sereno e collaborativo tra docenti e genitori sia importante, nel pieno interesse degli studenti. Ecco perché, proprio perché si parla di collaborazione e rispetto da entrambe le parti, andrebbero seguite delle regole di buon senso da non sottovalutare mai:
- non presentarsi mai senza appuntamento a un colloquio
- non arrivare mai in ritardo
- mettersi in fila possibilmente in silenzio, per non disturbare gli altri colloqui
- non giudicare il proprio figlio davanti ai professori, ma cercare di comprendere come vanno le cose
- non presentarsi pensando di saperne di più del docente in fatto di insegnamento
- chiedere educatamente tutto quello che si vuole sapere, anche sui metodi usati oltre che sull'andamento dei propri figli
- non urlare mai durante un colloquio: anche se i toni dovessero, per qualche motivo, farsi accesi, mantenere sempre la calma
- essere preparati al fatto che agli occhi del docente nostro figlio potrebbe apparire diverso da come sembra a noi a casa
- non partire mai prevenuti o con pregiudizi, dettati anche da quello che i nostri figli raccontano finita la scuola
L'importante è considerare i colloqui con il professore fondamentali e importanti e non solo una cosa che bisogna per forza fare.