La paura del buio nei bambini è normale. Quando sono ancora piccoli, i nostri figli potrebbero avere difficoltà a spegnere la luce per andare a dormire la notte. Le cause di questa fobia, che potrebbe manifestarsi anche in età adulta, possono essere davvero molteplici. Si tratta, in realtà, di un timore ancestrale e naturale per gli esseri umani, che può però provocare molti problemi legati soprattutto al sonno dei più piccini di casa.
Molto spesso noi adulti tendiamo a minimizzare la paura del buio dei nostri figli. Invece dovremmo approfondire le manifestazioni di fobia evidenziate dai bambini, per poter comprendere cosa sta succedendo e aiutarli a dormire meglio la notte, anche quando tutta la casa è al buio.
Cos'è la paura del buio
La nictofobia è il termine medico che indica la paura del buio. La parola deriva dal greco nyctos, che significa notte, e phobos, che significa invece paura. Questo timore inizia di solito durante l'infanzia e fa parte del naturale sviluppo di ogni bambino. Diventa patologico e, quindi, una fobia quando i bambini sono particolarmente stressati quando si trovano al buio o se questa paura peggiora la qualità della loro vita. Quando la paura diventa intensa, irrazionale, profonda, allora è bene intervenire in qualche modo.
In realtà la nictofobia può presentarsi a ogni età, anche se è più comune durante l'infanzia. Anche gli adolescenti e gli adulti possono provare paura quando si spegne la luce e si ritrovano completamente al buio.
Perché i bambini hanno paura del buio: le possibili cause
Come abbiamo già detto precedentemente, per i bambini provare la paura del buio è quasi fisiologico. Non esiste un'unica spiegazione per capire il perché di questi timori provati nell'età dell'infanzia. Molto spesso può essere un difetto della vista che li porta a provare fastidio, anche fisico, quando non c'è luce intorno a loro. Altre volte il timore è da collegare a un sentimento di separazione, dal resto della famiglia o del mondo: come se si fosse in un posto irraggiungibile, dove nulla è come si mostra di giorno, con la luce.
La paura del buio, soprattutto nei bambini più piccoli, di 3 anni circa, è da collegarsi proprio all'ansia da separazione e questo crea una paura davvero molto forte. Provare disorientamento al buio è normale per i bambini, che spesso si sentono vulnerabili. A volte, le storie con protagonisti mostri e altre creature funzionano da sollecitatori della paura.
Nell'immaginario dei bambini tutte queste creature terrificanti vivono nelle tenebre, come del resto racconti e fiabe ci hanno portato a credere: quindi è assolutamente logico che, alle volte, togliendo ai piccoli la luce, escano fuori nella loro mente tutti questi personaggi che non fanno altro che ampliare la paura già provata per l'assenza di una fonte luminosa.
Come si manifesta la paura del buio
La paura del buio nei bambini può manifestarsi in modi molto diversi:
- Sintomi cognitivi: appartengono a questo gruppo tutte quelle manifestazioni legate alla fantasia dei più piccoli che di notte, al buio, corre veloce, portandoli a credere che sotto il letto o dentro gli armadi si nascondano mostri e fantasmi. Da qui la paura anche di addormentarsi: il timore è che queste creature malvage possano avere il sopravvento e, quindi, questo causa anche disturbi del sonno
- Sintomi fisici: i bambini possono arrivare a sperimentare anche una sintomatologia fisica, con sudorazione abbondante, male alla pancia, male alla testa, stato di agitazione, nodo in gola, incapacità di muoversi o anche di parlare
- Problemi comportamentali: quando i bambini provano una forte paura del buio, possono adottare comportamenti differenti. Potrebbero volere qualcuno accanto a loro mentre si addormentano o tutta la notte, potrebbero apparire più irritati, nervosi, incapaci di calmarsi, perché hanno bisogno di rassicurazione
Come aiutare i nostri figli a superare questa fobia
Innanzitutto, dobbiamo metterci nei panni dei nostri figli. Le manifestazioni della paura del buio sono un grido di aiuto dei nostri figli, che non vogliono rimanere da soli perché non riescono ad affrontare una cosa che fanno fatica a superare.
Non dobbiamo assolutamente minimizzare la nictofobia e non dobbiamo, ovviamente, prendere in giro i nostri bambini. Dobbiamo, invece, trovare il modo di rassicurarli, senza giudicarli o colpevolizzarli. La paura del buio esiste e se i bambini hanno tutti quei sintomi è perché da soli, evidentemente, non ce la fanno a superare la fobia. La paura del buio può anche essere connessa alla paura di provare paura e di conseguenza sentirsi in uno stato di vulnerabilità tale da aver bisogno di qualcuno che contenga questa emotività.
Per aiutare i bambini ad affrontare questa grande paura, i genitori possono:
- Cercare di trovare un modo di calmare il bambino, trovare una tecnica che sia in grado di rassicurarli e tranquillizzarli nel momento in cui le luci vanno spente in casa
- Parlare con i propri figli, per capire se dietro questo timore non si nasconda altro (esperienze negative vissute durante il giorno, traumi infantili subiti o altro)
- Far sentire sempre la loro presenza, quando i propri figli la richiedono
- Aiutare i bambini a riconoscere, accogliere e gestire le emozioni: un comportamento empatico può essere di supporto in questa fase difficile della crescita
- Creare un ambiente sereno dove dormire durante la notte, accompagnandolo a scoprire il buio e aiutandolo a capire che di notte le cose non si trasformano, ma sono le stesse che vede di giorno con la luce
- Accompagnare con calma i bambini a diventare autonomi nella fase della messa a letto: pian piano dovranno imparare a staccarsi dai genitori, per addormentarsi e dormire in totale autonomia
Leggere dei libri sul tema o trovare un oggetto di transizione (una bambola, un peluche, un giocattolo o anche solo un pezzo di stoffa) potrebbe aiutare i più piccoli ad affrontare le proprie paure di fronte a una stanza buia.