L'amore è già di per sé un affare complicato, per non parlare delle delusioni d'amore che lo sono ancora di più. E se a questo ci aggiungiamo una delusione d'amore in adolescenza, siamo giunti a un qualcosa di assai complesso non solo per i ragazzi, ma anche per i loro genitori che alle volte non sanno come gestire la situazione.
L'adolescenza è già di per sé un periodo di scoperte, di ricerca, di definizione e molto complesso. Diventa perciò evidente che affrontare le delusioni legate all'affettività, in questa fase della vita può essere davvero faticoso anche per chi si prende cura di loro, come i genitori che nel loro voler essere d'aiuto non sempre sanno tenere la giusta distanza o fornire il supporto giusto.
Mal d'amore: quali sono le caratteristiche evolutive?
Le delusione d'amore in adolescenza possono essere davvero intense, perché si tratta delle prime esperienze romantiche e delle prime esperienze sentimentalmente significative. Inoltre, le esperienze amorose di questa fase della vita hanno un impatto significativo sull'immagine che i ragazzi hanno di loro stessi e della loro rappresentazione mentale delle relazioni. Ma quali sono questi fattori che impattano così tanto nella vita dei ragazzi?
- L'amore durante l'adolescenza può rappresentare un'importante fase di esplorazione emotiva, in cui i giovani iniziano a sviluppare una comprensione più profonda di sé stessi e delle loro relazioni con gli altri.
- Le relazioni romantiche durante l'adolescenza sono un terreno fertile per apprendere competenze emotive. Attraverso queste relazioni, gli adolescenti imparano a comunicare, a negoziare, e a gestire le loro emozioni in contesti intimi e significativi.
- Le esperienze romantiche possono influenzare la percezione che gli adolescenti hanno di se stessi e dei propri valori, aiutandoli a definire i propri bisogni emotivi e le proprie preferenze relazionali.
Come possono i genitori aiutare un figlio che sta affrontando una delusione d'amore?
Essere genitore in questa fase non è semplice. Ci si può sentire impotenti di fronte al dolore di un figlio e per quanto possiamo essere in grado di normalizzarlo e dirci che si tratta di un semplice mal d'amore, anche se ci fa soffrire vedere un figlio che si mortifica così tanto.
Come in ogni circostanza in cui qualcuno soffre e a maggior ragione con un figlio, non sempre sappiamo mantenere il giusto distacco/vicinanza. Trovare un equilibrio tra essere disponibili per il proprio figlio e rispettare la sua privacy e autonomia può essere difficile.
Il genitore potrebbe essere tentato di intervenire, ma è importante lasciare spazio per il processo di crescita dei figli. Ed è normale che questa dinamica accada perché il dolore dell'altro, ancora di più se si tratta di un figlio, può far nascere in noi emozioni contrastanti, per rabbia o tristezza agiremmo in un certo modo, ma dall'altra parte c'è la paura di diventare invadenti e peggiorare la situazione. Quindi cosa può fare un genitore per essere d'aiuto senza essere d'intralcio?
- Come ci si può immaginare, il primo passo è ascoltare, dando così uno spazio sicuro dove il figlio possa esprimere i propri sentimenti, preoccupazioni e paure, sfoghi quando ne sente la necessità.
- Mentre siamo in ascolto, per qualcuno potrà essere difficile contenere la propria emotività e non lasciarsi andare a giudizi o commenti che mortificherebbero i sentimenti del giovane. È importante evitare di giudicare o criticare il partner del figlio o la situazione che ha causato il dolore. Invece, il genitore dovrebbe concentrarsi sul supportare il figlio nel processo di elaborazione emotiva.
- Quando una relazione finisce, si crea un vuoto relazionale che a volte può far bene colmare con attività che creino distrazioni. Non solo gli amici possono essere utili in questo, ma anche i genitori, che in quanto tali danno sollievo al quel vuoto creato da una relazione che finisce.
- Sembrerà retorico ma parte attivo del ruolo di genitore sta nel dare una visione lungimirante alla sofferenza. Il genitore può aiutare il figlio a mettere in prospettiva la situazione e a considerare che il dolore che sta vivendo fa parte del processo di crescita e apprendimento emotivo.
- In ultimo il più saggio focus di tutti: essere pazienti. Il processo di guarigione emotiva può richiedere tempo, quindi è importante essere pazienti e sostenere il figlio nel suo percorso di recupero emotivo.