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14 Luglio 2023
16:00

Come cambiare il bambino in sicurezza: i consigli per prevenire le cadute dal fasciatoio

La caduta dal fasciatoio rientra tra le cause più comuni di incidenti domestici in età infantile. Ecco una serie di consigli utili per cambiare e vestire il piccolo in sicurezza e prevenire le cadute dal fasciatoio.

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Come cambiare il bambino in sicurezza: i consigli per prevenire le cadute dal fasciatoio
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Tra rischio di caduta, pianti disperati e acrobazie inaspettate sul fasciatoio, cambiare in sicurezza il piccolo è piuttosto complicato. La caduta dal fasciatoio, in effetti, rientra tra le cause più comuni di incidenti domestici. Nel più dei casi, il ruzzolone dall’alto fortunatamente si risolve con del ghiaccio (e un grosso spavento), tuttavia a volte provoca lesioni, ferite ed ematomi, purtroppo anche mortali.

Secondo il rapporto Oms-Unicef sulla prevenzione degli infortuni infantili, le cadute rappresentano la quarta principale causa di morte nei giovani 0-18 anni. Nel primo anno di vita del piccolo, in particolare, gli incidenti associati ai mobili e all’arredamento della cameretta, come fasciatoi, lettini, girelli, seggioloni, carrozzine, sdraiatte, costituiscono quasi il 20% delle lesioni curate in ospedale, come si legge nel rapporto. Informarsi su come cambiare il piccolo in sicurezza e come prevenire le cadute dal fasciatoio è una buona idea per evitare incidenti domestici.

I consigli per cambiare il bambino in sicurezza

Ecco una lista di consigli utili da seguire quando si cambia il piccolo sul fasciatoio dentro o fuori casa:

  • Tenere sempre una mano sul bambino
  • Non lasciare mai il bambino incustodito, anche se ha pochi giorni di vita e non ha ancora iniziato a girarsi o muoversi in autonomia
  • Nel caso in cui ci si debba allontanare per pochi istanti dal fasciatoio, spostare il bambino in un luogo sicuro, come una culla o un box, o prenderlo in braccio
  • Essere organizzati, controllando di avere tutto l’occorrente per il cambio prima di iniziare a spogliare il piccolo (pannolini puliti, crema, asciugamano, vestiti di ricambio, sacchetto o contenitore dove gettare il pannolino usato, salviette, vaschetta con acqua tiepida)
  • Non lasciare mai che il bambino dorma sul fasciatoio: il supporto per cambiare il piccolo non è una culla, né un lettino, dunque non è predisposto a questo uso
  • Non usare il fasciatoio se il piccolo è troppo grande e supera il peso massimo previsto per quel fasciatoio (il peso massimo consentito è indicato sulla confezione all’acquisto e in genere si aggira intorno agli 11-15 kg)
  • Non spruzzare polvere bianca a base di talco per bambini direttamente sul viso del piccolo perché rischia di danneggiargli i polmoni: è meglio rovesciarne un po’ sulla nostra mano e, poi, strofinarlo sulla sua pelle
  • Assicurarsi che il supporto sia sicuro e igienico. Il fasciatoio va pulito frequentemente, e i supporti presenti negli spazi pubblici vanno ispezionati con un occhio attento prima di posizionarci sopra il neonato

La scelta di un fasciatoio sicuro

La sicurezza nel vestire e cambiare il bambino dipende anche dal supporto utilizzato. Il fasciatoio di uso comune più sicuro è, banalmente, il pavimento. In assenza di un fasciatoio, il genitore stenderà un telo assorbente o una coperta resistente all’acqua sul pavimento, adagiandoci con delicatezza sopra il piccolo.

In genere, tuttavia, mamme e papà preferiscono avere una postazione in casa appositamente destinata al cambio del pannolino. In tal caso, il fasciatoio è la scelta migliore. Ne esistono due tipologie principali: le strutture autonome, anche pieghevoli, a cassettoni e/o dotate di vasca da bagno, e i supporti che si attaccano ad altri mobili. In commercio si trovano anche accessori morbidi e flessibili da utilizzare su letti, pavimenti e altre superfici, che forniscono un’area pulita per cambiare il pannolino e una barriera di protezione per il piccolo.

Esiste una norma europea risalente al 1999 che regolamenta i requisiti di sicurezza che devono possedere i fasciatoi per uso domestico (UNI EN 12221). Secondo la legge, il fasciatoio deve essere fornito di:

  • Bordi rialzati per proteggere il piccolo e impedirgli di rotolare e cadere
  • Base ampia e antiscivolo per garantire stabilità e sicurezza
  • In caso di fasciatoio dotato di ruote, almeno due ruote provviste di freni
  • In caso di fasciatoio dotato di gambe, un dispositivo antiribaltamento per impedire incidenti se il piccolo si appende o cerca di salire sui cassetti
  • Dispositivi di sicurezza per evitare, in caso di fasciatoio con vaschetta, che il piccolo si schiacci le dita quando si chiude il coperchio

Per valutare la sicurezza di un supporto destinato al cambio del bambino, può essere utile controllare anche:

  • Tipo di materiale: sono da prediligere le superfici dure, lisce, resistenti all’acqua, poiché sono le più semplici da pulire e impediscono ai batteri di proliferare nelle fessure o nei liquidi che si sono infiltrati nel tessuto
  • Numero di barriere protettive: i fasciatoi più sicuri hanno quattro barriere, una per lato, alte almeno 5 centimetri, che servono per evitare rotolamenti e cadute del piccolo
  • Stabilità della struttura: in caso di un supporto che si attacca ad un mobile esistente, è raccomandabile controllare che aderisca perfettamente. Prima di acquistare e “inaugurare” un fasciatoio, è bene testarne la stabilità, scuotendolo ed esercitando pressione (lo stesso vale in caso di fasciatoi in bagni pubblici, mai utilizzati prima)
  • L’eventuale presenza di una cinghia di sicurezza
  • Il tipo di materassino utilizzato: alcune strutture sono dotate di materassino a parte, che si adatta alle loro barriere. È opportuno accertarsi che il supporto aderisca correttamente alla base.
Fonti
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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