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26 Febbraio 2024
18:00

Come capire se il bambino è daltonico?

Il daltonismo è una condizione ereditaria molto comune tra i maschi causata da un'anomalia genetica del cromosoma X. I bimbi che ne sono affetti faticano a percepire alcuni colori o le sfumature, in particolare l'arancione, il rosso, il verde e il marrone. Il daltonismo è individuabile attraverso l'osservazione del bimbo e alcuni test che l'oculista può fargli.

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Come capire se il bambino è daltonico?
In collaborazione con la Dott.ssa Elena Bozzola
Pediatra
bimbo daltonico

Il daltonismo è una condizione genetica che da vita ad una anomalia della percezione dei colori rosso, verde, blu, da parte di chi ne è affetto. In gergo medico si parla di discromatopsia ma è comunemente conosciuto come daltonismo in nome di John Dalton, chimico e fisico britannico che comprese l’ereditarietà dell’anomalia della percezione dei colori.

I bimbi daltonici dunque o non percepiscono alcuni colori o li percepiscono di una differente intensità rispetto agli altri. L’anomalia tende a manifestarsi nei bimbi maschi dal momento che è dovuta a un gene recessivo che si trova sul cromosoma X, ma una mamma che ne è portatrice sana può trasmetterlo ai propri bimbi.

Per capire se il bimbo è daltonico si possono riconoscere alcuni campanelli d'allarme e recarsi poi dall'oculista per averne conferma.

A che età i bambini riconoscono i colori

Riconoscere i colori per i bambini non è immediato, acquisiscono questa competenza nel tempo, seguendo degli step, che variano da bimbo a bimbo:

  • Attorno ai 6 mesi la vista dei bimbi si stabilizza e iniziano a distinguere le sfumature di colore
  • A circa 2 anni i bambini distinguono e riconoscono i colori primari (blu, giallo e rosso)
  • Attorno ai 3 anni il bambino inizia a riconoscere anche tutte le altre tonalità di colori
  • A 4 anni sa associare i colori al loro nome.

L’acquisizione di queste competenze dipende anche dall’ambiente più o meno stimolante in cui i bimbi crescono e da quanto i genitori li invoglino a riconoscere e distinguere i nomi dei diversi colori.

Sintomi del daltonismo nei bambini

Capire che un bimbo è daltonico non è difficilissimo, poiché potrebbe mettere in atto alcuni di questi atteggiamenti, ripetutamente:

  • Utilizza nei disegni colori sbagliati: per esempio disegna il prato in viola o in arancione, convinto che sia il verde
  • Se gli chiediamo di posizionare i pennarelli in ordine di colore non riesce a farlo
  • Potrebbe risultare scontroso ogni volta che gli chiediamo di colorare
  • Si distrae molto facilmente mentre colora
  • Fatica a distinguere i colori rosso e verde
  • Ha un ottimo olfatto: annusa i cibi prima di mangiarli

Test per il daltonismo

Se il bimbo dunque manifesta questi sintomi, possiamo prenotare per lui una visita oculista. Generalmente dai 3 anni i piccoli possono essere sottoposti al test per il daltonismo.

test daltonismo

L’esame è molto semplice, consiste nel sottoporre all’attenzione del bimbo le tavole di Ishihara, 38 matrici riempite di puntini di due o più colori diversi, all’intento delle quali si celano delle sagome o delle lettere che, se il bimbo è affetto da daltonismo, non riuscirà a vedere.

Un altro test è quello di Farnsworth per accertare il daltonismo e consiste nel mettere in sequenza di tonalità una serie di dischetti e altri oggetti di uguale luminosità e saturazione.

Test da fare a casa per il daltonismo

Prima della visita possiamo comunque mettere in pratica dei semplici test fai da te per accertarci del daltonismo del bimbo:

  • il paesaggio autunnale: un bimbo daltonico fatica a distinguere i colori poco saturi, chiedergli di osservare l'immagine di un paesaggio autunnale o di disegnarlo e avere un riscontro negativo può essere un campanello d'allarme per il daltonismo.
  • i piatti colorati: prediamo dei piatti colorati, rossi, arancioni, verdi e marroni e degli oggetti degli stessi colori. Chiediamo al bimbo di mettere gli oggetti nel piatto del colore corrispondente, se confonde rosso, arancione, verde e marrone probabilmente è daltonico.

Tipi di daltonismo nei bambini

In Italia si stima che ad essere daltoniche siano circa 2.2/2.5 milioni di persone, tra queste l’8% è uomo e l’1% è donna. Per la maggior parte le persone daltoniche faticano a percepire il rosso e il verde, ma esistono diverse tipologie di daltonismo:

  • Daltonismo rosso-verde: è la forma più diffusa, e fa sì che il bimbo fatichi a distinguere colori come rosso e arancione, marrone e verde. In questo caso si parla di protanopia se il bimbo non vede solo il rosso e di deuteranopia se non vede il verde.
  • Daltonismo blu-giallo: è la forma più rara di daltonismo, si parla di tritanopia quando per il bimbo è alterata la percezione del blu.
  • L'acromatopsia è un'altra rara forma di daltonismo che comporta che il bambino veda la realtà che lo circonda solo nelle tonalità del grigio.

Che cosa fare se il bimbo è daltonico?

Non esiste un rimedio al daltonismo quindi è bene spiegare la situazione da subito al bambino. La condizione di per sé non comporta cambiamenti nella vita del piccolo, però è bene segnalare alle maestre il suo daltonismo, in modo che se ci sono esercizi o compiti che valutano la capacità del bimbo di colorare, disporre i colori in ordine o realizzare un disegno realistico, capiscano la sua difficoltà.

bimba daltonica

Avendo problemi a distinguere colori come il rosso, l'arancione e il verde, tutti facenti parte dei semafori, è bene che si spieghino bene al bimbo le regole della strada, parlando di luminosità o facendo memorizzare loro la disposizione sul semaforo.

Se il bimbo da grande sogna di poter fare il pilota o l'autista di treni o bus, dovrà rinunciare al suo sogno, così come a fare l'elettricista, queste professioni necessitano di un'ottima capacità nel distinguere i colori.

Il consiglio della pediatra

Uno studio scientifico su circa 3000 bambini  cinesi rivela una  minore incidenza o comunque una  progressione più lenta dello sviluppo di  miopia nei bambini con deficit di visione dei colori

Fonti mediche
NHS
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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