L'adolescenza è un periodo difficile per tutti. Per i ragazzi, che non capiscono la rivoluzione che stanno vivendo, e per i genitori, che non sanno come aiutarli. Non è facile sapere come comportarsi con i figli adolescenti. I problemi a questa età possono essere molti: le relazioni con i coetanei e con gli adulti di riferimento, genitori compresi, le emozioni da gestire durante una rivoluzione emotiva impressionante, la ricerca della propria identità, la difficoltà ad accettare le regole. Agli occhi dei teenager, tali sfide appaiono insuperabili. Il compito di ogni genitore è quello di mettersi nei loro panni, comprenderli, non sostituirsi a loro e non cercare di diventare amici: il ruolo del genitore è diverso. Una guida, una spalla pronta a sorreggere e mai a giudicare, a comprendere e mai a criticare. Non è facile, ma mantenendo aperto un canale per il dialogo, sarà più semplice affrontare l'adolescenza insieme, seguendo consigli degli esperti in materia.
Non minimizzare quello che provano
L'adolescenza è una rivoluzione non solo ormonale, ma anche emozionale. Le loro emozioni, quello che provano, i loro sentimenti, per quanto confusi possano apparire, vanno trattati con rispetto, senza intaccare la loro forte emotività. Nel passaggio tra infanzia ed età adolescenziale le emozioni si intensificano e diventano quasi ingestibili. Per questo le reazioni a ogni cosa che accade sono così forti. A noi adulti appaiono spropositate, ma solo perché abbiamo già affrontato quella fase e oggi abbiamo gli strumenti per reagire a ogni situazione con la giusta maturità. Non possiamo pretenderla anche dai nostri figli. Per questo motivo dobbiamo accettare le emozioni dei nostri figli e aiutarli a convogliarle nella giusta via, per non farsi sopraffare da esse.
Dialogare sempre
Mantenere aperto un canale di dialogo diventa fondamentale. Perché la comunicazione è importante, anche e soprattutto nella relazione tra genitori e figli adolescenti. Potremmo iniziare a credere di parlare un linguaggio differente ed è proprio così. Questa è l'età in cui non si sentono più bambini e non sono ancora adulti. Si avvicinano di più ai loro coetanei e iniziano ad allontanarsi con maggiore forza dalla famiglia di riferimento. Compito dei genitori è non perdere il contatto con loro, cercando sempre un punto di appiglio e di incontro per poter comunicare.
Il tiro alla fune in adolescenza
Molti psicologi consigliano di giocare con attenzione al gioco del tiro alla fune che si viene a creare in adolescenza. Quando sono bambini, i nostri figli stanno dalla nostra parte, cercando un alleato per vincere. I teenager, invece, vanno dall'altra parte del campo e tentano di tirare la corda dalla loro parte. Se i genitori danno uno strattone, è inevitabile che vincano, perché sono più grandi e più forit. Non si dovrebbe sempre tirare dalla propria parte, ma cercare un equilibrio della fune, per far rispettare le regole e permettere ai nostri figli di esprimersi e di consolidare la propria emotività.
Imparare a negoziare
In adolescenza, ancor più che nell'infanzia, è una richiesta continua. Viene voglia a volte di cedere e non dire quei famosi no che aiutano nella crescita. Diventa cruciale non cedere a tutto, ma valutare con cura caso per caso, per permettere ai nostri figli di guadagnare autonomia e indipendenza. La parola d'ordine è negoziare.
Affrontare i conflitti relazionali, non scappare
I conflitti tra ragazzi e genitori sono all'ordine del giorno. I teenager cercano il loro posto nel mondo che, inevitabilmente, è agli antipodi di quello che gli adulti vorrebbero per lui. Quindi trasgrediscono le regole, dicono sempre di no, faticano a digerire quello che i grandi impongono. Per i genitori può essere difficile far fronte a tutta questa negatività. L'importante, però, è non scappare di fronte a questi conflitti, ma dimostrare ai ragazzi di avere autorità, perché questo li aiuterà poi anche ad accettare le regole sociali che dovranno seguire. Litigare e arrabbiarsi è assolutamente normale e anche sano per la loro crescita.
Dare ai propri figli i propri spazi
Durante l'adolescenza i ragazzi sono alla ricerca della loro identità. Se non li lasciamo liberi di sperimentare e di avere i propri spazi, sarà difficile per loro trovare un proprio posto del mondo. Autonomia e indipendenza sono passi importanti. Questo non vuole dire abbandonarli a loro stessi, ma semplicemente dar modo di trascorrere più tempo con i coetanei per migliorare le abilità sociali e sviluppare un senso di appartenenza.
Mettersi nei panni dell'adolescente
Non è semplice, ma dovremmo sforzarci di metterci nei panni di quei ragazzi che stanno crescendo, chiedono spazi, libertà, concessioni fino ad allora negati. Bisogna, ovviamente, valutare tutti i casi e crescere insieme a loro, adattandosi alle richieste che, inevitabilmente, saranno diverse man mano che crescerà e toccherà ai genitori stabilire quali sono i paletti oltre i quali, alla sua età, non si può andare.